Mi associo senza remore a chi, contro i norvegesi del Bodo Glimt, ha visto un Calhanoglu sontuoso e, segno molto più realistico, un Colombo formato centravanti col futuro dalla sua parte. Fa parte delle insondabili logiche della stampa alla quasi unanimità urlare al miracolo per il tacco del turco con impercettibili accenni a ciò che realmente è avvenuto ieri sera, tanto profondo è l'istinto all'autoerotismo.

Occorre che io precisi il mio pensiero sui due giocatori di cui sopra: il turco è vero che ha sfoderato una prestazione monstre, peccato che sono la bellezza di due anni e mezzo che lo stiamo aspettando, soprattutto con avversari di ben altro lignaggio contro i quali ha sempre e comunque agito in modo mediocre; in soldoni è prematuro ed imbarazzante esaltare il numero 10 del Milan perché non ricordo alcun numero 10 di grandi club che ci abbia messo tre anni per esprimersi; i dubbi rimangono fino a conferma su un piano temporale di almeno di una stagione.
Ho invocato l'impiego di Colombo pochi giorni fa fin dal primo minuto e sono stato accontentato: il diciottenne ha stoffa da vendere e una tecnica che il buon Cutrone si sogna di notte. E con le note positive mi fermerei qua per pudore.
Veniamo, quindi a quello che realmente è avvenuto ieri sera, visto che, se qualcuno non avesse guardato l'incontro, avrebbe l'immagine di una fucina dei prodigi. Il Milan ha rischiato costantemente e non certo per sfortunati episodi, di essere sbattuto fuori dai norvegesi che ci hanno bombardato di occasioni da gol per almeno venti minuti: il crollo psicologico, endemico a questa squadra quando non è disponibile Ibrahimovic, è stato imbarazzante dopo il secondo gol dei vichinghi, come la lezione di tenuta fisica che ci hanno impartito: ovviamente il condottiero turco era evaporato prendendosi una meritata pausa dalle sue fatiche (una costante quando occorrono gli attributi nei momenti difficili) ed il giovane Colombo sciaguratamente sostituito da Pioli che è la seconda partita ufficiale che sbaglia completamente i cambi ; il giovanotto andava tenuto perché uscito lui sono spariti i punti di riferimento in avanti e perché il giovane Maldini, si chiamerà Maldini ma si scorda l'efficacia di coetaneo. Tenere in campo Castillejo, anzi ostinarsi a farlo partire titolare è costruirci il progetto di una stagione,  è un suicidio puro, come schierare Krunic, Laxalt, Paquetá ecc.
E non mi si venga a tirar fuori la scusa delle assenze perché avevamo di fronte dei semi dilettanti ed io, ma potrei sbagliare, ho contato sette titolari, non due, nella formazione di ieri!
Le magagne di ieri sono un allarme rosso bello e buono, lanciato da settimane dai più avveduti : la fascia destra è da rifare in toto e, cosa tragica, la società non si sta muovendo affatto in quella direzione! I bene informati dicono che, al contrario, si sta provvedendo con urgenza a tappare la voragine al centro della difesa, ma a me non risulta sia atterrato alcuno a Milanello nemmeno oggi quando da quelle parti abbiamo un buco spaventoso da due mesi.
Come ampiamente previsto, guarda caso, Bakayoko andrà altrove dopo quattro mesi di invenzioni sul nostro conto : dimostrazione plastica che chi vuole davvero costruire una squadra di calcio i soldi li tira fuori in due ore evitando di cincischiare per due mesi!

Ma va bene così in fondo! Godiamoci i tacchi, le prodezze balistiche dopo anni di tibie, Calabria che puntualmente dopo una partita decente ritorna Calabria e Kessié pettinato come le gemelle Kessler ora che è un divo!
#siamoapostocosi'.