Serata di grande calcio all’allianz stadium, dove Juventus e Manchester United, due tra e squadre più blasonate al mondo, si sono affrontate in quella che è stata una bella e sorprendente partita, vinta per 1-2 dal Manchester.

Partita bella, quasi esclusivamente per merito della Juventus, molto propositiva, padrona del campo per 80 minuti, nei quali il Manchester non è pervenuto, incapace di imbastire lo straccio di un’azione, nell’arco dei 90 minuti, dando l’impressione di assistere quasi ad una amichevole estiva, i classici allenamenti con formazioni dilettanti, sicuramente niente a che vedere con il Manchester che fino a non molti anni fa spadroneggiava in lungo e in largo in Inghilterra e in Europa. Come detto Juventus sublime, tante occasioni create, alcune clamorosamente divorate da Pjanic e Cuadrado su tutti, un palo di Khedira, una traversa di Dybala, e un gol da cineteca di Ronaldo, il tutto però, come detto, per 80 minuti. Poi, oltre allo spettacolo, ci sono state le sorprese, e qui è entrato in scena il Manchester. Infatti al minuto 81, il Manchester pareggia, il classico fulmine a ciel sereno. Su una punizione dal limite, gentile omaggio di Matuidi, che con Pogba, maestro nel saper proteggere la palla, e spalle alla porta, commette un fallo tanto gratuito quanto inutile. E dopo neanche 5 minuti, la più classica delle beffe, con il Manchester che con un innocuo pallone messo in mezzo su punizione, passa in vantaggio, complice il malinteso tra Szczesny, Bonucci e Alex Sandro. Come perdere una partita, stra dominata e praticamente vinta, clamoroso!

È nonostante quanto visto in campo, Juventus-Manchester non è mai una partita banale, e questa ancor meno, perché questo Manchester, ben poca cosa in campo, ha il suo punto di forza in panchina. Si, in panchina c’è proprio lui, l’allenatore per eccellenza, vecchia conoscenza del calcio Italiano, per i suoi trascorsi interisti, il profeta di Setubal, Josè Mourinho. E anche ieri, anche lui non è stato banale, con la sua partita nella partita, come sempre quando c’è lui, con i tifosi bianconeri a insultarlo per tutti i 90 minuti, identificando in lui il simbolo degli “odiati” rivali Interisti, con il portoghese, che non le manda mai dire, che ha risposto per le rime, con la consueta ironia.

Oggi gli estimatori ad oltranza di Mourinho lo celebrano per la grande impresa, incensandolo e attribuendogli meriti, forse oltre misura. Ma sicuramente, vedendo il post partita, questa gara Mourinho l’avrebbe vinta lo stesso, così invece l’ha semplicemente stravinta, perchè la gara di ieri ci ha detto come una squadra del blasone del Manchester, non sia riuscita a creare mai un’azione pericolosa in 90 minuti, facendo sì due gol, ma anch’essi frutto più del caso, che della manovra della squadra.

E l’impresa dello “special one” sta proprio lì, infatti oggi da nessuna parte si parla di un Manchester sovrastato dalla Juventus, o di una squadra, tra le più forti e importanti al mondo, incapace di creare un’azione degna di nota in 90 minuti, oggi i titoli e le chiacchiere sono tutte per lui e per il suo show post partita dove, da fenomeno mediatico qual è, ha rubato la scena a tutti, facendo passare in secondo piano l’evento, e coprendo le magagne del suo Manchester, e questa forse è stata la vera impresa, ancora più di quella fatta dal suo Manchester, capace di uscire dall’allianz stadium con la vittoria in tasca, senza creare lo straccio di un’azione. Ancora una volta CHAPEAU MOURINHO.