Prologo 
Il modo in cui Paolo Maldini ha preso in mano le redini dell'area tecnica rossonera mi convince; la nostra bandiera ha condotto brillanti operazioni in uscita, sgravandoci di bidoni e relativi ingaggi lisergici, pertanto merita un applauso.
Contemporaneamente ha chiuso l'operazione Tonali ed ingaggiato (sembrava quasi una battuta), quell'Hauge per il quale stravedo alla pari del Rebic che incensavo lo scorso anno quando, non ancora esploso in tutto il suo veleno, veniva, tanto per cambiare, impiegato poco e fuori ruolo. Se Pioli avrà la personalità di escludere per decreto l'orripilante Castillejo ed inserire il figlio di Odino su quella fascia (si va bene anche a destra), avremo un 11 titolari di corsa e strappi fulminei.

A proposito di cessioni notavo quanto Paolo si sia finalmente occupato di sgravarci della presenza di pseudo giocatori tutti più o meno con le stesse caratteristiche: lenti, passaggi laterali, zero verticalizzazioni, 16 tocchi di palla: era ora!
Risvegliarsi alla mattina senza Rodriguez, Biglia, Suso, Paquetá, Borini, supera di gran lunga in soddisfazione il salto sul letto che faccio quando realizzo che in organico abbiamo ancora Duarte, Laxalt, Musacchio e Krunic.

Quasi un epilogo
Inutile nascondersi: le false aspettative di noi tifosi sono molto simili da 13 anni a questa parte. Ce le creiamo da soli, ed è giusto che sia così, complici proprietà di sordomuti che non comunicano mai in modo chiaro obiettivi e budget. Tutti noi chiedevamo un forte (almeno quanto Kjaer) difensore centrale e che tutta la fascia di destra venisse rifatta da capo: non è avvenuto. Probabilmente ci dovremo sorbire Calabria nella speranza che Ibra lo sprema come un limone nel rendersi veloce, preciso e pericoloso nei cross dopo anni di chance assolutamente regalate  e (speranza già ribadita) dovremo sperare che davanti al terzino Pioli veda da subito il norvegese appena arrivato, o Diaz in alternativa, ma che non si sogni di impostare una stagione con Castillejo titolare.
Il centrale resta un buco inspiegabile in quanto carenza da allarme rosso da mesi : ancora una volta si ha la sensazione di una proprietà che non vuole arrivare quarta, ne' molto lontano in EL: eppure vendere un Milan autorevole ed in Champions sarebbe un gran valore aggiunto.

Ultima nota per Boban: ci manca! Un passo nella direzione di una riappacificazione e conseguente reintegro nei ranghi sarebbe stata un'altra di quelle mosse da applausi.
E le mosse non fatte non ci facciano imprecare a gennaio, perché significherebbe registrare per l'ennesima volta che il Milan non ha avuto la possibilità di tornare nell'Europa di cui è una stella per colpe precise di chi comanda.