Giocare sul significato delle parole è fin troppo facile e non ho voluto perdere questa occasione.
Il "tutto esaurito" è riferito all'entusiasmo con cui i tifosi milanisti hanno sottoscritto gli abbonamenti per un posto allo stadio. Sono già oltre 40 mila, gli spettatori che, incuranti del mercato di rafforzamento e vogliosi solo del desiderio di essere presenti sugli spalti di San Siro, si sono precipitati a garantire alla Società il loro sostegno, anche economico. Un segnale fin troppo positivo se si pensa che nell'ultima stagione pre covid, quando ci si era potuti abbonare, non era stata superata quota 26 mila. Un beneficio per le casse societarie e l'ulteriore dimostrazione di quanto i tifosi siano vicini alla squadra e certi della qualità del progetto proposto dalla Dirigenza. 

Un "tutto esaurito" che allo stesso tempo si addice perfettamente al tifoso che non sa aspettare, che rincorre i nomi che vengono accostati al Milan, che si deprime al punto di vedere tutto in negativo, senza alcuna ragione logica, ma nella disperata ricerca di trovare altri "esauriti", così da sentirsi orgoglioso di poter conoscere in anticipo il drammatico esito finale, di un mercato di rafforzamento che viceversa è ancora tutto da scrivere. Uno scenario che più che drammatico, ai miei occhi, appare comico.

Il Milan è Campione d'Italia, forte degli 86 punti realizzati in campionato, non poi così pochi, considerando che mai in precedenza la squadra rossonera aveva raggiunto tale quota.
Maldini prima e Mister Pioli successivamente, in occasione della conferenza stampa di inizio stagione a Milanello, hanno ribadito che la squadra verrà rafforzata dove necessita e inserendo giocatori che possano garantire un miglioramento tecnico. Anche volendo dubitare delle loro parole, non può essere trascurato che l'ingresso in Società di RedBird Capital e di un suo gruppo di finanziatori, ha come obbiettivo il consolidamento del risultato sportivo, per trarne tutti i benefici collegati. Quindi sponsor, biglietti, brand e tutte le iniziative abbinate al Milan. Non rafforzarsi significherebbe solo rischiare di essere sorpassati da altre squadre e il Milan non può permettersi di non qualificarsi fra le prime quattro posizioni della classifica, poichè una eventuale esclusione dalla Champions avrebbe ripercussioni economiche ben più gravi e costose rispetto agli eventuali risparmi proposti adesso. Cosa che al Milan sanno tutti perfettamente.

La gatta frettolosa, partorì i mici ciechi. Un vecchio proverbio che non va mai dimenticato. La Dirigenza sa perfettamente cosa serve e non va sottovalutato che ci sono anche giocatori da cedere. Riuscendoci si può anche incrementare il budget a disposizione e quindi poter prendere calciatori anche più forti e  costosi di quelli selezionati. Duarte è stato venduto, la cessione di Pessina, al Monza, porta una entrata extra, ma sono ancora molte le trattative in corso e riguardano Caldara, Casty, Colombo, Daniel Maldini, Ballò Tourè e magari Paquetà che se ceduto dal Lione porterebbe un gran bel tesoretto in cassa.
A tutto ciò bisogna aggiungere le posizione di Romagnoli e Bakajoko. Il primo dovrebbe andare via, ma potrebbe anche accettare l'offerta al ribasso fatta da tempo dal Milan e il fatto che non si sia ancora  deciso e non abbia salutato in modo ufficiale, società e compagni, lascia ancora un piccolo spiraglio alla sua conferma, mentre il secondo, in prestito biennale dal Chelsea vorrebbe cambiare squadra ma non è semplice trovare la soluzione che possa accontentare tutte le parti. Un ulteriore motivo per non avere fretta è dovuto dal fatto che è un mercato con  pochissima disponibilità economica e tutte le Società hanno difficoltà a vendere.           
Se l'iniezione di denaro sul mercato italiano lo si aspetta prevalentemente dalle Società straniere è anche evidente che le richieste iniziali spesso sono molto alte, per poi scendere ed anche l'inserimento di contropartite tecniche diventa sempre più abituale.
Tranne rari casi è impensabile riproporre i prezzi pre Covid e sono molti i giocatori a parametro zero a non trovare squadra e anche la "commissione", una volta abituale, ora è ritenuta un ostacolo insormontabile. L'Inter vuole finanziare il suo mercato vendendo Skriniar, la Roma cedendo Zaniolo, la Juventus, De Light, il Napoli, Kulibaly. Serve una di queste operazioni per innescarle altre, da Bremer a Deulofeo, da Dybala a Qadrado, fino a moltissime altre.

In questo contesto il Milan si muove, consapevole delle sue esigenze e senza farsi prendere ne dal panico di non trovare soluzioni, ne dalla fretta, poichè come già evidenziato siamo solo all'inizio di un mercato che durerà due mesi e offrirà opportunità che oggi appaiono impossibili. Basti solo guardare a Renato Sanches. Sembrava già comprato dal Paris Saint Germain, che è pieno di centrocampisti, mentre il Lilla non ha ricevuto alcuna offerta ed era solo un tentativo per mettere fretta al Milan, obbligandolo ad alzare l'offerta e accontentare il giocatore portoghese con un ingaggio più alto.
La Dirigenza non si è minimamente spaventata, ha guardato ad altri giocatori ed ora è Mendez, che dovendo trattare il rinnovo di Leao (che vuole restare al Milan), si dice fiducioso che anche per Sanches, suo assistito, sia possibile concretizzare quell'accordo già trovato da molti mesi.
Ci viene in soccorso un'altra citazione: "la calma è la virtù dei forti". Ogni tifoso milanista si augura che la squadra venga rafforzata nel modo migliore, ma allo stesso tempo bisogna avere la capacità di comprendere che il MILAN ha qualche cosa in più rispetto alle dirette contendenti alla vittoria finale, il GIOCO.
La serie di risultati ottenuti negli ultimi due anni non sono dovuti alle prestazioni di singoli, ma dal collettivo. La prova è data da tutti gli infortuni che hanno decimato la rosa, senza interferire sul piazzamento finale. Un grande merito da riconoscere all'allenatore.
Ecco perchè al Milan preferiscono investire una somma importante su un giovane belga, dal futuro assicurato, De Kateleare, piuttosto che su un campione come Dybala, che per quanto svincolato e a costi vantaggiosi potrebbe non essere disposto a sacrificarsi come fanno altri.

Maldini e Massara hanno sempre fatto le scelte appropriate, sbagliando pochissimo, quindi non c'è da preoccuparsi minimamente.
Il ritiro è appena iniziato e sicuramente anche l'allenatore vorrà valutare quali e quanti giocatori possono ulteriormente migliorare o non essere utili.
Quindi, mettetevi comodi, godetevi lo Scudetto vinto da poco, il campionato di calcio, per il Milan, inizia il 13 agosto e vedrete che per quella data la squadra sarà in grado di battere qualsiasi rivale! 
Le critiche ora sono totalmente inutili.