Ciao! Mi chiamo X, e mi conoscete tutti perché da anni sono la colonna del centrocampo di una delle squadre più forti al mondo!

Quest’estate il mio nome è stato più volte accostato al Milan, la vostra squadra del cuore, di cui ho profondo rispetto: quando ero un bambino ed iniziavo a giocare a calcio a livelli sempre crescenti, sognavo Rjikaard ed Ancelotti, due delle decine di mostri sacri che vi hanno permesso di essere il team più affascinante e forte di tutti i tempi. Indossare la vostra gloriosa maglia era il migliore dei sogni possibili per un adolescente.

Devo però svelarvi un piccolo segreto: quest’estate non c’è stato un interesse concreto nei miei confronti, solo una chiacchierata esplorativa di un vostro illustre manager che non portava assolutamente da nessuna parte. Ma con voi voglio essere onesto fino in fondo: anche qualora mi fosse stata offerta la luna, non sarei venuto e come me non verrebbe nessuno dei cosiddetti grandi profili.

Il perché è presto detto e non ha nulla a che vedere col vostro allenatore o col vostro parco giocatori che, sia chiaro e col dovuto rispetto, sono di medio livello: ha piuttosto a che vedere con la vostra proprietà.
Avete capito bene: del fondo Elliott anche noi sappiamo poco o nulla, sappiamo sicuramente che è serio, ma nulla più; ma la cosa che più sconforta il gruppo di noi top player è che anche voi della vostra proprietà non sapete quasi niente! 

Non ha mai rilasciato dichiarazioni inequivocabili, non tanto su un piano finanziario, comunque fumoso e indecifrabile (sembra più legato a questioni di pegni escussi ed investimenti immobiliari, leggi stadio in comproprietà con l’Inter), quanto su quello sportivo che, se mi permettete, avendo davanti a me ancora 5 anni al massimo di carriera, risulta determinante. Osservo il vostro mercato estivo e su questo dubbio grande come il sistema solare, si alimenta un incendio; mi spiego meglio: avete venduto giocatori per 20/25 milioni e ne avete acquistati per 100 circa spalmati in 5 anni.

Se permettete, in me si rafforza il sospetto che in questo modo di fare il proprietario del Milan è appannaggio quasi di chiunque, in ogni caso pare non certo l’atteggiamento di chi ha un piano sportivo definito, men che meno per tornare a competere a medio termine ai massimi livelli. Oddio, a dire il vero il vostro AD ha rilasciato un’intervista qualche mese fa, ma se quelle parole fossero state rilasciate da qualche dirigente del Torino, col massimo rispetto, le avrei capite, ma nel vostro caso non hanno rassicurato nemmeno voi, oltre a non avervi rivelato nulla che già non sapevate: siete pieni di debiti, siete un pegno escusso e puntate su un’improbabile batteria di speranze per tornare ai vertici: capirete che è un po’ poco, è un macinare un fiume di parole senza dire niente. Se fosse così facile, qualunque società partirebbe dalla Primavera con quattro o cinque Champions, ma sapete perfettamente che non funziona in questo modo purtroppo!

In ogni caso tanto vi dovevo!
A voi tifosi ed alla vostra gloriosa società, comunque, auguro di cuore tutto il meglio possibile.