L’estate sta arrivando; le giornate in tutta Italia cominciano ad essere più calde, a parte qualche acquazzone temporaneo che ogni tanto si imbatte in quel dello stivale.
Nella Milano nerazzurra e nella Milano rossonera le giornate sono molto serene; infatti i primi hanno vinto il tricolore, mentre i secondi e i migliori, finalmente stanno per giungere nella destinazione che meglio li rappresenta, nel posto dove le orchestre suonano maestose, nel posto in cui ogni giocata diventa un’emozione, dove ogni dribbling procura un colpo al cuore, un sorriso smagliante o un mugugno di dolore; amore e odio insieme, felicità o tristezza, gioia o dolore. Insomma ci siamo capiti: si giunge dopo anni di inferno e purgatorio, in Europa; si ma nell’Europa che conta. Benvenuti in paradiso; si è tornati in Champions.
Va premesso che la prossima stagione non sarà certamente semplice e sicuramente il mercato non potrà essere dei più ricchi; vi è una buona base, ma ci sono anche diverse pecche da aggiustare.

Si è perso il portiere italiano più forte; ma è un’eresia dire che Maignan forse non ha nulla da invidiare al portierone napoletano? Personalmente dopo alcuni video, ho visto un portiere più deciso nelle uscite e - perché non continuare?- Anche più elegante. Una negatività è che spesso non trattiene il pallone e preferisce schiaffeggiarlo per evitare pericoli; ma se non si subisce, perché lamentarsi? Il calcio è bello anche perché ti fa vivere attimi di paura e di sussulti; quindi tante emozioni e forse meglio così.

La difesa ha bisogno sollo di qualche puntellamento; Romagnoli va via o no? Bè ottima riserva. Certamente Tomori e Kjaer devono essere i pilastri titolari (a meno che non arrivi uno ancor più forte). Gabbia potrà essere una buona alternativa; ma l’acquisto di un altro buon centrale è necessario. Ci vuole un vice Theo, perché nella stagione appena conclusa, ha avuto qualche calo. Ma chi non lo avrebbe giocando sempre e non riposando mai? (Si parla di Firpo del Barcellona). Per quanto riguarda la fascia destra invece si vocifera della permanenza di Dalot; che è un ottimo panchinaro e che ha un siluro; poi Calabria ne è il padrone. Con tutto il bene che si vuole a Calabria, si può dire che manchi un campione come esterno destro; perché se a sinistra è presente (Theo), di certo non si può dire per la fascia opposta. È anche vero però che lo spogliatoio spesso è la parte più importante di una rosa e visto che Calabria gioca col cuore e visto che come il compagno di fascia ama i colori rossoneri, forse è meglio non intervenire.

Invece i reparti che più preoccupano il sottoscritto e forse tutti i cuori rossoneri sono centrocampo e attacco.
In mezzo al campo ci vorrebbe un altro giocatore di qualità, un geometra e quindi un metronomo che smisti palloni e crei occasioni come faceva tempo fa colui che viveva nell’Isola che non c’è; e si, si sta parlando di Trilly Campanellino! Poi nelle fasce, basta con Castillejo; Salemakers potrebbe restare come alternativa; ma ci vuole uno che corre, uno che salta l’uomo ed uno che la metta in mezzo, che la scodelli e che la metta lì, solo da appoggiare in rete. Un giocatore che più stuzzica gli occhi dello scrivente è Under, ex Roma; giovane, veloce e di piede buono; anche se la continuità non è il suo pezzo forte. Ma quando si è in un bel gruppo che ti stimola e che ti fa star bene, la continuità arriva sempre. Poi nella trequarti si spera che lo sbruffone turco abbassi la cresta e che non rinnovi. Vuole dare la risposta dopo l’Europeo? Prego la porta è sempre aperta. Una “lumaca” che alterna buone prestazioni a tante pessime, è meglio che lasci la truppa meneghina. Il sogno potrebbe essere De Paul (anche se molto difficile), ma un certo Illicic, anche se più anziano, potrebbe far impazzire tutte le difese più chiuse; ha un siluro come pochi e la fantasia allo stato puro. Si; Chala OUT; Illicic IN.
A sinistra Leao e Rebic possono alternarsi e va ricordato che quello è il loro ruolo; basta esperimenti: tanto prime punte non lo saranno mai; anzi si rischia di rovinarli; perché quando si cerca di fare tante cose, spesso non se ne fa bene nemmeno una; inoltre sarebbe auspicabile che non si lasciasse far andare via il jolly e gioiellino insiemeHauge”; l’appariscente “chioma bionda”, potrebbe trasformarsi in un rimorso troppo enorme. In attacco invece forse puntare su un trentacinquenne (Giroud), che vada ad alternarsi con un quarantenne e nemmeno troppo integro (Zlatan), forse è un rischio troppo grande. Già in questa stagione troppe volte si è restati senza prime punte; quindi perché perseverare? Una mossa del genere potrebbe essere compresa solamente se si puntasse all’acquisto di un’altra giovane prima punta. Un sogno potrebbe essere Vlahovic, che forse andrebbe bene anche senza prendere Giroud; Altrimenti si potrebbe puntare su uno che possa crescere: Scamacca? NI.
Ci vorrebbe insomma un 9 che possa far innamorare, che possa crescere e che possa segnare una caterba di gol; uno promettente che da brutto anatroccolo possa trasformarsi in cigno; come in una fiaba...
Qualche suggerimento?