Questa sera, alla Vodafone Arena di Istanbul, andrà in scena la finale di Supercoppa europea tra Liverpool e Chelsea.
Il Liverpool campione d'Europa guidato da Kloop, sfiderà il Chelsea, vincitore della Europa Legue, che però non avrà seduto in panchina l'artefice di questo successo, Maurizio Sarri passato alla Juventus, ma Frank Lampard, che dopo un anno di esperienza al Derby County, è stato chiamato a casa per guidare i suoi blue's.
È sicuramente un trofeo importante, ufficiale, che a mio modesto e personalissimo parere dovrebbe avere un esito abbastanza scontato, con un Liverpool favorito su un Chelsea che sembra ancora non aver legato con la nuova guida tecnica, ma il calcio non sempre rispetta i favori o i pronostici e quindi, ci prepariamo ad assistere alla prima finale ufficiale della stagione.

Sicuramente, però, le attenzioni non saranno solamente per i giocatori in campo ma bensì sull'arbitro. No, non mi sto riferendo a qualche designazione "sospetta" o poco gradita, ma al fatto che per la prima volta a dirigere una finale Uefa sarà un arbitro donna. Toccherà a Stephanie Frappart ad entrare nella storia.
È una scelta questa che da una parte ha tutta la mia condivisione, e dall'altra porta in me molta curiosità.
Stephanie è senza dubbio un arbitro valido con molta esperienza, ha arbitrato l'ultima finale di coppa del mondo femminile, più altre importanti manifestazioni non solo femminili. È arbitro in Ligue 2 e da quest'anno può arbitrare anche in Ligue 1.
Una scelta dal punto di vista puramente tecnico e meritevole che è senz'altro azzeccata, mi incuriosisce però l'atteggiamento che avranno in campo i maschietti.
Purtroppo, molto spesso, nel mondo maschile, assistiamo a scene di "ordinaria follia" tra giocatori e arbitro, con atteggiamenti soprattutto dei giocatori nei confronti dell'arbitro, non proprio da gentiluomini, con proteste, insulti ecc... a volte anche tra giocatori con l'arbitro costretto ad intervenire anche in maniera forte. Chissà se l'essere arbitrati da una donna possa rendere tutto questo molto più tranquillo, se i giocatori sapranno trattenersi da mandare a quel paese l'arbitro donna di stasera, e assisteremo a una condotta di gara più tranquilla e magari con qualche sorriso in più.

È una bella occasione, sarebbe bello poter assistere ad una partita, tecnicamente valida anche sotto l'aspetto dell'agonismo, e che però resti nei binari del piacere, della serenità per merito dell'arbitro e di quel rispetto che mi auguro, i giocatori sapranno portare.
Scelta, quella della Uefa, che condivido in pieno, l'interesse suscitato dal calcio femminile ultimamente deve avere un seguito e deve aumentare sempre di più, e al di là di certi commenti ancora sessisti che si sentono attorno alle donne nel mondo del calcio, io in realtà credo, anzi, sono sicuro, che più presenze femminili meritevoli in questo ambiente (non sono tutte Wanda Nara) potrebbero portare più serenità, più leggerezza e anche più rispetto. Cose che molto spesso sfuggono di mano a noi maschietti. Quindi, anche se per molti il calcio è una cosa da uomini, io credo che sia arrivato il momento di accettare e, in un certo senso, farci aiutare dalle donne, a riportare un po' di serenità e di gusto per tornare a seguire il nostro sport con quel qualcosa che pian piano abbiamo perso per strada.