Che tra Juventus e Inter ci sia una grande rivalità è storia, iniziata praticamente dagli albori di questi due gloriosi club, inaspritasi sempre più negli anni, culminando in una vera e propria guerra fredda, nell’estate del 2006, in seguito allo scandalo di Calciopoli, che di fatto ha ridotto al minimo i rapporti tra i due club, con le tifoserie che non perdono occasioni per mandarsele a dire, con il tarlo di sospetti e complotti, pronti a saltar fuori da una parte e dall’altra. E in questo senso, il fattore “M” potrebbe rintuzzare il focolaio delle polemiche, che potrebbe diventare incendio tra le frange più complottiste delle due tifoserie.

LA “M” CHE SA DI SMACCO: ovviamente la prima ”M”, per prestigio e per importanza, è il possibile nuovo responsabile del mercato, Beppe Marotta. Ancora nessun annuncio ufficiale, ma sembra ormai, allo stato delle cose, il segreto di Pulcinella.
Premessa, non si tratta del primo dirigente che cambia squadra, e sicuramente non sarà neanche l’ultimo, ma il primo a farlo nel post Calciopoli si, avvicendandosi tra le due grandi “nemiche”. Con la “fazione” Juventina indisposta per la destinazione, ma anche per quello che è stato Marotta fino a qualche settimana fa per la Juventus, essendo l’uomo mercato della società che delineava e organizzava tutte le strategie bianconere e che, passando al “nemico”, potrebbe passare informazioni importanti e anticipare le mosse del suo ex club, roba più da film di spionaggio, con Marotta in versione James Bond prestato al calcio.
Ma anche la “fazione Interista non sarebbe felicissima, almeno ufficialmente, dell’approdo in nerazzurro di Marotta, per via del suo passato bianconero. In realtà andando oltre il fanatismo di certi tifosi, prendere Marotta sarebbe una garanzia, come dicono i suoi otto anni alla Juventus, dove ha vinto 7 scudetti, 4 coppe Italia, 3 supercoppe Italiane, e per due volte è andando ad un passo dalla Champions, perdendo però due finali, ma anche prima della Juventus, il suo lavoro è sempre stato di rilievo e apprezzato, come ad esempio alla Sampdoria, dove conquista un’insperata qualificazione Champions.

LA “M” CHE VIENE DAL PASSATO: la seconda “M” potrebbe essere Luka Modric, giocatore che già quest’estate, quando nessuno poteva neanche lontanamente sospettare che Marotta, di lì a poco, sarebbe potuto approdare in nerazzurro, è stato vicinissimo ad accasarsi all’Inter. La notizia non avrebbe nessun rilievo, se non fosse che il giocatore, sia nell’estate del 2016 e sia nell’estate del 2017, era stato oggetto delle attenzioni dell’allora D.G. della Juventus Marotta, senza però intavolare mai una trattativa, a causa delle richieste del Real Madrid, attuale squadra del Croato. Quindi quella che ora potrebbe essere tra le prime operazioni di Marotta da dirigente dell’Inter, potrebbe far storcere il naso alla tifoseria Bianconera, visto l’interesse passato, ma mai concretizzato.

LA ”M” DEL FUTURO: la terza “M” potrebbe rappresentare la classica goccia che fa traboccare il vaso. Stiamo parlando di Anthony Martial, 22enne Francese in forza al Manchester United, che nonostante la giovane età, gioca già ad altissimi livelli da 4 anni, passati tra Monaco e Manchester appunto. Giocatore dotato di ottima tecnica e potenza, che possiede colpi non comuni, ma forse un po’ troppo umorale e discontinuo, sta attirando le attenzioni di tutti i top club Europei, complice il fatto che in estate potrebbe liberarsi a costo zero, non avendo rinnovato, ad oggi, con il Manchester, complice il pessimo rapporto con il tecnico Josè Mourinho. Martial è monitorato dalla Juventus da ormai più di un anno, ma come detto, il fatto di essere un parametro zero, sta attirando le attenzioni di mezza Europa, tra cui anche l’Inter, e anche qui, per i tifosi bianconeri, vedersi soffiare un giocatore, dal proprio ex uomo mercato, potrebbe, oltre che suonare come una beffa, anche essere un affronto, dando adito alla frangia più fanatica, di avanzare idee complottistiche, che sarebbero fuori luogo in quanto stiamo parlando di un calciatore giovanissimo, parametro zero che  qualunque squadra prenderebbe, a prescindere dalla provenienza dei propri dirigenti.

Insomma, per Marotta sarà una sfida complicatissima, perché da un fronte o dall’altro, sarà sempre sotto attacco, infatti, se dovesse riportare l’Inter al successo, detronizzando la Juventus dopo anni di egemonia totale, sarebbe oggetto delle tesi complottistiche, con tanto di storie di spionaggio e chi più ne ha, più ne metta, e di contro, se dovesse fallire all’Inter sarebbe quell’ex Juventino che non andava preso in quanto indesiderato, o anche qua con i fanatici complottisti che potrebbero avanzare tesi secondo le quali Marotta sarebbe un infiltrato con lo scopo di danneggiare l’Inter. Da una parte e dall’altra ci troveremmo alla fiera dell’assurdo!

A mio modesto avviso, la storia di Marotta dice che è stato, ed è tutt’ora, un ottimo dirigente, ma soprattutto un grande professionista, e lo dimostrerà anche in futuro, a prescindere di quale sarà la sua prossima destinazione.