Ci risiamo il Milan è tornato, per l’ennesima volta. Ma forse in realtà non è mai andato via, perché al netto delle due brutte partite della scorsa settimana, il derby e i Betis in coppa, perse malamente, con i tifosi indispettiti che chiedevano la testa di Gattuso, la squadra ha sempre fatto bene, giocando un buon calcio e dando una parvenza di gioco, dopo i disastri degli ultimi anni. Ma questo non ha impedito che, come spesso accade negli ultimi anni in casa Milan, montasse l’insofferenza per una situazione che sicuramente non è molto in linea con quella che è stata la storia del club.

Purtroppo il tifoso Milanista oggi vive di un ricordo di un qualcosa che di fatto non esiste più, a causa di alcune vicissitudini, ma anche cattive gestioni e quello che ad oggi risulta un vero e proprio buco nero, ovvero la cessione della società ai Cinesi e la conseguente gestione, alquanto discutibile, del duo Fassone-Mirabelli, che hanno fatto sì che questo glorioso club retrocedesse da squadra al top del calcio mondiale, a squadra di metà classifica del campionato Italiano, sparendo, quasi totalmente, dai radar del calcio Europeo e Mondiale, eccezion fatta per qualche comparsata.

Il ricordo del Milan che è stato e dei traguardi raggiunti porta con sé anche il ricordo dei tanti campioni che sono passati da Milanello, e che hanno fatto le fortune Milaniste e del resto come dimenticare i vari Schiaffino, Nordahl, Liedholm, Rivera, Capello, Rijkaard, Van Basten, Gullit, Pirlo, Gattuso, Kakà, Shevchenko, che in varie epoche hanno permetto ai rossoneri di vincere tutto quello che c’era da vincere.

Oggi la realtà del Milan è ben diversa, quella sfilza di campionissimi che hanno infiammato le platee sono solo un lontano ricordo, e forse è proprio a questo che i tifosi non riescono a rassegnarsi, ovvero la mediocrità che oggi contraddistingue il Milan. Sono in quest’ottica che vanno individuate le reiterate e ingenerose critiche a Gattuso, le cui quotazioni salgono e scendono, neanche fosse un qualunque titolo di borsa, costretto sempre, o quasi, a parare i colpi della critica e spesso anche il fuoco amico, che lo vede sempre su banco degli imputati. Ma per quali colpe?

Ieri il Milan, reduce dal successo di domenica contro la Sampdoria, ha centrato la seconda vittoria di fila, contro il Genoa, che lo proietta al quarto posto, in piena zona Champions. E ieri Gattuso, come contro la Samp, ci ha messo molto del suo, dimostrando molta flessibilità, cambiando nuovamente modulo, proponendo un 3-5-2, dopo il 4-4-2 di domenica, e adeguandosi a tutte le avversità degli ultimi giorni che vedono una squadra falcidiata dagli infortuni, con Biglia che proprio ieri si è aggiunto alla lista che prevedeva già Bonaventura, Calabria, Conti, e con kessie e Calhanoglu che sono alle prese con fastidi che li stanno limitando molto. E ieri, al netto del solito gol subito, si è visto un Milan che ha dominato in lungo e in largo, con un 60% di possesso palla, decine di occasioni importanti create, contro le due del Genoa, con il gol blucerchiato più gentile omaggio rossonero che per merito proprio. Per qualche settimana quindi Gattuso dovrebbe godere di una meritata tranquillità, forse… perché come detto il Milan è risalito in classifica fino a quarto posto, ma la rosa sembra ridotta all’osso e questo aumenta i meriti di Gattuso.

Infatti il tecnico Calabrese sta riuscendo ad ovviare brillantemente ad infortuni e alla mediocrità della rosa messa a sua disposizione. E qui mi riallaccio ai tifosi che criticano usando come metro di giudizio i grandi Milan del passato.

Ma questo Milan come potrebbe mai reggere il confronto con il passato?

Spesso Gattuso è stato, e probabilmente lo sarà anche in futuro, oggetto di critiche da parte dei propri tifosi, nonostante il suo operato sia molto in linea con quello che pensano i tifosi. Ad esempio ieri, ha deciso di schierarsi a 3 dietro, pur di non schierare Abate dall’inizio, giocatore molto criticato dalla tifoseria, e con le concomitanti assenze di Calabria e il lungo degente Conti, tornato in panchina, ma ancora lontano dal poter dare il suo contributo, voi cosa fareste al suo posto? A centrocampo la situazione è anche peggio, infatti da anni, quello che per una squadra dovrebbe essere il punto di forza, per il Milan è stato sempre, da diversi anni a questa parte, il tallone d’Achille, con Gattuso che si ritrova a poter contare solo su 3 elementi, Biglia, Bonaventura e Kessie, di cui attuamente i primi due sono anche indisponibili, e con Bakayoko attualmente prima scelta tra le riserve, davvero imbarazzante, vedi gol del Genoa , e il resto delle riserve, J. Mauri, Bertolacci e Montolivo, poco considerati dal tecnico e ancor meno dai tifosi, che non vorrebbero più vederli neanche agli allenamenti in settimana, voi che fareste al suo posto? L’attacco è l’unico reparto funzionante ed esente da critiche, con la formula a due punte che sembra aver migliorato la prolificità e con un Suso straripante, a cui forse Gattuso dovrebbe togliere qualche incombenza in più in fase di copertura e lasciarlo più libero di attaccare, visto anche il momento di grazia.

Come detto, il raffronto con i vari Milan del passato non regge, ma risulta alquanto ingeneroso, vista la mediocrità attuale. Forse il giusto raffronto andrebbe fatto con i Milan degli ultimi anni e qui emerge come Gattuso stia facendo miracoli, dando una fisionomia e gioco alla squadra, a differenza delle annate disastrose dei vari Inzaghi, Mihajlovic, Seedorf.