"L'inizio delle cose è sempre piccolo.". Queste parole, queste eloquenti parole proferite da Marco Tullio Cicerone, Console della Repubblica romana durante il I secolo a.C., sono parole che pesano più di un macigno. Il significato è lampante, rimbalza subito agli occhi. Il preludio delle cose non è sempre piccolo, ma con la fatica e la forza di volontà si può costruire qualcosa di grande. E pensare che, a distanza di più di 20 secoli, le sue parole siano ancora così attuali mi permette di constatare in prima persona la sua grandezza, la sua maestosità mirabolante. Sono sicuro che ora vi starete chiedendo cosa c'entri il calcio, il nostro sport preferito, con Marco Tullio Cicerone, uno che con il calcio non ci ha mai avuto niente a che fare. Eppure c'è qualcosa che si lega strettamente a lui, o meglio, alla sua frase: lo Spezia. Già, proprio la squadra che da quest'anno, per la prima volta in assoluto nella sua storia, disputa un campionato di Serie A. Una squadra che, proprio come diceva Cicerone, partendo dal basso, dal nulla per essere sinceri, si è costruita a poco a poco la strada che l'avrebbe condotta nella massima competizione nazionale, quella che i tifosi spezzini sognano da una vita.

Il cammino verso la gloria

La stagione 2019-20, una stagione indimenticabile per il popolo bianconero, una stagione che, carte alla mano, è stata la migliore di sempre dello Spezia. L'inizio di stagione non fu dei migliori: 4 punti in 5 partite. Chi mal comincia, peggio termina. Così si è soliti dire quando le cose si mettono male fin dall'inizio e, a discapito dello Spezia, questo è accaduto. Una sconfitta rocambolesca contro il Trapani e un'altra maturata sul finire della partita contro il Benevento sono state un colpo basso, molto basso per gli Aquilotti. Ma quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Come per magia, lo Spezia gonfiò le vele e partì a razzo dimostrando a tutti che non avrebbe lasciato scampo a nessuno. Trascinata dagli scatenati Ragusa, Bidaoui e Bartolomei chiuse il girone di andata nella parte sinistra della classifica. La squadra di Italiano riprese il girone di ritorno alla grande, anzi alla grandissima rimanendo imbattuta per 4 giornate. Lo Spezia, forse per la pressione delle altre squadre forse per un calo emotivo della squadra non è riuscita a proseguire sulla falsariga dell'inizio del girone di ritorno senza però mollare. Risultato? Qualche sconfitta, qualche vittoria difesa coi denti, qualche pareggio. Veniamo al rush finale, il momento più significativo della stagione in quanto ultimo e decisivo. Lo Spezia con l'obbligo di vincere, seguita da Chievo, Pordenone e Cittadella nella lotta al terzo e al quarto posto avrebbe garantito l'accesso diretto alle semifinali dei playoff, la catapulta nella Serie A. La goleada al Cosenza e la vittoria sul Livorno fecero ben sperare il tifo spezzino, costretto poi, a ridimensionare la propria euforia dopo la sconfitta contro il Venezia. Ma il pareggio contro la Virtus Entella è la vittoria nell'ultima giornata ai danni della Salernitana hanno portato al risultato sperato: terzo posto e semifinale dei playoff in tasca! Per lo Spezia ora veniva il meglio, il classico dentro o fuori. Lo scontro era tra Spezia e Chievo. Nella prima semifinale i Clivensi dominarono l'intera partita e riuscirono ad espugnare per 2-0 i bianconeri. Nel ritorno, a giochi quasi fatti, lo Spezia partiva da grande sfavorita con il passaggio del turno del Chievo dato per molto probabile. Ma il fischio d'inizio diede il via all'assalto sfrenato della squadra di Italiano nei confronti del Chievo che, invece, fu preso a pesci in faccia e non riusciva a controbattere. Lo Spezia dominava in lungo e in largo la partita e, in 53 minuti, si è portata in vantaggio di 3 gol. Un miracolo! Il Chievo le provava di tutti i colori e solo alla fine, ha trovato il gol del definitivo 1-3 dal dischetto. Lo Spezia, in una partita straordinaria, era in finale! La diretta avversaria era il Frosinone! La prima finale fu vinta dallo Spezia per 1-0 in un match in cui ad averla la meglio è stata la noia. La seconda finale portava entrambe le squadre ad un bivio: Serie A oppure Serie B, con la squadra ligure sicuramente più avvantaggiata. Lo Spezia, forte della precedente vittoria, subiva gli incessanti attacchi della squadra laziale che però, e riuscita a trovare la via del gol una sola volta. Stesso risultato dell'andata, Spezia in Serie A! Lo Spezia in Serie A! Chissà quanti tifosi spezzini, nel momento in cui l'arbitro ha fischiato la fine della partita, sono esplosi in un roboante urlo di gioia, uno di quelli che ti porti dietro per tutta la vita. Lo Spezia infatti, è stata promossa in Serie A a discapito del Frosinone, grazie alla posizione più elevata ottenuta in campionato. Un cammino lungo, tortuoso ma che alla fine, dopo mille sofferenze, ha portato al risultato tanto sperato.

Spezia, anno da rivelazione o da fanalino di coda?

I tempi in cadetteria son finiti per lo Spezia, almeno per quest'anno. Adesso, conta solo la Serie A! Ma con quali obiettivi? Beh, sicuramente la salvezza! Qualche settimana fa, ero con i miei amici... Volevo che pronosticassimo la classifica di Serie A, in modo tale che, a fine campionato, potessimo verificare se ci avevamo visto giusto o meno. Volete sapere cosa ha messo la maggior parte di loro in zona retrocessione? Spezia, Crotone e Benevento, vale a dire tutte le squadre neopromosse. Solo io, invece, in zona retrocessione non ho inserito lo Spezia andando parecchio controcorrente rispetto alle idee dei miei amici. Quindi sarei io il pazzo? Spero di no. Non sempre chi ha una divergenza di pensiero rispetto ad altre persone sta sbagliando, anzi. In questo caso, spero vivamente che la mia previsione sia azzeccata altrimenti perderei la mia dignità, calcisticamente parlando. Veniamo allo Spezia. Per la prima volta nella sua storia si trova a giocare un campionato di Serie A con ovvie carenze sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista dell'esperienza. Non sarà per nulla un compito facile quello di disputare un campionato sufficientemente buono tale da non essere retrocessi, ma, come dice un famosissimo proverbio "Tentar non nuoce". Dio solo sa cosa è scritto nel destino, a noi non resta che aspettare e goderci lo spettacolo. Sarà un anno da ultime posizioni oppure potrà essere l'anno della rivelazione per lo Spezia? E chi lo sa! Però, con la componente imprevedibilità si può fare di tutto nel calcio! Chissà che lo Spezia non faccia un campionato sulla scia dell'Hellas Verona nella passata stagione. 

Quasi dimenticavo... Non scordatevi di fare gli auguri, naturalmente in via telematica, allo Spezia che oggi, 10 ottobre 2020, compie 114 anni. Ed è la prima volta che lo Spezia compie gli anni durante un campionato di Serie A, perché è la prima volta che ci partecipa. "Meglio tardi che mai" diceva Tito Litio.