Ormai non ci si può nascondere più: l’Inter è tornata!
Perché se è vero che tanti indizi fanno una prova, allora possiamo tranquillamente dire che ieri è questa la sentenza senza appello che si è abbattuta sul campionato, senza appellarsi a fortuna, favori o al caso, ma solo alla capacità di una dirigenza che ha saputo ben lavorare in questi anni, nonostante le vicissitudini e il dover operare sempre con le mani legate dai vincoli del FINANCIAL FAIR PLAY, riuscendo di anno in anno, mettendo mattone su mattone, a costruire una squadra sempre più competitiva, arrivando oggi, con pieno merito, ad essere indicata come anti-juve.

Come detto, ieri l’Inter era di scena a San Siro contro il Genoa, per uno degli anticipi dell’undicesima giornata. Se qualcuno si aspettava un Inter dimessa e al risparmio in vista del big match di Champions di martedì contro il Barcellona o alle prese con la sua proverbiale discontinuità, che negli anni le è valsa la nomea di “pazza”, si sbagliava di grosso. Infatti l’Inter, con il piglio e la consapevolezza della grande squadra, non concede nulla, asfaltando letteralmente il Genoa, che come si suol dire, non la vede mai, chiudendo la partita già a metà primo tempo, vedendola già in vantaggio per 3 a 0 al 35’ minuto, per poi chiudere la partita sul 5-0 finale. Chapeau! Settima vittoria di fila per l’Inter, a cui va aggiunto l’ulteriore merito di aver centrato questo filotto di vittorie, facendo ruotare tutta la rosa, mantenendo tutti sul pezzo, e facendo rifiatare i big, riuscendo a recuperare giocatori come Jao Mario, che sembra ormai perso per la causa.

Inter devastante ieri, come del resto in queste ultime settimane, ma di sicuro, almeno ieri, facilitata dalla pochezza del Genoa, che ha disputato una partita a dir poco imbarazzante per una squadra di serie A, che ha concesso una giornata di relax al portiere Handanovic, e un po’ a tutta l’Inter.
Al che, al cospetto di una gara senza storia sin dai primi minuti e della pochezza della squadra ligure, si può parlare di un Genoa che si sia scansato? Risposta facile. Onestamente penso di no, e ancor di più, penso sia ingiusto non riconoscere il giusto merito a questa Inter che con merito si sta togliendo tante soddisfazioni.

E allora, chi e perché determina se e quando una squadra si sia scansata?
Qua la risposta è decisamente più complicata, ammesso che la si trovi. Inter-Genoa ha tutti i crismi per poter fare un parallelo con un’altra partita, che a differenza di quella di ieri, è sempre soggetta a polemiche e ironie varie, ovvero Juventus-Sassuolo, che in questi anni è valso la nomea di “scansuolo” alla squadra Emiliana. Inter e Genoa, come Juventus e Sassuolo, sono da sempre considerate società “amiche” avendo fatto spesso e volentieri tante operazioni di mercato, su tutte gli affari Milito, Thiago Motta e Palacio, che tanto bene hanno fatto in maglia nerazzurra, cosa successa anche tra bianconeri e neroverdi, con i primi a mandare tanti giovani a farsi le ossa dai secondi.
Ma sono soprattutto i vari incontri disputati che hanno suscitato polemiche spesso e volentieri, come le assenze in alcune di queste partite, per infortunio, di un giocatore come Berardi, a lungo seguito dalla Juventus, o della facilità con cui spesso la Juventus ha vinto questi incontri, su tutti il 7-0 dello scorso anno. Ma è così strano che la squadra che stravince in Italia da sette anni a questa parte, vinca facilmente con una medio-piccola? A quanto pare sì.
E nella partita di ieri, seguendo questa logica perversa, atta ad insinuare sempre il sospetto, e non gratificando e riconoscendo i giusti meriti, si dovrebbe pensare male sull’infortunio di Criscito prima del match? Ancora peggio, che chiave di lettura dare alla panchina iniziale di quello che sembra un potenziale crack come Piatek, e la panchina di Veloso, che non sarà Messi, ma che, in una rosa come quella del Genoa, è sicuramente un giocatore di livello.
Le tante analogie con i vari Juventus-Sassuolo porterebbero a pensare che anche ieri ci sarebbe stata una squadra che si sia scansata, ma a quanto pare nessuno da questa chiave di lettura, giustamente!

Per me ieri c’è stata una squadra che ne ha sovrastato un’altra e che con merito si sta prendendo e godendo certe soddisfazioni, forse bisognerebbe solo avere sempre questa obbiettività e sportività, a prescindere dalle squadre che scendono in campo, per il bene di questo sport.