E così il Monza fa sei punti contro la Juventus.  Non succede a quasi nessuna squadra di solito, ma il Monza ha avuto la fortuna di incontrare la Juventus nei due momenti peggiori della stagione, e purtroppo Allegri ha sottovalutato le capacità dei brianzoli, che esibiscono un buon gruppo, e dei giocatori anche interessanti. Sicuramente gente che sa stare in campo e sa vincere in tutti i modi, anche con sceneggiate indecorose (vero Izzo?) ma comunque utili alla causa. Ora vedremo se Berlusconi appronterà il pullman famoso, ma dubito che lo faccia, vista la sua abitudine a fare promesse che non mantiene mai! 

Tornando alla Juventus, si deve registrare l'ennesimo flop di Paredes, veramente incomprensibile che sia un campione del mondo. Ed è ancora più incomprensibile che Allegri aspetti di prendere il secondo gol e di finire il primo tempo, prima di fare la sostituzione che chiunque avrebbe fatto. Troppi palloni persi in giocate senza senso, troppo statico, poco utile in fase di filtro, la partita di Paredes è stata un fallimento unico. E se le premesse c'erano tutte, normalmente gli allenatori dovrebbero vedere subito come si mette la partita e fare velocemente  dei cambi. 

Ma la questione diventa più disastrosa se vedi che altri giocatori, come Kostic e Kean, siano stati totalmente fermi, in difetto di concentrazione, senza mordente. Kean non trattiene un pallone neanche se gli mettono la colla sulle scarpe, sempre fuori posizione, non fa movimenti utili, e non recupera nemmeno un pallone. Kostic ha fatto un'ingenuità sul primo gol che un nazionale serbo non dovrebbe mai fare. Lo si vedeva dal drone sullo stadio che cercavano quel passaggio, e comunque non si lascia mai un varco del genere centralmente. Sul secondo gol, c'è stata una serie di errori ed incomprensioni tra i giocatori juventini, che spesso non sanno trovare un accordo su chi deve accorciare e chi deve fermarsi, un ci vado io o tu? Può succedere, ma non in tutta la partita. 

Allegri ha sbagliato formazione, e Palladino l'ha indovinata. In realtà si è pensato che la Juventus giocasse con il 3 5 1 1, in realtà ha giocato con un 4 4 1 1, ma con uomini sbagliati. De Sciglio è l'ombra di se stesso, ed avrei aspettato a farlo giocare dall'inizio, visto che sono tre mesi che non gioca. Non si riesce a capire come potesse fare la doppia fase, considerando che su quella fascia Di Maria portava giocatori e poco senso del contrasto, l'età si vede! E il Monza gli ha costruito una bella rete attorno, non facendolo partire, doppiandogli la marcatura, triplicandogliela, e se non bastava facendogli sentire il fisico sul contrasto. Giocando la Juventus senza una punta, c'era un difensore in più per fare densità dietro a favore del Monza, ed anche superiorità numerica a centrocampo. Poco pressing in avanti, ed il solito problema: la squadra non sale abbastanza per bloccare le iniziative dei rossi del Monza. E la squadra stava sempre in una specie di terra di mezzo, con buchi inammissibili; se si pensa che nel primo gol l'azione nasce da un fallo laterale giocato in mezzo al campo con un centrocampista del Monza che gioca la palla senza disturbo in marcatura, potendosi anche girare senza affanno e così passare la palla al compagno libero che riesce a filtrare il pallone davanti a Szcesny, con Ciurria che non ha avuto difficoltà a segnare... Sono errori che neanche tra i dilettanti si possono capire. 

Il Monza è una bella squadra, costruita in modo pragmatico, con giocatori che conoscono la serie A, ben allenati, bene messi in campo e soprattutto, una certa tranquillità mentale che oggi la Juventus non ha. Le vicende extra calcio stanno producendo danni anche sul rettangolo di gioco. I ragazzi dovranno metabolizzarle, e trasformare il tutto in rabbia agonistica. Oggi c'è stato un rilassamento generale, con poca cattiveria, e sappiamo che la cattiveria serve, e proprio nei casi in cui si è più in difficoltà. Stranamente, i giovani hanno dato di più, almeno quella sana incoscienza che serve a liberarsi dai lacci emotivi che oggi hanno attanagliato la squadra lasciandola senza nerbo e forza fisica. 

