Tanto fumo e... zero arrosto.
Ma andiamoci piano con questi esempi per non turbare sensibilità soprattutto in Paesi dove per una parola sbagliata, un velo non messo, un segno religioso diverso, rischi di essere sbattuto in galera. Figurarsi cosa potrebbe accadere se si esprimesse la propria identità di genere. Fustigazione pubblica! Il campionato arabo è un fallimento totale. Hanno speso soldi a palate, tanto non gli mancano, visto che li alimentiamo noi. Spendere per comprare giocatori in fase di rottamazione, altri verso la via dell'estinzione calcistica, ma che avevano un nome. Un nome da far valere. Perchè loro hanno l'ambizione di arrivare in poco tempo a diventare uno dei dieci campionati più importanti del mondo. Come se bastasse comprare dei giocatori da rottamare per diventare una delle dieci stelle mondiali.
Certo, non è una missione impossibile, anche se va detto che nonostante i tanti decantati investimenti, ad oggi la Saudi Pro Legaue vale solamente un quarto della Serie A e sappiamo bene tutti che la nostra SerieA non se la passa certamente benissimo, nonostante tutto. Vero è che hanno raggiunto l'obiettivo di portarsi il Mondiale 2034 a casa, gli arabi. Vero che CR7, una persona diventata marchio, è l'ambasciatore per eccellenza di quel mondo lì, ma va detto che ad essere onesti, ad essere anche il miglior ottimista di questa mondo, il più credulone, quale contributo possono portare al calcio giocato, operazioni come quelle arabe? I cinesi hanno fallito in modo evidente in casa propria, primeggiano in tanti settori nel mondo, ma nel calcio hanno fallito, unica eccezione che conta forse è l'Inter, ma pur sempre fuori i confini nazionali siamo.
Il campionato americano è un qualcosa di veramente ridicolo, basta guardarsi la serie di Beckham per capire lo stato delle cose che ancora oggi continua. E gli arabi non stanno facendo nulla di nuovo od originale rispetto ai cinesi o ai soliti americani. Il calcio giocato non è cosa loro. L'operazione che hanno messo in campo in questi anni è solo finalizzata al business, non hanno neanche il bisogno di farsi accettare dal mondo occidentale, perchè tanto il mondo occidentale ha rinunciato ad etica e morale da tempo, e la prova provata è l'assegnazione del mondiale 2034. Tanto detto, va riconosciuto con estrema contezza e chiarezza che si tratta di un bluff quello della Saudi Pro League, un bluff che ha altre finalità, che usano il calcio ed i calciatori che si son prestati a tutto ciò per i propri scopi geopolitici ed economici.

Il calcio giocato, l'arte del calcio, non c'entra nulla e ne esce sfasciato da tutto ciò. Al-Ahli, Al-Nassr, Al-Ettifaq o Al come volete voi, quanti si ricordano i nomi di queste squadre? Quanti si ricordano di almeno tre o quattro giocatori che giocano in una sola formazione del campionato arabo? Che interesse suscita nei confronti dei tifosi occidentali? Europei? A parte qualche video ad effetto che ogni tanto arriva per una "prodezza" balistica dei soliti noti che si son prestati a questa operazione, stiamo parlando del nulla, del niente, dello zero assoluto.
Questo è. Ciò a dimostrare che c'è qualcosa che va oltre il danaro, ma è lo spirito del calcio, la passione per il calcio, l'arte del calcio, il rispetto per il calcio, e quando tutto ciò viene meno, si possono spendere e spandere miliardi, costruirsi anche una squadra stellare da play station stile PSG, ma poi intorno a te costruirai il vuoto e quel vuoto è come un buco nero che risucchierà quel fantomatico mondo del calcio.