Il conto alla rovescia è iniziato, tra due settimane sarà la vigilia di Natale e con essa arriveranno una serie infinita di pasti succulenti. Partiranno i primi cenoni ma anche i primi bottoni delle camicie per la grande quantità di cibo che sarà parte costituente delle nostre giornate di festa! Scherzi a parte amici, ma in ottica natalizia è inevitabile, da italiano doc, pensare a tutti quei pranzi e cene, portate di pesce, carne, dolci di ogni tipo, tra cui torroni di cioccolato fondente, al latte, bianco, insomma chi più ne ha più ne metta, le tavole hanno fretta di essere allestite con le più varie tipologie, di elementi appartenenti all'arte culinaria, un caposaldo della penisola italica.   

Il Natale, una festività unica, un giorno che si, di per sé, non ha nulla di particolare rispetto agli altri, almeno all'apparenza, poiché il suo valore simbolico, religioso, economico e pagano, ne fanno un evento unico. In effetti, se ci si pensa, attraverso questa ricorrenza, soprattutto l'economia di un paese ne trae vantaggi: le persone spendono più soldi (incentivate anche da maggiori risorse economiche grazie agli stipendi che aumentano con la famosa tredicesima) e i negozianti delle grandi e piccole catene ne traggono di conseguenza più profitti. In effetti non è un caso che in questi fine settimana, esercizi commerciali in periferia, centri commerciali e supermercati, sono caratterizzati da un via vai senza precedenti: oltre ai regali, c'è già chi ha iniziato a fare la spesa, mettendo nei carrelli cibi da consumare durante il cenone del 24 e il pranzo del 25 dicembre, il tutto accompagnato da bottiglie di spumante, cesti, e immancabili all'appello sono i tradizionali Panettoni e Pandori, due prodotti dolciari tradizionali, i primi originari di Milano, gli altri di Verona.    

La vuoi una fetta di Panettone? La vuoi una fetta di Pandoro?

Questi saranno i quesiti più frequenti nell'arco delle prossime giornate, anche se per qualcuno, in effetti, l'abbuffata è già iniziata!    

Pare proprio che all'interno del campionato di Serie A ci sia una società che ha aperto le danze prima del tempo: ebbene sì, tra le porte del training center di Formello della S.S. Lazio, giocatori e staff tecnico (forse all'insaputa della dirigenza) abbia deciso di appendere gli scarpini al chiodo per dedicarsi alla degustazione di Pandori (un dolce, la cui culla appartiene alla città di Verona) e forse più in là, tra una settimana circa, di Panettoni (dolce, la cui culla è situata nella metropoli di Milano).   

Detto così può sembrare un discorso esilarante, senza senso, ma se associamo la Lazio all'avversario sfidato lo scorso sabato, ovvero il Verona, e di nuovo, i biancocelesti alla prossima squadra che dovranno affrontare domenica prossima, l'inarrestabile Inter di Simone Inzaghi, il discorso non fa una piega! Dopo aver avuto l'ennesima battuta d'arresto al Bentegodi, altri 2 punti persi a causa del pareggio, il big match contro l'Inter, della prossima settimana, seppur in mura amiche, all'Olimpico di Roma, sembra già avere un esito scritto. Dopo una striscia di tre vittorie consecutive, senza mai andare oltre l'1-0 (eccetto il successo contro il Celtic con la doppietta di Immobile), le aquile pur giocando in maniera propositiva, dopo il vantaggio nel primo tempo trovato da Mattia Zaccagni, che insacca la sfera con un gol di tacco degno di nota, al settantesimo, Henry trova il pareggio e chiude per i capitolini ogni spiraglio di luce.    

Siamo sempre alle solite!    

Risulta ridondante, ma dopo aver trovato il vantaggio, e giocato un discreto primo tempo, nella seconda parte di gara scende in campo una squadra spenta, depressa, sfiduciata, priva di esperienza, perché si, una formazione che molla la presa dopo essere andata in vantaggio di solo un gol (SISTEMATICAMENTE IN OGNI PARTITA!), e quindi un risultato tutto tranne che sicuro, non può assumere un atteggiamento superficiale, come se la vittoria fosse in già in tasca.   

Chiamasi ABC del Calcio, vero Mister?     

Che dire, è sembrato quasi di vedere un gruppo di scolari in gita a Verona per visitare la città, i mercatini di Natale e a degustare il Pandoro...

Se poi si pensa al prossimo avversario, l'Inter, che in ogni gara straccia gli sfidanti, ci riferiamo ovviamente ai nerazzurri meneghini, potremmo quasi ironizzare dicendo che nel caso di una potenziale vittoria di Lautaro Martínez e company (perché se la Lazio gioca come sta facendo dall'inizio della stagione, ricevere lo schiaffo agonistico sul campo dagli uomini di Inzaghi si può considerare scontato!), Sarri e i suoi potrebbero riconsolarsi con una buona fetta di Panettone milanese offerto dai nerazzurri, magari anche accompagnata da un buon bicchiere di Sangria che verrà acquistata mercoledì sera a Madrid, per l'altra gita scolastica organizzata per "giocare" l'ultimo match del girone di Champions League contro l'Atletico Madrid del cholo Simeone.

Figurarsi se la Lazio andrà in terra spagnola per conquistare il primo posto del girone... 
Ormai la missione è stata portata a termine, vero Mister?
Tutti al Camposcuola! Dopo il Pandoro, anche il Panettone? 
 

Mattia Savinelli