Va detto con la massima trasparenza: in tutta la serie A, vuoi per il Covid, vuoi a causa dei mancati introiti, vuoi per il periodo da fall out nucleare, il mercato non decolla. E a non decollare sembrano anche i piani, le idee ed i progetti.

In un'Europa costretta quotidianamente da notizie senza interruzione, raggelanti per il mainstream, fake per chi riflette più a fondo, a non avere un futuro da pianificare, ad avere a disposizione la metà dei già pochi denari disponibili ad inizio anno, non fa eccezione il calcio degli stadi fantasma per chissà quanti mesi.

Inutile dire quanto l'AC Milan si incastri ad hoc in una situazione del genere, ormai avvezzo a questo nulla siderale da una generazione anche quando per gli altri le operazioni in entrata ed uscita erano già cosa fatta.

Nella giornata odierna, per rimanere in casa rossonera, credo di aver visto il punto più basso, con una stampa attore protagonista: nel mio zapping frenetico sul web alla ricerca compulsiva della conclusione di qualche trattativa di quarto livello, sono riuscito a leggere l'inimmaginabile. O almeno lo definirei tale se di mezzo non ci fosse questa società che non ha nemmeno il buon gusto di porre un freno deciso a notizie buttate lì solo per strappare ad ufo una manciata di letture (inutili) in più.

Nel giro di tre ore, puntualmente scandite dalla cronologia oraria del web, la stessa testata autorevolissima (o ritenuta tale da non so chi), è riuscita a scrivere che per Diaz (Diaz!!!) l'accordo col Real è stato raggiunto e restano da limare i dettagli col giocatore; un'ora dopo, e non scherzo, gli emissari rossoneri avevano raggiunto un accordo a 360 gradi con Diaz, ma restava da convincere il Real sulla formula. La stessa identica emittente poco fa, non contenta della precisioni con cui riporta le notizie, riferisce al popolo bue che tra Milan e Real l'intesa è totale, ma il giocatore sta valutando anche altre offerte! Tre ore, e parliamo solo di oggi, per inventare una non-notizia di sana pianta! Moltiplichiamola per i giorni in cui il calciomercato è calda e traiamo le conseguenze.

E stiamo parlando di Diaz!  Vi risparmio, perché le conoscete a memoria, le invenzioni quotidiane, che si susseguono al ritmo di trenta minuti ciascuna, su Tonali, sulle trattative Bakayoko ed Ibra, per tacere di quelle relative a giocatori mai passati nemmeno per sbaglio nei radar della dirigenza, ma accostati come per magia al Milan: ovvio che si accasano al Crystal Palace nel giro di mezza giornata, non essendoci stata mai nemmeno la bozza di un'idea di trasferimento in rossonero.

Va piuttosto detto che sono davvero stupito di chi ancora si stupisce di questa situazione societaria senza piani tecnici pensati nei dettagli nel corso dei mesi perché chi c'era a gennaio a giugno è stato silurato da tre mesi  e senza un minimo di controllo sulla stampa! Rimpiango sinceramente Berlusconi per un paio di ragioni evidenti: la prima sta nel fatto che, una volta sfogata la sua logorrea, una volta soddisfatto il proprio ego smisurato davanti ai taccuini, ti portava a casa Van Basten e Ancelotti, la seconda perché almeno era simpatico nel suo eterno teatrino autoreferenziale.

Aspetti oggi del tutto assenti, il secondo in modo particolare.