Come ogni anno, si sa, il periodo delle feste natalizie è quello più atteso. Dall'8 dicembre si apre un arco temporale ricco di eventi, magia, emozioni, spensieratezza, ma soprattutto di condivisione. Quest'ultimo è un termine spesso sottovalutato, si tende a darne una spiegazione poco chiara, forse perché è un qualcosa, purtroppo, sempre meno presente nella vita di ciascuno di noi. Riflettendo, tra il ritmo frenetico che la routine quotidiana impone, sono pochi i momenti in cui una famiglia si riunisce e trova attimi di condivisione. Durante questi giorni però si sono riunite per addobbare le proprie abitazioni con tutte le decorazioni opportune. Il primo momento fatidico è stato sicuramente quello dell'albero: tra chi si è adoperato a passare il filo delle luci tra i rami, chi ad attaccargli le palline colorate, chi a fasciarlo perbene con i nastri dorati, argentati, rossi, chi più ne ha più ne metta, insomma, un vero e proprio regalo cromatico per gli occhi, per poi arrivare alla classica contesa di chi vuole aggiudicarsi il compito di inserire il puntale e mettere il punto esclamativo finale. Un momento, quest'ultimo, che potrebbe essere accompagnato dalla colonna sonora di Ennio Morricone, più precisamente da quelle dei film Western di Sergio Leone, in cui ci si guarda come Clint Eastwood faceva con i suoi nemici prima di estrarre la pistola dalla fondina. Scherzi a parte amici, ma tornando al Natale e a tutte le attività che ricongiungono un nucleo familiare attraverso la cooperazione di queste attività, c'è una tradizione che come tale, anche quest'anno, non è potuta di certo mancare, ovvero la scrittura di una lettera destinata al Babbo più famoso del mondo: Santa Claus.   

Quest'anno in particolare, per opera dei bambini, ma anche dei più grandi che non vogliono rinunciare alle tradizioni solo per una cifra presente nel proprio documento d’identità, sembra che Babbo Natale abbia ricevuto una lettera molto speciale!   

Nella lontana e fredda Lapponia, tra i boschi pieni di neve, ho raccolto delle testimonianze. Giunto nella casa più bella e affascinante del mondo (quasi feci fatica a realizzare), ho parlato con Minstix Pepper, il guardiano della casa di Babbo Natale. È stato difficile, ma con della buona cioccolata fondente, al latte, caramelle e noci, che tirai fuori dallo zaino ricoperto da un velo di neve, quasi sembrava zucchero filato, sono riuscito a farlo parlare e mi ha riferito che, circa due settimane fa, nell'ufficio postale, è stata recapitata una lettera molto particolare e al contempo speciale. Con tono pacato, inevitabilmente infreddolito, per cui non sbattere i denti mentre parlavo era impossibile viste le temperature di -20 gradi sotto lo zero, gli chiesi di dirmi di più. Lui mi guardò con occhi pieni di entusiasmo, pensai subito che fosse dovuto al buon cibo che gli avevo offerto, ancora non so se la mia impressione è stata quella giusta, rimarrà un mistero. Fatto sta, che Minstix si decise a confessare, anzi tirò fuori dalla tasca la lettera che aveva stampato di nascosto dal PC di Babbo Natale. In questo modo, mi diete l'opportunità di fargli una specie di intervista sull'accaduto.  

Caro Mattia, tra l'8 e il 10 Dicembre, Santa Claus ha ricevuto una lettera inedita arrivata direttamente dall'Italia. Essa conteneva delle richieste o quantomeno dei desideri in riferimento alle proprie squadre del cuore.   

Lo guardai e mi venne automatico domandargli:
Ma come sarebbe, Babbo Natale non ha il compito di portare i doni, ovvero oggetti materiali, tangibili, nella notte del 25 dicembre? Cosa c'entrano i desideri?   

Lui mi rispose: 
Fino a qualche Natale fa erano questi i parametri, ma in un mondo in cui il bene materiale sembra non essere più la priorità, iniziando dal fatto che i bambini scrivono le lettere tramite email e non più in forma cartacea, i desideri astratti sono divenuti oggetto di interesse anche per lui.   

Rimasi sorpreso, ma cercai di non renderlo troppo evidente, pensai che mi avrebbe potuto condizionare e ostacolare la buona riuscita della mia missione, per cui gli dissi di continuare il suo racconto per scoprire la verità su questa misteriosa lettera. Minstix Pepper continuò così il suo racconto.

