La sessione invernale di calciomercato è alle porte! L’avvicendamento delle cocenti indiscrezioni di calciomercato non hanno fatto altro che alimentare l’implacabile desiderio di affari, di trattative che, quasi fossero più importanti del Natale, hanno guadagnato terreno nei nostri pensieri che meriterebbero, una volta per tutte, di fuggire da questa realtà soffocante che sta inconsapevolmente martoriando la nostra sfera sensoriale alterandone la percezione. Tra una notizia e l’altra, passando per un bell’articolo di giornale accompagnato da una calda tazza di tè, direi che trascorrere un pomeriggio o, di più, una serata sarebbe fin troppo facile e, soprattutto, fin troppo confortevole. Tuttavia, anche quando si riesce ad evocare l’ingenua e discutibile illusione di una dolce armonia da vivere in concomitanza con il freddo tipico di dicembre, non si può non pensare, anche solo per un attimo, a tutto lo strazio a cui stiamo assistendo traendone poi, uno spunto per un’accurata riflessione. Detto questo, direi di accantonare i miei interminabili discorsi sugli ostacoli e sulle peripezie che la vita ha in serbo per noi, per arrivare al centro di massa attorno al quale graviterà tutto ciò che, in questa sede, ho deciso di parlarvi. Sta facendo capitolare il popolo bianconero, molti faticano ancora a crederci, altri strofinano violentemente i propri occhi per capire se ciò che hanno davanti si tratti di pura immaginazione. Sì, sto parlando proprio di Pogba! La mezzala francese di proprietà del Manchester United è il protagonista indiscusso delle voci di mercato e, molto probabilmente, in relazione alle sue mosse, il mercato prenderà forma. News acchiappa-like? Verità? Ad oggi, non è dato sapersi, ma le scottanti rivelazioni del suo procuratore, Mino Raiola, hanno agitato le acque, scuotendo il mondo del calcio, dando un chiaro segnale di come tra i Red Devils e Pogba non corra buon sangue.

La parabola discendente di Pogba: da talento precoce a campione irrealizzato

Arrivato a Manchester per la mastodontica cifra di 105 milioni di euro dopo l’esperienza in maglia bianconera, Pogba esordì in Premier League nella sfida casalinga contro il Southampton vinta dai padroni di casa per 2-0. Il francese, sotto la guida dell’allora tecnico dei Red Devils, José Mourinho, impressionò la piazza inglese contribuendo esaurientemente alla conquista dell’Europa League, della Community Shield e della Coppa di Lega con ben 9 gol. Paul, nel corso della stagione 2016-17, confermò le aspettative che la dirigenza, al momento dell’acquisto, aveva riposto nei suoi confronti visto e considerato che, fino ad allora, quello per Paul si trattava dell’esborso economico più oneroso nella storia del calcio. Sintomo di gran fiducia! La stagione successiva però, si apre con un burrascoso fallimento in Supercoppa europea, persa contro il Real Madrid 1-2. Il prosieguo dell’annata fu disastroso… Le innumerevoli sconfitte arrivate sia in campo europeo che in campo nazionale hanno cancellato parzialmente tutto ciò che di buono aveva fatto lo United nella stagione precedente, arrivando perfino a compromettere la panchina dello Special One. Pogba, nonostante giocasse con frequenza, non riusciva più ad incidere tanto quanto ai tempi della Juve o, senza allontanarci troppo col tempo, quanto nella prima stagione con il Manchester. Le rovinose eliminazioni agli ottavi di Champions e ai quarti di Coppa di Lega rappresentavano un rospo in gola per la tifoseria d’oltremanica, qualcosa di difficilmente cancellabile. L’estate 2018 però, per Pogba, ha rappresentato la svolta. In occasione della Coppa del Mondo 2018 in Russia, Paul è stato convocato in Nazionale e, giocando tutte le partite da titolare, ha dato prova di quanto potenziale potesse ancora esprimere e di quanto, al contrario della tesi sostenuta da molte critiche giunte nei suoi confronti, potesse ancora migliorare dal punto di vista caratteriale. In particolare, questa sua esuberanza lo ha sempre contraddistinto e ha sempre rappresentato il suo punto nevralgico. Tornando al Mondiale, Pogba si rese protagonista anche in finale, vinta dalla Francia per 4-2 ai danni della Croazia, con un bolide da fuori area imparabile per Subasić. Il trionfo mondiale di Pogba fu il preludio di una grandissima stagione a livello personale, ma fallimentare a livello di squadra, poiché la stagione 2018-19 fu una delle peggiori in assoluto nella storia recente dello United che costò la panchina a Mourinho, ritenuto responsabile di non aver trovato la giusta quadra alla squadra portandola alla deriva. In fin dei conti, in situazioni di notevole complessità sono sempre gli allenatori a farne le spese! Solskjær, chiamato in causa per sostituire lo Special One, diede un contributo molto importante alla squadra, ancora una volta a secco di titoli, giunta in semifinale di Europa League, FA Cup e Coppa di Lega e terza in campionato. Malgrado i buoni risultati ottenuti diligentemente dal Manchester, Pogba trovò poco, anzi, pochissimo spazio non riuscendo a portare quel suo talento estrinseco che lo aveva contraddistinto ai tempi della Juventus, divenuti ormai, solo un lontanissimo ricordo. Il picco raggiunto nel 2018 sembrava potesse essere soltanto uno dei tanti traguardi che un giocatore come lui sarebbe riuscito a raggiungere in carriera, invece ha segnato l’inizio di una fase calante dalla quale il francese non è più riuscito ad uscirne. Incredibile ma vero! Un ragazzo con una classe fuori dagli schemi, supportato da un fisico imponente in grado di sbaragliare gli avversari non è riuscito nell’impresa di sfondare definitivamente nel calcio che conta consacrandosi come uno dei più talentuosi centrocampisti al mondo. Troppa pressione su un ragazzo ancora troppo giovane? Colpa degli allenatori? È semplicemente stato sopravvalutato? Sono molti i quesiti che tormentano gli appassionati di calcio che vorrebbero spiegarsi come sia stato possibile non sfruttare meglio tutto quel talento, perché se c’è una cosa che tormenta gli uomini da che mondo è mondo… beh, quella è l’imprevedibilità degli eventi!

