La vita è strana, a volte si perde completamente la bussola. La nostra esistenza ed esperienza di vita su questo pianeta, spesso, viene messa a dura prova, non sempre tutto va come si sperava, anche se non è sempre dipeso dalla nostra volontà, bensì dalle dinamiche o fattori esterni ad essa. C'è chi intraprende un percorso di studi, ma poi si rende conto solo dopo di non aver fatto la scelta giusta e quindi intende cambiare, chi invece al lavoro non si sente soddisfatto della mansione che svolge e vuole cercare di cambiare aria, chi si lega sentimentalmente ad una persona ma poi a distanza di un lasso di tempo capisce che non è quella giusta. Insomma, durante il percorso di vita, a tutti è capitato di dover rivalutare le proprie decisioni.  

Meglio tardi che mai!
Cambiare rotta è un'azione più che legittima, è inutile forzare la mano dove non si può, ma soprattutto dove non ha senso. Si rischierebbe di entrare in una situazione in cui si diverrebbe un pesce fuor d'acqua. E secondo voi, un pesce può rimanere fuori dal suo habitat? Domanda retorica risponderebbero tutti, per cui risulterebbe banale affermare che tale specie animale verrebbe meno. Quest'ultimo esempio è forse quello più calzante con quanto vorrei esporvi quest'oggi (fermo restando che la metafora è la stessa tranne l'esito ovviamente!), ovvero sulla situazione legata al centrocampista e mezz'ala Daichi Kamada, arrivato alla Lazio durante l'estate scorsa. Tante erano le aspettative sul giapponese svincolato dall'Eintracht Francoforte, ma che con il passare del tempo si sono rivelate delle vere e proprie delusioni. Ebbene si, poiché a distanza di mesi, più precisamente in un intero girone d'andata, Kamada si può considerare un giocatore non pervenuto. Oltre alla rete siglata contro il Napoli, il 2 settembre scorso, il suo apporto dato alla squadra è pari a zero. E pensare che al suo arrivo in molti avevano riposto in lui tutte le speranze, tra cui quella di affidargli le chiavi del centrocampo rimasto orfano dopo il pesante addio di Milinković-Savić. Nella Capitale tutti erano pronti a dimenticare il Sergente con il Samurai.  

Attualmente, le cose stanno andando nel verso contrario, poiché addirittura si vocifera che il nipponico potrebbe presto lasciare la corte di Maurizio Sarri per espatriare altrove. Come espresso anche dall'allenatore biancoceleste, il numero 6 sembra non essere riuscito ad amalgamarsi nel gruppo, egli non si sente parte della squadra e della famiglia Lazio, una situazione che è del tutto nociva sia per il calciatore che per l'ecosistema della rosa. Dunque, l'avventura di Daichi sembra non essere mai decollata, un Samurai che finora non è riuscito a conquistare la Capitale, un mancato obiettivo che gli è costato caro anche in ottica nazionale. Avete capito bene, tra i convocati per la Coppa d'Asia Kamada non è presente. Un duro colpo per l'atleta in questione, un Samurai che in termine di pochi mesi potrebbe divenire un Ronin.   

Che significa Samurai Ronin?   
Ai tempi dei Samurai, i Ronin erano coloro che rimanevano senza padrone per motivi che potevano essere relativi alla morte di quest'ultimo o semplicemente per aver perso la sua fiducia. La situazione di Kamada sembra essere analoga, se non più estesa, e presto potrebbe aggravarsi ancora di più, perché oltre ad aver già perso la fiducia dei compagni di squadra (questo è evidente per i più attenti, visto che durante le partite gli altri componenti della squadra gli concedono in maniera sporadica il possesso della sfera di gioco), del suo Ct della nazionale del Giappone, presto la mancata fiducia potrebbe allargarsi al patron Claudio Lotito per poi finire a Sarri.   

Quale sarà il futuro del nipponico?  
Kamada ha un contratto particolare con la Lazio, incentivato dallo sponsor Mizuno che veste la società capitolina da ormai 2 anni. Inizialmente si è voluto far credere che il nipponico si fosse legato ai colori biancocelesti con un quadriennale, invece la realtà dei fatti è quella che il calciatore ha firmato un contratto per un solo anno a 3mln di euro con l'opzione biennale da riscattare tra il mese di maggio e giugno prossimo, e quindi di prolungare fino al 2026. Va da sé che tale operazione scatterebbe nel caso in cui il giocatore decidesse di rimanere nella Capitale, uno scenario molto remoto poiché egli potrebbe fare le valigie già in questa sessione di Calciomercato invernale.  Dove potrebbe andare? Sembra che la Bundesliga possa essere un'ipotesi che potrebbe concretizzarsi. Si tratterebbe di un ritorno in Germania, lasciata solo pochi mesi fa.

Nel caso in cui Kamada abbandoni la Lazio, chi prenderà il suo posto nella rosa di Maurizio Sarri?
Pare che la società biancazzurra,
nel caso in cui Kamada lasci uno slot libero, possa ritornare sul profilo di Samuel Ricci, centrocampista del Torino, un pupillo del Comandante, tra l'altro già sondato la scorsa estate per rinforzare il centrocampo.   

Ancora non tutto è perduto...
Come abbiamo evidenziato, il destino di Kamada con la maglia delle Aquile è incerto, forse però non è detta l'ultima poiché con l'infortunio di Luis Alberto, costretto a rimanere fermo ai box per diverse settimane, Daichi ha diverse opportunità di riconquistare la squadra, il suo allenatore e i tifosi che sono molto delusi dal suo rendimento e lo hanno evidenziato durante l'ultima partita contro il Frosinone, dove al cambio ha ricevuto fischi, da una buona parte dell'Olimpico, per la prima volta. 

Dunque un futuro in bilico, tutt'altro che stabile e felice per il Samurai, che è divenuto e rimasto un Ronin già ai tempi del mancato rinnovo con il club tedesco dell'Eintracht Francoforte, visto che all'atto pratico non sembra sentirsi un giocatore della Lazio...  

Mattia Savinelli