Il contenuto di questa lettera ha delle richieste, desideri di tifosi delle squadre appartenenti al massimo campionato italiano di Calcio maschile. Essa recita in questo modo, partendo da una sostenitrice della Juventus:

Caro Babbo Natale, sono Sofia, da sempre tifosa della Vecchia Signora. Quest'anno vorrei che la Juventus tornasse alla vittoria, alla conquista del tricolore, ma soprattutto a competere con squadre al livello continentale, insomma un ritorno alle notti europee di Champions League di cui quest'anno, all'Allianz Stadium, non vi è traccia. 

Un tifoso del Milan ha scritto:
Caro Babbo Natale, sono Leonardo, un tifoso rossonero. Quest'anno vorrei che il Milan tornasse alla gloria. Vorrei che lo scudetto del 2021 non fosse una gioia di cui parlare per altri 10 anni come fu nel 2011. Vorrei che la squadra di Pioli desse un senso alla retrocessione in Europea League, magari conquistandola e mettendo fine al digiuno europeo.   

Un tifoso del Napoli ha scritto:
Caro Babbo Natale, sono Gennaro, un tifoso partenopeo. Quest'anno vorrei che il mio amato Napoli ritrovasse la retta via che lo scorso anno lo portò alla conquista del tricolore. Vorrei che la coppia costituita da Osimhen e Kvaratskhelia tornasse ad illuminare il Maradona a suon di gol!   

Un tifoso della Lazio ha scritto: 
Caro Babbo Natale, sono Riccardo, un tifoso della prima squadra della Capitale. Quest'anno vorrei che la Lazio ritrovasse la continuità giusta in campionato. Vorrei vedere una squadra più fiduciosa, unita verso l'obiettivo di tornare alla vittoria e a traguardi importanti.   

Un tifoso dell'Inter ha scritto: 
Caro Babbo Natale, sono Marco, un tifoso nerazzurro. Quest'anno vorrei che la mia pazza Inter riuscisse nell'impresa storica di cucire la seconda stella sullo stemma. Quest'anno vorrei che la squadra di Mister Inzaghi, dopo esserci andata vicina lo scorso anno, tornasse ad alzare la coppa dalle grandi orecchie sul tetto d'Europa.   

Un tifoso della Roma ha scritto: 
Caro Babbo Natale, sono Francesco, un tifoso giallorosso. Quest'anno vorrei che la mia Roma avesse più continuità sui risultati positivi. Quest'anno vorrei che la lupa mettesse mano sull'Europa League che gli è stata tolta da sotto il naso lo scorso anno dalle furie spagnole del Siviglia.   

A questo punto fermai per un attimo Minstix e affermai: 
Beh, deduco che la lettera si sia conclusa a questo punto!   
Egli mi disse che inaspettatamente un'altra squadra figurava tra quelle già citate.   

No, non è finita, manca Siniša...
A quel punto rimasi di stucco, non sapevo cosa rispondere, attendevo solo di saperne di più.
Minstix continuò: 

Siniša, eh si, non so bene se chi si è firmato così abbia veramente questo nome o lo ha fatto con l'intento di ricordare il grande e indimenticabile calciatore Siniša Mihajlović, scomparso per una brutta malattia un anno fa.  Ciò che è certo è l'ultima parte della lettera in cui vi è scritto: 

Caro Babbo Natale, sono Siniša, un tifoso del Bologna. Quest'anno vorrei che l'orgoglio bolognese e la conquista di traguardi importanti, frutto del grande lavoro di Thiago Motta, non finisse mai. Quest'anno vorrei che la squadra rossoblu vincesse e ottenesse qualcosa di importante e omagiasse il nostro indimenticabile allenatore Siniša Mihajlović, che nonostante la malattia non ha mai voluto abbandonare il timone.   

Al termine di questa ultima parte di lettera, nessuno dei due sentì l'esigenza di parlare, ci fu solo uno sguardo tra me e Minstix Pepper, non sono servite parole, uno sguardo ne valse più di mille. Preso da uno vortice di emozioni, difficile da spiegare a parole, presi lo zaino che avevo posato su una sedia e me lo rimisi dietro la schiena. Durante il tragitto di ritorno capii la vera essenza del Natale, una festa, come dice la parola stessa, una gioia, che però nasconde un retrogusto di nostalgia.   

Mi recai in Lapponia e capii che il Natale non è solo una festa, ma anche la ricorrenza dei ricordi indelebili.  

Dedicato a tutte le persone che hanno fatto parte dei nostri Natali, ma che purtroppo ora non ci sono più.   
Giunto alla conclusione, ci tengo a fare tanti auguri di Buon Natale alla redazione di Calciomercato.Com, alla Community e a tutti coloro che spenderanno qualche minuto del loro tempo per la lettura di questo pezzo.

 

Mattia Savinelli