Recentemente, è notizia di pochi giorni fa, l'assemblea dei soci della Juventus ha deliberato alcune importanti decisioni.
Per prima cosa, l'approvazione del bilancio, a debito di oltre centoventi milioni di euro, ma con un dimezzamento rispetto all'anno scorso, quindi un trend favorevole,  se non ottimistico. La scadenza del bond, ovvero il prestito contratto dalla società presso una finanziaria esterna, è stato confermato per febbraio del prossimo anno, e la liquidità della Juventus permette di rimborsarlo completamente tramite cassa (altro che l'Inter). Inoltre, è stato deliberato l'aumento di capitale di duecento milioni di euro, con utilizzo di fondi di riserva accantonati e l'emissione di  nuove azioni. Nel frattempo, le azioni circolanti saranno raggruppate nel valore di una azione per dieci possedute. Praticamente chi ha mille azioni, se ne trova cento, oggi al prezzo unitario di circa 0,255 euro, che varranno 2,55 euro, ma sempre al valore precedente totale del posseduto. Questo con le quotazioni attuali. Naturalmente ci sarà l'emissione di diritti sull'opzione di acquisto delle azioni, che il possesso dei quali permetterà l'esercizio di acquisto dei titoli, con quotazioni che saliranno o scenderanno, secondo le stime che il mercato darà nel giudizio complessivo dell'operazione. Chi ha già azioni in proprio possesso, probabilmente sarà beneficiato di un quantitativo di diritti gratuiti, secondo il numero di azioni in dotazione, e potrà così, o usarli per esercitare l'opzione di acquisto, oppure potrà anche venderli sul mercato, potendo in quel caso incamerare una cifra a volte interessante, rinunciando ad azioni nuove. 

Lo svolgimento e le delibere che sono susseguite nel corso dell'assemblea hanno dimostrato l'assoluta serietà e lo stato di salute societaria compatta e di buon prosieguo di un'attività sportiva e commerciale senza tentennamenti, e con la forza di una proprietà solvibile ed attenta. Che i bilanci, soprattutto a causa di turbolenze di mercati e di fatti esterni non ponderabili (come ad esempio la pandemìa), possano essere in deficit, può capitare a qualsiasi società. E mi sembra strano che chi dovrebbe avere la normale intelligenza, se non un'intelligenza superiore dovuta al compito assegnato, possa fare delle rilevazioni severe, se non "tranchant" e oltremodo di denuncia, a mio modesto avviso in totale noncuranza di quanto esposto prima. 

Nel panorama internazionale, abbiamo  società che soffrono ancora oggi le ferite inferte  dalla pandemìa, sotto forma di materie prime ancora difficili da reperire sul mercato, costi aumentati sulle stesse, dividendi non ancora distribuiti a causa di forti perdite commerciali, difficoltà anche a raggiungere alcuni mercati e di conseguenza scarsa liquidità. Eppure queste società, quotate in borsa, oggi vengono persino viste dal mercato come asset trainanti, e protagoniste di rialzi azionari, seppure senza ancora la certezza di dividendi e performance commerciali di notevole sviluppo.
Facciamo un esempio? Saipem, Telecom, e potrei continuare, e tutte quotate nel MIB 30, ovvero nei 30 titoli più capitalizzati della borsa italiana. Possibile che la Consob, su queste abbia un giudizio positivo, ed invece si sia scagliata sulla Juventus, confondendo le operazioni commerciali di mercato in truffe a danno dei contribuenti o peggio di un'adesione ad un campionato sportivo irregolare? Cosa c'entrano costoro con le regole della federcalcio o dell'UEFA? Intanto mi sembra abbiano trattato una materia della quale non sono molto avvezzi all'uso. Ossia, le operazioni commerciali di compravendita calciatori, rilevando a loro modo il nodo delle plusvalenze sugli scambi di giocatori, non rilevando però importi esagerati, ma cifre piuttosto modeste in rapporto al giro di affari ed alle eventuali coperture di perdite, comunque ammesse dal codice sportivo. E se le perdite di Saipem o Telecom, alla luce di sviluppi futuri, possono essere riviste, perchè nel caso Juventus sono invece fattori estremamente negativi? 

La Juventus aveva già replicato alla Consob, rilevando l'infondatezza del rilevato, e la stessa Consob aveva poi cercato di salvare la faccia con la pretesa richiesta di semplici spiegazioni. Eppure il colpo era già partito, e tanto era bastato per avviare da parte di giudici non politicizzati (magari) ma tifosizzati (imbarazzante) di iniziare ad indagare sulla Juventus, immettendo migliaia di intercettazioni, soldi dei contribuenti e ore di lavoro investigativo, non per avere chiarimenti sulla gestione aziendale (cosa lecita, comunque) ma alla ricerca spasmodica del reato, anche cercando di estrapolarlo, per non dire inventarlo.
Ma sulle invenzioni di reato c'è stato chi c'è riuscito benissimo. Sappiamo che a quel punto un prode giudice sportivo ha usato tutto il caos di cui sopra per azzannare la società bianconera nel chiaro intento, non di cercare la verità, ma di danneggiare in qualche modo i titoli sportivi che la Juventus poteva vincere e che aveva vinto sul campo. E  la Procura di Torino e  la Consob, sebbene siano riuscite a fare del danno, usciranno di scena, poiché il processo penale, voluto a tutti i costi dai giudici di Torino, (non tuti concordi) sarà celebrato a Roma, essendo Torino non competente per il giudizio del caso in questione. Quindi, milioni di euro e migliaia di ore di lavoro della Guadia di Finanza per un'indagine irregolare, cosa che nel caso di un'azienda normale porterebbe tutti gli attori ad una fuoriuscita con calcio di dietro, stante la perdita per lo Stato, e le ore perse a seguire reati ci cui nessuno sentiva la pericolosità sociale, se non la pericolosità sportiva, ovvero una squadra che vinceva troppo!

