A.A.A. cercasi Milan disperatamente! Che fine ha fatto il Milan? È quello che si chiedono i tifosi milanisti, e in generale tutti gli sportivi, perché chi ama il calcio e la sana competizione, non può certo gioire nel vedere la squadra che ha spadroneggiato in Italia, in Europa e nel mondo, ridotta a poco più che comparsa in campionato, trovando nella qualificazione in Europa League il suo picco massimo negli ultimi anni, qualche apparizione, molto marginale, in Europa League e addirittura assente dalla Champions dal lontano marzo 2014. Dati normali per una squadra di media classifica, ma non per il Milan, squadra capace di scrive capitoli importante nella storia del calcio, tra le più titolate al mondo.

Come si è arrivato a questo punto?
Questa è una domanda a cui una vera risposta non si riesce mai a trovare. Molteplici fattori hanno contribuito a questa debacle Milanista, dalla gestione Berlusconi, ottima negli anni 80-90, quando il calcio Italiano era al centro dell’interesse mondiale e garantiva altri guadagni e visibilità, decisamente troppo allegra, e poco in linea con i tempi, dal 2008 in poi, quando il calcio è stato colpito da una profonda crisi, come anche la nostra società in generale, con il calcio italiano scalzato da altri campionati, Liga e Premier, sia per interesse che per introiti, creando veri e propri buchi nei bilanci di quelle squadre, come Milan e Inter su tutte, che fino a quel momento avevano speso come se non ci fosse un domani, ma che ora non trovano più un ritorno nei loro investimenti. Tutto ciò ha depotenziato sempre più la società, con i top player, che al Milan sono sempre stati di casa, diventati di colpo solo dei miraggi, e imbottendo la squadra di giocatori discreti, ma sicuramente non da Milan, perché se il Milan nella sua storia è stato Schiaffino, Nordhal, Liedholm, Rivera, Maldini, Baresi, Gullit, Pirlo, Shevchenko, Kakà, Nesta, e tantissimi altri fenomeni, in questi ultimi anni si è visto transitare da Milanello gente come Essien, Poli, Costant, Silvestre, Destro, Van Ginkel, Cerci, Bocchetti, Bertolacci, Luiz Adriano, Josè Mauri, Abate, Lapadula, Sosa, Vangioni, Borini, Bakayoko. Per la serie sogno o son desto? Nessun sogno, anche perché ha tutti i connotati di un incubo. Purtroppo tutto vero, giocatori che fino a qualche anno prima, sarebbero potuti entrare a Milanello solo come visitatori, oggi ne fanno parte.

Come detto, il calcio è cambiato negli anni, non permettendo più di spendere e spandere, cosa in cui il Milan è stato bravo, perché quando c’era da comprare, si staccava un assegno e il meglio che c’era in giro, finiva puntualmente a Milano, ma ora la crisi ha ridimensionato le società, costringendole a cercare di autofinanziarsi, mediante plusvalenze, prendendo il giovane di prospettiva e pescando dalle serie minori, cosa che fino a quel momento il Milan non aveva mai fatto, e che l’ha trovato impreparato a questa nuova realtà, portandolo pian piano in questo limbo di mediocrità, da quale sembra non riuscire ad emergere.

Ma nonostante tutto, nel suo piccolo, il vivaio Milanista ha prodotto qualche elemento che, specialmente in questo periodo, sarebbe tornato decisamente utile. Infatti se nella rosa attuale ci sono elementi come Rodriguez e Abate, di certo non graditi ai tifosi, con il secondo soprattutto, in grado di mandare in estasi i tifosi solo quando siede comodamente in panchina, è anche vero che il vivaio rossonero ha sfornato due elementi come De Sciglio e Darmian, forse non due fenomeni assoluti, ma decisamente meglio degli attuali titolari delle due fasce, con il primo che ha garantito una buona plusvalenza, ma lasciato vacante un ruolo dove oggi il Milan, con Conti infortunato, Abate, Rodriguez e Calabria mai pienamente convincenti, si è trovato un po’ scoperto, stesso discorso per Darmian, svenduto per una manciata di Milioni.

Anche a centrocampo il Milan di oggi ha notevoli problemi, con il solo Kessie all’altezza della situazione, Biglia che ogni qualvolta si prende il Milan sulle spalle, è puntualmente fermato dagli infortuni e con Bakayoko ancora oggetto misterioso, per arrivare ai vari J. Mauri, Montolivo e Bertolacci sempre più ai margini della squadra. Anche qui il Vivaio Milan ha avuto per le mani un giocatore che sarebbe tornato utilissimo, ovvero Cristante, anch’esso svenduto per pochi Milioni, ma che in questo Milan sarebbe stato una manna dal cielo.

L’attacco è il reparto che al Milan ha sempre dato meno problemi, con l’acquisto top di Higuain quest’anno, come quello di Suso in precedenza, e finalmente un prodotto del vivaio valorizzato come Cutrone, ma come dimenticare che da Milanello è transitato anche un top player assoluto come Aubameyang? Zero presenze, nonostante gli ottimi numeri in primavera. Anch’egli svenduto per poco più di 5 milioni. Come sarebbe stato utile alla causa rossonera anche il “faraone” El Shaarawy, venduto per realizzare una piccola plusvalenza, ma che avrebbe fatto decisamente più comodo rispetto ad un Borini.

Ricapitolando, se in questa squadra, prendiamo i giocatori della rosa più invisi ai tifosi, come Abate, Rodriguez, Montolivo, J. Mauri, Bertolacci, Borini, e al loro posto mettiamo quei giocatori che di fatto sono stati patrimonio del Milan come De Sciglio, Darmian, Cristante, El Shaarawy, Aubameyang, magari non porterebbero il Milan a primeggiare, ma se non altro si avvicinerebbero al Milan che è stato, e che la mediocrità del Milan attuale, fa sembrare un ricordo sbiadito.