Siamo alle solite; la mossa dello squalo è sempre in agguato ed anche quando le cose sembrano cambiare, c'è chi fa di tutto per riportare il tutto nella corretta carreggiata (ma corretta per chi?). Per capire il tutto è giusto fare un breve riepilogo. Dal 5 dicembre 2018 il nuovo amministratore delegato e direttore generale del Milan è il signor Ivan Gazidis (lo squalo per essere chiari); da subito la sua filosofia è stata chiara, ossia risparmiare sugli ingaggi, prendere giocatori di prospettiva e farli crescere; e allo stesso tempo portare la squadra ai fasti di un tempo. Però non si capisce come dei giocatori possano crescere senza un mentore al loro fianco. Ecco che ovviamente tale filosofia ha toppato alla grande; è anche vero che l’anno scorso (2018/2019) i rossoneri hanno sfiorato la Champions, ma è ancora più vero che ciò è accaduto maggiormente per i demeriti delle altre squadre. 

È iniziata una nuova stagione (2019/2020) e i meneghini non sembravano essere nemmeno una squadra, infatti solamente un campione come Ibrahimovic ha risollevato il gregge che si era smarrito; quindi zero meriti di Giampaolo e forse pochi meriti di Pioli. Ora che finalmente manca poco per restaurare (in un certo senso) le fondamenta di una rosa che ha trovato una giusta filosofia di gioco ed ora che davvero c'è una base solida o meglio una stabile ossatura dalla quale ripartire, SEMBRA CHE SI SIA TORNATI AI SOLITI ERRORI, come se si rivivessero i soliti cicli machiavellici. Personalmente penso che almeno a parole il progetto di Ivan non sia così male, infatti nell'Arsenal ha compiuto un buon lavoro, però vi è da dire che magari le cose in Italia vanno diversamente rispetto a come vanno in Gran Bretagna. Se dopo due anni non si riesce con un metodo, non è poi sbagliato, almeno credo, procedere con un diverso tentativo; sopprattutto dopo aver visto gli effetti Ibra in soli sei mesi. 

Il Milan ora ha una certa fretta di risalire, quindi che male c'è se si decide anche di puntare su giocatori di esperienza che potrebbero davvero aiutare a raggiungere un obiettivo che manca oramai da diversi anni? C'è un giocatore che tornerebbe di corsa a giocare nelle file rossonere, che si è proposto, che sta giocando ad altissimi livelli e che sta per giocare una certa finale di una grossa competizione europea, che come trofeo offre una grande coppa dalle grandi orecchie. Tutti abbiamo capito chi è; gli indizi parlano chiaro ed ovviamente non si può che riferirsi a quello che per anni è stato il miglior difensore al mondo, ossia il brasiliano Thiago Silva. Avere Romagnoli, Kjaer e Thiago sarebbe tanta roba, soprattutto se poi ci sono altri giovani da far crescere, come Kalulu e Gabbia. Ma se a capire tali ragionamenti ci arrivano delle persone incompetenti come me, perché non ci arrivano dei dirigenti che sono strapagati? Non riesco a fornire una risposta, ma tutto ciò prima o poi fa pensar male; é vero che non bisogna pensar male, ma a pensar male spesso ci si azzecca.  Da ignorante o non saprei come definirmi, sembra quasi che all'interno della società stiano facendo di tutto per non aumentare il livello qualitativo di questo team. Sembra di rivedere la squadra Longobarda nel film "L'allenatore nel pallone". Certo che questa sarebbe una grossa bomba mediatica; e davvero non vorrei credere e vedere che ci sia ancora del marcio all'interno del calcio italiano; ma tutti questi errori di mercato qualche dubbio lo inculcano. Un amministratore delegato/dirigente che vuole far diventare (ridiventare) una società grande non può prendere Giampaolo come allenatore; non può comprare Krunic e poi sbattere la porta in faccia a Thiago Silva. 

Noi tutti tifosi milanisti dobbiamo svegliarci e dobbiamo capire dove sta il marcio; è ora di toglierci il prosciutto dagli occhi, perché nonostante tutto il nostro amore, dobbiamo realizzare che qualcosa non sta funzionando. Sto cominciando a pensare che Boban stava capendo tutto. Qualcuno si ricorda perché Boban non è più al Milan e perché sono emersi alcuni enormi screzi con Gazidis? Proprio perché doveva arrivare un certo Rangnick; ma qualcuno ha visto quest’ultimo nei pressi di Milanello? Perché montare tale problema a febbraio quando mancava quasi un intero girone di ritorno? Troppe mezze verità; mezze verità che fanno male. Un colpevole, almeno ai miei occhi, è stato individuato (Gazidis); chi saranno gli altri?