7 marzole feste sono terminate poiché l’Epifania tutte le feste si è portata via; ieri 6 gennaio non è stata una piacevole serata per i cuori rossoneri, poiché nonostante l’orgoglio ed una buona prova di carattere la “Vecchia Signora” è andata a colpire tutti i punti deboli della squadra rossonera.
È da mesi che in una maniera o nell’altra la squadra meneghina è andata a sopperire alle numerose problematiche che si sono presentate nel corso della stagione, ma è anche da mesi che si è notato che la rosa ha la coperta abbastanza corta.
Per tanti tifosi e non la squadra è quasi del tutto completa, infatti si vince anche senza Ibra; i gol si fanno (quanti gol hanno segnato gli attaccanti dopo l’assenza dello svedese?) e un’altra prima punta quindi non è necessaria.
Sarà così; eppure mi sorprende vedere per esempio una squadra come l’Inter andare alla ricerca di un’altra quarta prima punta, poiché il reparto avanzato è considerato povero; e pensare che è anche fuori dalle coppe.
Qualcuno potrebbe anche chiedersi: come mai due strategie così tanto differenti?
Forse sarà perché la verità sta nel mezzo; forse sarà perché un infortunio, una squalifica o un caso di Covid potrebbero far sì che ci si ritrovi senza attacco; forse sarà perché con le piccole squadre è facile colmare alcune assenze; forse sarà anche perché contro una grande squadra non si può improvvisare.
Ma davvero si poteva pensare che contro la Juve si poteva andare a giocare senza una vera prima punta, andando anche a scoprire la fascia sinistra e andando ad adattare un esterno sinistro in avanti (Leao)?
Si deve ammettere che la prestazione dei meneghini ieri è stata fantastica; ma si deve anche ammettere che il bel gioco non basta. Ieri sono mancati i gol di Theo Hernandez. Ma come? Hernadez non gioca in difesa? Ah no; è mancato senz’altro il gol di Çalhanoğlu.
Ah sì, è mancato il gol di un centrocampista… L’attaccante per il Milan ovviamente passa in secondo piano; basta la presenza.

Non è ancora stato detto che ieri comunque si è giocato anche senza centrocampo. Maledetta sfortuna. Tonali squalificato; Bennacer infortunato e Krunic col Covid. Eh sì, 4 centrocampisti sono anche troppi. Ma è vero che la società vuole intervenire in tale reparto e quindi poco da dire per tale questione.
Si cerca però assolutamente un difensore. Eppure forse è il reparto più affollato: Kjaer, Romagnoli, Gabbia ed all’occorrenza Kalulu (anche se è vero che nonostante non giochino, duarte e Musacchio sono ancora arruolabili). Per carità il difensore serve.

Ma una società seria cos’avrebbe dovuto fare per prepararsi al meglio alla sfida del 6 gennaio?
Forse avrebbe già dovuto avere un colpo in canna il 4 gennaio, pronto ad essere sferrato proprio contro la squadra zebrata, così come accadeva durante l’era berlusconiana; se il sottoscritto rammenta bene proprio nel 2008 Pato arrivò pronto a giocare dopo le feste natalizie all’apertura del mercato invernale. E chi si ricorda di Thiago Silva che cominciò ad allenarsi già prima del girone di ritorno.

La striscia positiva della squadra rossonera è stata senz’altro positiva, ma potrebbe esserci stato anche il rovescio della medaglia. Forse la società si è cullata troppo; forse ha visto che si poteva risparmiare e che forse non era così utile rinforzare la rosa; forse si è pensato che i giocatori non si stancano mai e che possono tirare la carretta senza rifiatare; forse si è sprovveduti e non si pensa che le competizioni stanno per aumentare.

Ora una domanda sorge spontanea: e se la prossima fosse una partita di Europa League?
(Va premesso che non è possibile, anche perché ieri era mercoledì; ma i turni infrasettimanali potrebbero anche variare. Non si dimentichino le partite che ci saranno a febbraio: Inter, Stella Rossa e Roma).
Meglio non pensarci. Ibra stanco; Kessie morto, Theo scarico: prima opzione. Ibra alle stelle, Kessie gladiatore e Theo infinito: seconda opzione.
E la domenica seguente in campionato? Ancora Ibra, ammazza a 39 anni può giocare le partite piene; non prende mai un giallo e non si infortuna mai.
E poi, dai, ci sono Rebic e Leao (esterni o seconde punte); dopotutto hanno segnato una marea di gol giocando da prima punta.
La verità è che la coperta è corta; la verità è che qualcuno ha bisogno di rifiatare e la verità è che bisogna intervenire subito. È vero che si è ancora primi; ma è anche vero che si vedono Roma ed Atalanta correre. Il distacco dalla quarta sta cominciando a diminuire e se non si fa qualcosa ora si rischia abbastanza. Sarebbe davvero un peccato vanificare questo bellissimo percorso per degli errori di valutazione.

Basterebbero una grande prima punta che possa alternarsi con Zlatan; un altro buon centrocampista che faccia si che Krunic possa essere relegato a quinta scelta e che non si debba vedere Calabria giocare in un ruolo non suo; ed infine un altro buon difensore che possa far si che si abbia sempre una buona cerniera difensiva in tutte le competizioni.
Si è ancora primi e non bisogna demordere. Una sconfitta può anche starci, ma non può starci non correggere gli errori.

Complimenti alla squadra meneghina per il percorso svolto finora e per la partita di ieri; ma un grande rimprovero alla società per non aver pianificato prima delle soluzioni per ieri.
Qualcuno si ricorda degli innesti che si facevano dieci anni fa? Van Bommel che si trovò a giocare subito appena giunto nella sua nuova avventura rossonera, così come Cassano, ecc.
La paura è quella di rivivere i momenti vissuti da dopo il 2010 ad oggi; si arriverà in Champions?
Personalmente, senza 3 innesti di spessore, direi di no. Cari Maldini e Gazidis siete ancora in tempo e non sottovalutate l’attacco.

Per il resto, come cantava Lucio Battisti:
Come può uno scoglio, arginare il mare, anche se non voglio torno già a volare.
Le distese azzurre e le verdi terre, le discese ardite e le risalite, su nel cielo aperto
e poi giù il deserto e poi ancora in alto con un grande salto…

Che queste strofe ti siano d’auspicio caro Milan. Sempre forza Milan.
Arrivederci…