Il Milan è tornato alla vittoria! Ossigeno puro per mister Gattuso e per tutto l’ambiente, dopo una settimana tribolata che, prima nel derby, e poi in coppa contro il Betis, ha rischiato di veder andare a gambe all’aria un’intera stagione già a fine ottobre, con il tecnico Calabrese vicinissimo all’esonero, stando a fonti vicine a Milanello.

Ieri bella prova del Milan, che con un avvincente 3-2 finale supera la Sampdoria. Rossoneri ancora alle prese con le amnesie difensive, che stanno contraddistinguendo questa stagione, ma protagonisti di una bella prova collettiva, giocando all’attacco, e riuscendo a perforare la rete doriana per ben tre volte, quasi lo stesso numero di gol subiti dai doriani sin qui, vale a dire 4 in nove giornate, che ne faceva la miglior difesa della serie A.

COSA VA: il Milan ieri era chiamato ad una prova d’orgoglio, atta a riscattare le due, pessime, precedenti uscite. E da questo punto di vista, Gattuso ha di che essere fiero e soddisfatto, perché ieri la squadra ha dimostrato di essere con il tecnico, e sebbene ancora il Milan sia chiaro come sia un cantiere aperto, ieri è emerso sia un grande carattere e sia la capacità di saper reagire anche quando è andato sotto, in quella che ad un certo punto, si prospettava essere l’ennesima debacle. Invece ieri, è sembrato finalmente emergere il carattere di questa squadra, mai doma e capace di riprendere la Samp prima, e poi superarla riuscendo ad invertire il trend negativo. Buona la prova dei due attaccanti, che sono riusciti a combinare bene, con Cutrone sempre smanioso di spaccare il mondo e Higuain molto attivo a tutto campo, offrendo una prestazione di sacrificio anche in fase difensiva. Suso tra i migliori in campo, protagonista di un gol e un assist al bacio per Cutrone. Biglia, ieri nulla di eccezionale, si conferma però un punto di riferimento. Buone indicazioni, le prossime partite ci diranno se il Milan finalmente ha imboccato la strada giusta o se questa è stata una parentesi.

COSA NON VA: Ma ieri non si può dire che tutto abbia funzionato per come doveva. Infatti per l’ennesima volta, il Milan non è riuscito a non prendere gol, come in tutte le partite sin qui disputate, eccezion fatta col Dudelange. Ma qui viene fuori anche il dato più bizzarro. Infatti il Milan è tra le squadre che hanno subito meno tiri in porta in dieci giornate di campionato, e che alla luce dei gol subiti, nel rapporto tra i due dati, ne fa una delle squadre con la media peggiore. Chiaramente in casa Milan urge fare qualche riflessione sul proprio portiere. Anche ieri, seppur non imputabile di errori eclatanti, si evince la sua scarsa reattività nel primo gol, dove risulta strano come un portiere di quasi due metri, non riesca mai a coprire tutta la porta. Il Milan, con la vittoria di ieri, è arrivato ad un punto dalla zona Champions, e considerato il recupero di mercoledì contro il Genoa, si può tranquillamente definire una buona classifica, ma senza le incertezze di Donnarumma, quanti sarebbero ora i punti del Milan?

Anche il tanto acclamato 4-4-2 come soluzione a tutti i mali, non è sembrato altro che un 4-3-3 mascherato, perché Suso, come è noto, dà il meglio di se in avanti, con una fase di non possesso che lascia a desiderare, come ieri, dove, infatti, è risultato incontenibile e decisivo in avanti, ma ha lasciato la fascia troppo scoperta in copertura, infatti Calabria lasciato troppo solo, è stato spesso saltato con facilità dai doriani, risultando tra i peggiori del Milan, e non è detto che come ieri, si riesca sempre a fare un gol più degli avversari.