NOTA della redazione per i blogger: per il mese di febbraio, sono stati sospesi i voti agli articoli, ecco perché tutti i blogger ricevono una bassa valutazione con il voto 1; vogliamo dunque chiarire che non è un giudizio negativo al pezzo qui proposto. Grazie per continuare a scrivere su VxL.


A volte possono accadere delle cose incredibili. E questo incredibile potrebbe realizzarsi in casa Inter a distanza di 22 anni da quel fatidico 5 maggio 2002,  il 5 maggio 2024, contro il Sassuolo, l'Inter potrebbe, se continua con questo ritmo, portarsi a casa non solo lo scudetto, e le due stelle, fatto storico enorme per il mondo nerazzurro, ma anche riscattare quel maledetto 5 maggio. E neanche a farlo apposta, con alla guida dei nerazzurri uno dei protagonisti di quella disfatta interista, Inzaghi, che segnò il quarto goal laziale con il quale si pose definitivamente fine ad ogni speranza interista. Inzaghi potrebbe vincere il suo primo scudetto da allenatore proprio con l'Inter, il 5 maggio, dopo quell'evento rimasto impresso nella memoria interista come pochi altri. Si ricorda forse più di quel 5 maggio, delle lacrime di Ronaldo, che del triplete o dei cinque scudetti consecutivi vinti in questi anni 2000, dopo un digiuno che durava dalla fine degli anni '80.

Certo, tutto può accadere, il calcio è una stregoneria imprevedibile, però, è innegabile che l'Inter potrebbe veramente compiere un qualcosa di così potente questo 5 maggio nell'annullare quella maledizione e chiudere definitivamente quella pagina nera e per niente azzurra della storia interista. Inzaghi potrebbe vincere il suo primo scudetto, finalmente togliendosi l'etichetta dell'uomo della Coppa Italia o Super Coppa italiana e andare un pò oltre, d'altronde ha sfiorato e non sa neanche lui forse come la Champions, ha costruito, contro la diffidenza di tanti, e con il supporto totale della proprietà cinese, un percorso unico che lo sta conducendo lì dove merita, tra i grandi allenatori di calcio.
Forse non avrà mai un murales come De Zerbi in Inghilterra, forse non rimarrà nel cuore degli interisti, come Mourinho, forse tante altre cose, ma gli va riconosciuto ciò che è giusto, perchè è riuscita a trasformare una squadra costruita con un calciomercato tutt'altro che pluri-miliardario, grazie al genio di Marotta ed Ausilio, in una orchestra che sa suonare eccome e lo spettacolo giusto con il quale poter chiudere questa fantastica stagione sarebbe proprio, neanche a dirlo, il 5 maggio...