Dieci partite, trenta punti a disposizione, ma portati a casa solamente sei punti! L'Udinese delle sei vittorie consecutive che addirittura per qualche ora è stata al primo posto, non esiste più. Dispiace veramente, i ragazzi ne sono assolutamente consapevoli, sparare sulla croce rossa non ha alcun senso.
Ma a questo punto ha ancora senso intervenire radicalmente? Cambiare la panchina in corsa? Quando l'obiettivo europeo sembra essere oramai lontano per l'Udinese?
C'è ancora un girone di ritorno da giocare, tante partite a disposizione ed è lecito domandarsi se si debba continuare con Sottil. E se dei rinforzi siano necessari o meno. Altro che Champions League, l'Europa League e l'eventuale Conference League, sembrano oramai difficili da raggiungere. L'Europa, in Friuli, continuerà ad essere un tabù da oramai dieci anni, se si continua su questa strada infernale.
 
Cosa è successo ai friulani? La cosa triste è vedere come lo stadio che fino a quando tutto andava alla grande era pieno, ora più vuoto che altro. C'è stato un momento del boom che l'Udinese si è lasciata sfuggire. Eppure la squadra è buona, certo, se si va a vedere il valore della rosa, l'Udinese dovrebbe essere all'undicesimo posto, ma come sappiamo non sempre il valore delle squadre corrisponde poi alla resa nel campo. Liverpool docet in modo negativo, la Reggina, invece, è l'esempio di come il campo a volte riesca ad andare oltre i numeri del mercato, in modo positivo.
 
L'Udinese ha puntato per alcune stagioni sui secondi, diventati primi, in questa stagione è stato il momento di Sottil, che ha sorpreso tutti, però forse arrivati ad un certo punto, bisognava avere il coraggio di cambiare, la lunga sosta poteva essere il momento giusto, perchè i segnali che l'Udinese si era inceppata, c'erano, eccome. I ritiri non sempre sono una soluzione, forse anche antiquati come metodi, quello in cui andrà ora l'Udinese era nell'aria, però veramente rimane difficile capire cosa sia successo.
Questione mentale? Fisica? Problemi nello spogliatoio? Si è sopravvalutata la squadra?
Nel momento del suo boom ha affrontato sicuramente squadre toste, come il Milan, con cui ha perso, ma anche Roma ed Inter ed Atalanta dove ha portato punti importanti a casa, vero è che all'inizio campionato i risultati vanno presi con le pinze, ma già nell'ultima partita contro il Verona, vinta per un soffio, si è iniziato a vedere che la benzina stava finendo.
 
Ad oggi rimane il rammarico di aver perso probabilmente un piazzamento europeo che era alla portata dei friulani, e che come piazza si merita sicuramente, e di dover fare i conti con un tracollo significativo che ha avuto effetti domino anche sul tifo che si sta spegnendo a livello di entusiasmo in modo importante. Non siamo mica in Inghilterra, dove anche se sei ultimo in classifica, lo stadio è sempre pieno... in Italia siam fatti così.
Certo, la squadra si sostiene anche nei momenti di difficoltà, non si tifa solo quando si vince, ma dieci partite senza una vittoria, sono tanta roba, anche per il tifoso più accanito, vero è che alcune sono state perse o con la vittoria sfumata, anche per sfiga, e non per demerito, questo è un dato di fatto incontrovertibile per chi ha seguito i friulani.
Purtroppo nel calcio di oggi dove gli episodi sono determinanti quello che interessa ai tifosi è portare a casa i punti. Serve la vittoria! Giocare bene senza vincere non appassiona, serve il risultato, eppure ad Udine per due mesi hanno dato lezioni di calcio all'Italia, giocavano il miglior calcio insieme al Napoli e portavano a casa anche il risultato.
Il Napoli non si è mai fermato, l'Udinese, sì!