E tutto questo è stato ribadito dall'AD Scanavino, agli interlocutori, azionisti delusi ed arrabbiati, che hanno contestato la troppa arrendevolezza della società nei casi in cui a processo hanno seguito la strada del patteggiamento, e di accettare le sentenze irrogate, seppure di assoluta ed incontrovertibile ingiustizia, se non un vero e proprio atteggiamento truffaldino, travestito da processo farsa. E la frase detta da Ferrero, è un dardo avvelenato a chi di dovere: "Le sentenze si devono rispettare!" E chi ha orecchie per sentire, oda!

E qui l'Ad ha risposto quello che doveva rispondere. C'era un "muro di gomma"! Gli avvocati, i migliori sulla piazza, esperti di ogni situazione di diritto sia sportivo che penale, non hanno potuto fare nulla per evitare una prepotenza processuale, derivante da un organigramma giudicante di persone ormai congiurate nell'emettere le condanne, nelle pieghe di un ordinamento sportivo, nel quale non si capisce dove si possa determinare il reato di slealtà sportiva (l'unico che hanno trovato). 
L'intero procedimento è stato un incubo, dove gli imputati non potevano difendersi, dove il richiamo a norme superiori di diritto non veniva ascoltato, e dove era sicura solo una cosa: dovete pagare! 
A quel punto, vista l'impossibilità di difendersi nei metodi ordinari e di normali procedure legali, la dirigenza, consultando i legali e la proprietà, ha scelto di accettare il danno minore. Hanno così concesso quello che era il minimo che volevano ottenere i vari Chiné e vari comprimari, hanno bloccato eventuali procedimenti successivi con l'accordo sancito tra la Procura (e questo non poteva rimangiarselo) e la società. Intanto hanno mandato il messaggio all'altro congiurato, ovvero Ceferin, l'eminenza grigia insieme al mite Gravina. Ed il messaggio era chiaro, la Superlega non si aveva più da fare! Come i Bravi a Don Abbondio. 

Gli azionisti hanno comunque ribadito come, in futuro la Juventus non debba più prestare il fianco a situazioni come quella di calciopoli, che ci trovò impreparati, e come quest'ultima, dove si è capito che il complotto era in atto, ed aveva molti congiurati a libro paga.
Ma a questo punto il problema diventa politico. Sia italiano che di Uefa. In Italia, abbiamo uno Juventus Club del Parlamento, presieduto da Paniz, esponente di Forza Italia. Ebbene, non mi sembra che si siano spesi molto per le ingiustizie che colpivano la loro squadra del cuore. Mi sembra che in passato per le vicende giudiziarie di Berlusconi, alcuni di costoro si siano dati molto di più da fare, e le situazioni erano anche piuttosto imbarazzanti, con alcuni che arrivarono anche a giurare sul fatto che la Ruby Rubacuori era veramente la nipote di Mubarak. Ora, noi non chiederemmo un tale falso, anche perchè i falsi li hanno commessi altri, ma una sollecitazione al Consiglio Superiore della Magistratura, presieduto da Mattarella. Al Consiglio chiederei se è lecito che un ordinamento sportivo, che ormai agisce su di una fetta importante di Pil e che rappresenta milioni di interessati e tifosi, con migliaia di soggetti che operano sia professionalmente che impiegatizio, sia governato con leggi che fanno a pugni con la nostra Costituzione, legge per eccellenza, che determina le nostre garanzie. E come garanzia delle uguaglianze degli individui,  non può permettere le farse giudiziarie alle quali abbiamo assistito con non poco sgomento.
Possiamo anche ipotizzare in futuro che vengano eletti organi giudicanti che abbiano tifosi nel loro interno  che "odiano" l'Inter o il Napoli. Siamo sicuri che questi nuovi giudici non trovino anche per loro un bel passaggio in serie B, o dieci punti di penalizzazione così, usando un codice obsoleto a dir poco, medievale se siamo buoni, inqualificabile nella realtà? E se in passato si è fatta un'interrogazione parlamentare per un rigore non dato a Ronaldo, penso che in questo caso abbiamo molto più materiale del contendere. 

Da parte Uefa, sappiamo che Ceferin ci odia e senza nemmeno velarlo un po'. Ma bisogna stare attenti ai falsi amici, la Superlega aveva molti aderenti all'inizio, poi si dileguarono al primo colpo di vento. Rimasero Juventus, Barcellona e Real Madrid. Ma guarda caso  Real e Barça non furono mai colpiti, seppure di cadaveri ne abbiano molti negli armadi, vedi le corruzioni del Barcellona e i furti del Real nelle coppe. Ricordo che dopo la finale Real Juventus, Sergio Ramos fu trovato positivo al doping. Ma nessuno se ne indignò, fu come Cetto Laqualunque in autostrada dopo un conflitto a fuoco a causa di un sorpasso: "Ah, allora è normale, non si è fatto male nessuno"! Invece Pogba rischia una lunga squalifica, senza nemmeno avere giocato! 

Viene in mente il Marchese del Grillo, e mentre la Juventus paga per tutti, Real e Barça la guardano e dicono: "Noi siamo noi, tu sei un ca..."! Buona giornata a tutti.