Non mi piace affatto il modo in cui il Milan ha lasciato le penne contro il Lille, oltre che il risultato finale.

Non mi piace la totale mancanza di reazione, perché denota quanto ancora lungo sia il difficile percorso verso la consapevolezza di essere una grande squadra.

Non giustifico le manie di Pioli su determinati giocatori che partono sempre titolari in queste occasioni, e mi riferisco agli scarsissimi Krunic e Castillejo, che, mi pare abbiano già dato abbondante prova di inadeguatezza: il tecnico ancora una volta ha sbagliato, come ha sbagliato ad ignorare (altra costante!) Hauge e a non partire da subito con Bennacer, Rebic e Leao.

Nossignore ; non si regalano 5 titolari alla seconda in Francia. E non si regalano entrambe le fasce coperte da due bidoni.  Non capisco e non giustifico, inoltre, chi pensa e scrive che si sia scelto il campionato per il semplice motivo che o scegli di giocartela per il titolo, o cercare di arrivare quarti non è né l'una scelta ne' un obiettivo.

Riuscire piuttosto a fornire schiaccianti prestazioni, può farci arrivare in finale di EL, ma non è stato fatto.

Ad una condizione fisica già da riserva sparata, abbondantemente intravista con Roma ed Udinese, non si possono regalare le paturnie stile Suso dell'allenatore perché, almeno quest'anno, abbiamo più di un'alternativa sia di uomini sia di possibili varianti tattiche.

In calce ad una prestazione orripilante che non mi fa affatto ben sperare per il Verona perché non la ritengo casuale, aggiungo una coincidenza: ieri Kessié e Calhanoglu (per il turco è già la terza o quarta volta), sono tornati ai livelli indecenti pre-COVID. Seguiti da un sempre meno convincente Romagnoli e da un Theo Hernandez irriconoscibile da due mesi.

Una semplice coincidenza?