È passato solo un anno esatto da quella maledetta sera di San Siro che ha decretato il fallimento del calcio italiano. 

Giorni di polemiche, di dimissioni, di promesse di riportare e riformare il calcio italiano per non vivere più sere come quelle. Italiani che abbandonano la squadra al proprio destino, tutti si staccano dagli azzurri, e così come sempre accade quando si tocca il fondo, si riparte dalle macerie. 

In anno cos'è cambiato? Niente o poco poco, c'è un nuovo CT, Mancini, ma nient'altro, le tanto agoniate riforme non sono arrivate e il calcio italiano dalla serie b in giù è un tale caos che tentare di vedere una via di uscita si rischia di diventare ciechi.

Però, come quasi sempre accade, il cuore è la serietà del lavoro fanno fare pace tra la nazionale e gli italiani. Mancini, può piacere o no, non sarà un mago, ma è stato l'unico a raccogliere l' SOS di aiuto che altri, da Ancelotti a Conte, hanno con educazione declinato. 

È un uomo serio che lavora onestamente, e pian piano sta formando una nazionale anche piacevole, nonostante lo scarso capitale umano a disposizione. Le regole in Italia non sono cambiate e così continuiamo ad avere squadre imbottite di stranieri con i nostri giovani italiani rilegati in panchina.

È così stasera a Milano stadio San Siro as un anno esatto dalla disfatta il pubblico italiano risponde con un sold out e oltre settanta mila biglietti venduti. Nel segno della passione e dell'amore per la Nazionale che con l'orgoglio tipicamente italiano vogliamo riportare un alto.