Potrà suonare scontato dirlo, ma Milan-Juventus non è mai una partita banale. E anche stavolta abbonda di argomenti di discussione, infatti già dal fischio finale, oltre alle disquisizioni tecnico-tattiche, non sono mancate le immancabili polemiche arbitrali su torti, o presunti tali, subiti, da parte dei tifosi milanisti. E anche oggi, dopo due giorni, Milan-Juventus trova il modo di far parlare di se, in seguito alle decisioni del giudice sportivo.

IL FATTO: un altro spunto di discussione, e che forse farà discutere anche nei prossimi giorni, è stata l’espulsione del grande ex, Gonzalo Higuain. Il bomber Argentino a poco più di 5 minuti dalla fine, è stato espulso inseguito ad un fallo, non cattivo, ma pericoloso. O meglio, dopo il fallo, l’arbitro, per il tipo di intervento aveva estratto, giustamente, il cartellino giallo, ma il pipita, nonostante il giusto provvedimento, non ha trovato di meglio da fare che inveire, quasi in preda ad una crisi isterica, contro il direttore di gara, che non ha potuto fare altro che espellerlo. E poche ore fa è arrivata puntualmente la squalifica, di due giornate, combinata dal giudice sportivo.

GIUSTA SQUALIFICA…: il comportamento dell’attaccante Argentino è stato inqualificabile, ed è stato giusto punirlo, e in questo senso giù il cappello difronte ai giocatori e al tecnico Milanista, che hanno condannato il comportamento senza nessuna giustificazione, perché se certi comportamenti sono sbagliati sempre, a prescindere chi li faccia, ci si aspetta ancora di più da calciatori come Higuain, che hanno sempre i riflettori addosso e spesso vengono presi come modelli dai giovanissimi.

…MA…: come detto, il comportamento dell’Argentino andava, e va, stigmatizzato, ma se da un lato è giusto condannare simili comportamenti, dall’altro va anche capito, perché queste partite sono molto più pesanti e stressanti livello mentali, a maggior ragione su di un giocatore che, dopo essere stato scaricato dalla squadra che sta affrontando, affronta questa partita con rivalsa e motivazioni che vanno oltre, fino al punto, evidentemente, di creare un corto circuito. E chi di noi, non ha mai avuto una reazione spropositata? Tenendo conto che i campi di serie A non sono i campi dell’oratorio, e che per quanto sia sbagliato, certe parole e comportamenti, sono delle costanti per chi calca i campi, e in questo senso mi domando, ma se Higuain prende due giornate oggi, nella sua carriera, quante giornate avrebbe dovuto prendere Totti, grandissimo giocatore, ma secondo a nessuno per protestare?. E inoltre, bisogna aggiungere come, se da un lato, il pipita sia solito dare sfogo al suo nervosismo durante i 90 minuti, dall’altro è anche vero che è il classico giocatore per il quale inizia e finisce tutto in campo, senza mai andare oltre dopo il fischio finale.

E anche questa levata di moralisti, tipica di quando c’è da erigersi a modelli sulle disgrazie altrui, sembra alquanto fuori luogo, perché a conti fatti, siamo un po’ tutti Higuain quando ci toccano, nei nostri affetti, professione e in generale, tutto ciò che ci tocca. Con gli immancabili pistolotti che arrivano da tutte le parti, non ultimo il vice-premier Salvini, che auspicava una lunga squalifica, ma che a sua volta, con responsabilità sicuramente superiori ad Higuain, non sembra essere sempre all’altezza della situazione… per la serie, quando si perde l’occasione di stare zitti!

Inoltre, come detto, sono state combinate 2 giornate ad Higuain. Ma in tutte le squalifiche, o quasi, che vanno dalle 2 o più giornate, è prassi fare ricorso e togliere una giornata almeno, cosa che accadrà, giustamente mi auspico, anche in questo caso. Ma allora, considerato che alla fine una giornata sarà tolta, come è giusto che deve essere, perché non darne una direttamente e cercare di non avvelenare oltre un clima che già di suo, a torto o a ragione non è certamente salubre? A chi o a cosa serve questo teatrino?