Gli scherzi sono una cosa bellissima che possono sia far ridere che rendere contenti delle persone, ma non bisogna esagerare, sennò alla fine si può fare una brutta fine…
 

Come insegna la morale della nota fiaba di Esopo “Al lupo al lupo”, conosciuta anche come Lo scherzo del Pastore: chi mente sempre, alla fine non viene più creduto.

Una versione della favola può anche essere riadattata per la squadra rossonera, o meglio per la sua dirigenza, poiché da diversi anni sembra si stia divertendo a giocare con i sentimenti dei tanti cuori rossoneri.

 

C’era una volta, in una grande citta lombarda, Elliot, un fondo un po' monello. Ogni estate ed ogni inverno lui si di divertiva sempre a fare un sacco di scherzi.

Da qualche mese, però, sempre più tifosi notarono dei calciatori che cercavano in ogni modo di fuggire quel di Milanello. Dollaruma, Cacanhoglu, Kenno, ed altri si vedevano in lontananza.

Inizialmente si pensava che chi fuggiva era un traditore, ma poi vedendo che sempre più abitanti fuggivano, i tifosi cominciarono a porsi delle domande e a mettersi dei dubbi.

Nelle sessioni di mercato successive, tante società cominciarono ad accogliere diversi campioni mantenendo le promesse fatte ed invece nella città lombarda i diversi Isco, Jovic, Vlahovic, Belotti, Faivre, Botman, Bremer, ecc. non si videro mai. In un primo momento Faldini, un portavoce di Elliot cominciò a dire che sarebbero arrivati i personaggi citati poc’anzi, ma poi…

Alla lunga i tifosi sconcertati per le continue prese per i fondelli si distaccarono dal signor Elliot e dai suoi averi, perdendo passione ed interessi.

Un giorno Elliot decise di portare un talento nella città lombarda e decise di comunicarlo prima ai suoi tifosi, ma nessuno stette ad ascoltarlo e a supportarlo.

Fu allora che Elliot capì che nessuno lo avrebbe ascoltato, proprio ora che invece stava dicendo la verità.

Il fondo sapeva di averla fatta grossa questa volta, perché infatti quando provò a tornare allo stadio, i tifosi erano molto diminuiti. I soldi erano molto diminuiti! Ed ora da dove sarebbero arrivati gli introiti?

La lezione per Elliot fu esemplare.

Morale della favola: a forza di dire le bugie non si viene più creduti neanche quando si dice la verità.

 

Tale fiaba ovviamente non potrà mai essere reale, infatti il Milan non perderà tutti i suoi tifosi; anche il sottoscritto per esempio sosterrà il club fino alla fine.

Ciò non significa però che non esistano delle reazioni. Non abbonarsi, non fare abbonamenti sono comunque delle reazioni.

Sia Elliot che i dirigenti milanisti, compreso Maldini non si stanno comportando benissimo. È vero che hanno sempre detto che avrebbero compiuto degli acquisti con costi sostenuti, ma hanno anche detto o fatto capire che sarebbero intervenuti.

Se a questo punto della stagione non si è passato il girone di Champions e se in campionato le dirette concorrenti per il vertice e per il quarto posto hanno rosicchiato tanti punti ai meneghini la colpa è solo loro.

Se la rosa non fosse stata e non fosse così rimaneggiata infatti le energie non risulterebbero in default. Tutti che parlano di sfiga per i continui infortuni, ma vi è da dire che probabilmente questi ultimi non derivano solamente dalla stagione in corso. I giocatori sono stati spremuti anche tempo fa (nelle scorse stagioni per esempio). Inoltre in squadra non si hanno campioni e quelli che lo sono non hanno rincalzi.

Dove si vuole andare con Krunic sempre titolare? Per carità giocatore che si impegna tantissimo, ma quando ti trovi per esempio Salah, ed Origi contro Krunic, un pochino di depressione ti viene.

Gli attaccanti sono sia vecchi che contati.

Come affidare il peso dell’attacco ad un uomo di 40 anni e come avere come rincalzo un uomo di 35? Non sarebbe stato meglio avere un attaccante più giovane in rosa, integro possibilmente?

Sappiamo tutti com’è andata con Pellegri.

Ora si è preso Lazetic, che si vede che ha ampi margini di crescita.

Tanti dicono: “anche Pato e Kakà non erano nessuno prima di approdare al Milan”.

Verissimo! Ma almeno potevano crescere con Inzaghi, Seedorf, Rui Costa, Nesta, Maldini e chi più ne ha più ne metta.

Ora Lazetic con chi può crescere? Ibra, Theo, Tomori e poi?

Salemakers? Kalulu? Ballo Toure? Krunic? Le differenze sembrano essere tante.

 

La maggior parte dei cuori rossoneri oramai è stanca di rivivere ogni anno sempre la stessa storia. Come un film visto e rivisto più volte. Tanti nomi fatti dai dirigenti e tenti incontri con i procuratori di campioni a fine mercato, ma poi acquisti modesti e ridotti; un bel girone di andata (le energie inizialmente sono tante, ma poi giocando sempre gli stessi…), promesse per il mercato invernale, e poi?

Crollare inevitabilmente nel girone di ritorno e rischiare la Champions (l’anno scorso presa per miracolo).

Ora si è secondi; al momento nessun acquisto. Botman è un sogno inespresso? Faivre invece non dovrebbe arrivare a giugno? È un altro Faivre quello che deve andare a Lione? Il trequartista mancante? Lazetic quindi è adatto a far rifiatare Ibra e Giroud?

Domande legittime o illegittime?

O qualcuno ha le lenti appannate o davvero non so a cosa credere. Se questa è squadra…