Juve, una sorpresa clamorosa per un ritorno clamoroso!  

Un’impetuosissima folata di vento che ha colpito Manchester qualche giorno fa ha sollevato un polverone gigantesco attorno a Pogba, circondato da un’infinità di voci che girano sul suo futuro che stanno scuotendo violentemente il mondo del calcio. Meno di due settimane fa, Mino Raiola, suo procuratore, ha rilasciato un’intervista in cui spiegava quanto il francese si sentisse triste e sconsolato a Manchester, motivo per il quale avrebbe spinto per un’eventuale cessione. Lo stesso Raiola però, qualche giorno dopo, ha sottolineato il fatto che, presumibilmente, Pogba lascerà lo United in estate, perché è raro assistere a grandi movimenti nella sessione invernale di calciomercato. L’evidente contrasto tra le prime e le seconde dichiarazioni rilasciate da Raiola sottolineano quante difficoltà stia trovando lo stesso procuratore del francese nella gestione della situazione che sembra gli stia sfuggendo di mano. Non è chiaro se Raiola volesse distogliere l’attenzione dal suo assistito per riuscire a portare a termine le trattative per una cessione già entro gennaio senza il fiato sul collo da parte dei media o stesse solo cercando di confondere le acque per tenere tutto sotto controllo. Servirebbero l’infinita conoscenza di uno psicologo e lo scaltro intuito di Sherlock Holmes per sbrogliare i nodi di questa intrigatissima telenovela di fine autunno! In questa situazione confusionaria c’è sicuramente lo zampino della Juventus che da parecchi anni sta cercando di riportare alla Continassa Pogba che, proprio a Torino visse gli anni d’oro della sua carriera. Qualche estate fa, la compagine bianconera fu realmente vicina all’acquisto del classe ’93, ma, a quanto pare, il destino aveva altro in serbo per lui. La Juventus, dal canto suo, non ha ancora mollato la presa e ha lasciato partire i propri attacchi, logicamente sotto copertura, per trovare un accordo sia con il Manchester che con Raiola per riportare in Italia una mezzala che, in passato, ha saputo incantare la piazza bianconera a suon di magia e arte allo stato puro! Queste rimangono pur sempre ipotesi, sogni dei tifosi juventini ansiosi di tornare ad ammirare le prodezze della Pioche dall’anno prossimo, ma, ad oggi, di ufficiale non c’è nulla. Non sappiamo se e non sappiamo quando Pogba si trasferirà a Torino… Questo però, non nega la possibilità al popolo bianconero di sperare che, un giorno o l’altro, Pogba possa finalmente rimettere piede allo Juventus Stadium, non da avversario preferibilmente. D’altronde, come diceva Carlos Castañeda, “Sognare è la libertà di percepire mondi al di là dell’immaginazione!

I nostri astratti ragionamenti che ingarbugliano disordinatamente la nostra mente, al di fuori di ogni altro contesto, stanno conducendo, seppur attraverso una strada lunga e tortuosa, il lume della ragione ad un’attenta ed accurata conclusione. Domande qui, domande là… Focalizzare il proprio pensiero solo su un determinato campo o su una questione ben specifica orientandolo a destra piuttosto che a sinistra, non è mai una scelta saggia, ma la verità che giace soave nel destino di Pogba è la tendenza della settimana, anzi, del mese e, in attesa dell’anno nuovo, non ci si può astenere dal meditare tacitamente sulle sue possibili destinazioni future. Il Natale è agli sgoccioli, ma, mai come quest’anno, sarà pieno di sorprese!