Mercoledì 20 marzo 2024, una data che segna l'inizio della stagione più bella dell'anno: la primavera.
I mesi primaverili costituiscono un periodo di rinascita. Giornate ricche di colore, ove la pioggia e le nuvole lasciano spazio al sole e ai suoi raggi che illuminano i prati, ormai verdi e ricchi di bellezza floreale. Tra i rami degli alberi risuona il canto degli uccelli, gli usignoli offrono uno spettacolo sonoro, un vero e proprio concerto di musica classica, rilassante, costituito da una sensazione di pace, difficilmente spiegabile a parole, ma comprensibile e perfetta, una musicalità leggera, alla quale si unisce un'atmosfera profumata, calda ma non troppo, così da realizzare lo sfondo perfetto della settimana che precede e di quella che accompagna alla domenica di Pasqua, che quest'anno sarà il prossimo 31 di marzo.   

La serenità potrebbe risultare un qualcosa di scontato, eppure rispecchia una situazione, uno status emotivo estremamente raro nella nostra quotidianità. Si tratta di una parola che ha diverse similitudine con altre, come per esempio: felicità e armonia. Mettendole insieme, serenità, felicità e armonia sembrano comporre la triade perfetta, un unicum indissolubile, positivo, che non conosce i lati oscuri come gli abissi dell'oceano, la parte posteriore della luna, insomma l'ignoto che non è a noi del tutto sconosciuto, ma che è preferibile non prendere in considerazione. Inutile guardarsi indietro o pensare a ciò che potrebbe accadere: l'importante è creare e vivere bene il presente. È questa la filosofia che mai come ora sembra sposarsi perfettamente con le necessità della Società Sportiva Lazio. A proposito di rinascita e di Primavera: alle porte di Roma, al Training Center della S.S. Lazio di Formello, sembra essere arrivata una ventata di aria fresca e con essa sembra essere giunto il momento di una rivoluzione. Ebbene sì, per la prima squadra della Capitale è tempo di cambiare registro, di premere il tasto reset perché è iniziata una nuova era: quella di Igor Tudor sulla panchina biancoceleste.  

Dunque, dopo una tempesta di fulmini e saette, causata dell'addio di Maurizio Sarri, nella sponda Nord del Tevere sembra essere ritornato il sereno: una serenità apparente poiché i tifosi, a gran voce, hanno già chiesto al nuovo Mister di strigliare la squadra per poter riuscire a salvare una stagione costituita da tanta delusione. Quella di Igor Tudor è sicuramente una grande responsabilità, una missione difficile e coraggiosa perchè chiamato a rimettere, il prima possibile, la squadra capitolina sul binario giusto. In termini contrattuali, il neo tecnico delle aquile ha firmato un contratto con scadenza nel 2025 a 2,5 mln di euro più bonus, ma va da se che la sua permanenza a Roma dipenderà molto dalle ultime nove giornate di campionato e dall'esito delle seminifinali di Coppa Italia contro la Juventus. 

Come sarà la Lazio di Igor Tudor?
Premesso che saranno solo i risultati a dare un'identità  precisa al volto della nuova Lazio, si può affermare che si avranno sicuramente dei cambiamenti dal punto di vista del modulo e di conseguenza di quella che è la tattica di gioco. Si dovrebbe procedere per gradi. L'allenatore croato infatti vorrebbe cercare di far uscire i giocatori dal triennio Sarriano, ma in maniera graduale: ciò significa che la Lazio, almeno per la prima partita, continuerà sulla falsa riga del modulo 4-3-3, per poi effettuare una transizione al 3-4-2-1.  

Come?  
Utilizzando la via di mezzo, ovvero  il 4-2-3-1.
Una scelta più che saggia, con l'obiettivo di far assimilare un nuovo sistema di gioco senza forzare troppo la mano. In linea di massima quindi si dovrebbe ripartire dalla difesa a quattro, un centrocampo con Guendouzi e un mediano tra Rovella, Vecino e Cataldi, mentre Luis Alberto più avanti, sulla trequarti vicino all'unica punta con Zaccagni e F. Anderson sugli esterni. Riguardo alla posizione del 10 spagnolo, egli dovrà sfruttare al massimo le possibilità date da questo allenatore che non utilizza gerarchie: ciò significa che, qualora il Mago non offrisse delle prestazioni di livello, il suo vice, Kamada, potrebbe prendersi il posto e avere un finale di stagione dal sapore di rivincita in quello che è la zona più affine al suo ruolo, ovvero in attacco anziché a centrocampo. Oltre allo sguardo puramente tecnico, la curiosità ricade su ciò che chiederà Tudor ai suoi uomini: Maurizio Sarri pretendeva molto possesso palla, una fitta rete di passaggi, impostando dal basso, quindi dal portiere, per poi giungere nella porta avversaria, dunque un Calcio più tattico. L'idea di Tudor è quella di fare possesso palla con un ritmo più fluido e meno macchinoso possibile, di correre ma soprattutto di attaccare gli spazi con tanti uomini e fare altrettanto nella fase difensiva, quindi un gioco incentrato più sull'intensità in entrambe le fasi (attacco e difesa). Queste 2 settimane di sosta (per via delle amichevoli delle nazionali) saranno di fondamentale importanza per far sì che la nuova auto, targata con le iniziali IG, effettui i dovuti controlli e il motore faccia un accurato rodaggio. È impensabile una falsa partenza, anche se alla ripresa del campionato ci sarà subito un test importantissimo e complesso contro la Juventus di Max Allegri. La sfida andrà in scena sabato 30 marzo alle 18 allo stadio Olimpico di Roma.  

Curiosità
Questo match tra Lazio e Juventus potrebbe essere definito il primo capitolo di una trilogia, poiché le due squadre si sfideranno per altre 2 volte nelle semifinali di Coppa Italia. 
Non rimane che fare un grosso in bocca al lupo a Igor Tudor e a tutto il suo staff per questa nuova avventura a tinte biancazzurre nella Città Eterna. Sarà una nuova rinascita per la Lazio? Non resta che attendere!

Sboccerà la prima(v)era Tudor nella Capitale?

Mattia Savinelli