E' da tempo che una Juventus al completo non si è ancora vista. Oggi mancavano Chiesa, Cuadrado, Pogba, Bonucci, Alex Sandro, e Vlahovic quando è entrato ha mostrato ancora tutta la sua precaria forma fisica. Ci vuole più tempo e più partite per tornare quello di prima. E se vuoi giocare con Di Maria, devi mettere più corridori in mezzo al campo, dei mastini che mordono le caviglie e che recuperano palla. Invece in mezzo c'era la "diaspora", ognuno andava per conto suo, le idee latitavano, le iniziative non venivano comprese e la palla non si sapeva mai a chi darla. Nel calcio si deve fare densità, curare il palleggio, cercare la profondità con fasi di movimenti precisi e propedeutici a liberare la corsa di un giocatore smarcato.
Ma quello che ha avuto il Monza è stata la voglia di sacrificarsi, perché se uno perdeva la palla, c'era subito il compagno pronto a recuperarla. In difesa tutti uniti hanno sempre disturbato le giocate dei giocatori juventini, e quando questo non bastava, il portiere Di Gregorio ha preso tutto quel che si poteva parare. E si deve ringraziare anche l'ingenuità di Bremer, che se non tocca la palla sulla riga, la Juve segna almeno un gol, invece, essendo in fuorigioco ha salvato la porta monzese. La palla sarebbe entrata ugualmente! 

Ora bisogna resettare tutto. Cominciare a lavorare seriamente, perché i giocatori e lo staff tecnico devono giocare la battaglia sul campo. Nelle aule di giudizio la partita la giocheranno altri. E speriamo che anche lo staff dirigenziale sappia fare gruppo, picchiare sulle proprie convinzioni, ribattere a tutte le congetture portate avanti da una serie di PM e giudici sportivi che lasciano molto amaro in bocca. C'è come la sensazione che ci sia un complotto ai danni della Juventus, ordito da personalità oscure. E la convinzione che qualcosa non sia frutto di un onesta indagine, ma di una persecuzione tendente unicamente a danneggiare una sola parte, è palpabile anche tra i non tifosi juventini. 

Qualche giornalista ha commentato che la difesa della Juventus abbia sbagliato ad invocare la correità nel caso in giudizio. Come a dire che se la marmellata l'ho rubata io, anche l'altro  che l'ha rubata deve essere punito. Ma non è così semplice. O semplicistico! Si è solamente invocato il principio del giusto processo. Della pena proporzionata al delitto, come diceva il Beccaria. Nei procedimenti giudiziari, si giudica con attenuanti e riserve sulle situazioni nelle quali può versare l'imputato. Poi si devono vagliare tutte le prove a carico, e non le presunte prove non accertate. Il contraddittorio è un principio che fa capo al diritto alla difesa, cosa che non si è potuta constatare. I processi sommari non sono indice di una società civile e orientata alla regola per cui la legge è uguale per tutti. L'impossibilità ad avere l'accesso ai documenti del processo, è un'irregolarità piuttosto pesante. Nemmeno ad un imputato di mafia viene negata questa facoltà. Allora mi aspetto che la legge faccia il suo corso, ma che le garanzie di legge operino per tutti. Anche per chi ti è antipatico. Mi aspetto una campagna difensiva feroce e pronta ad adire tutte le corti per avere giustizia. E se l'articolo 4 viene invocato per questa situazione, allora lo si faccia valere anche per chi, senza lealtà non ha permesso ad una società di potersi difendere adeguatamente. Una specie di patto leonino, che la legge punisce sempre, soprattutto nei casi societari. Qui si approfitta di una posizione dominante per fare quel che si vuole.
Ma attenzione! Se un domani la Juventus venisse scagionata da tutte le accuse, allora chi ha prodotto dei danni potrebbe essere chiamato a rispondere di risarcimenti patrimoniali enormi, più quelli di immagine. Il diritto si sta evolvendo, e non si sa mai: chi oggi comanda, domani subisce!