L'esordio in campionato col Bologna segnerà un'istantanea di ciò che sarà il Milan nella prossima stagione, molto più di quanto si possa credere.
La sottile tensione della vigilia non è comparabile a quelle degli ultimi 10 anni: la squadra ha fatto benissimo negli ultimi mesi e la concorrenza non naviga più in acque certe come prima. La tensione ha il sapore della consapevolezza.

Antonio Conte è un vulcano sul punto di esplodere, Lautaro potrebbe soffrire la mancata cessione al Barca, la Juve ha un centrocampo debole e un passivo forte, l'Atalanta non può sempre replicare se stessa e, in tutto questo, i rossoneri procedono con la tranquillità della sorpresa, dell'improvviso armistizio tra proprietà', tifo, dirigenza.
Gli stadi, verosimilmente, rimarranno vuoti per un bel po', pertanto il Milan agirà su un terreno che si è rivelato preferenziale. La potenza tecnica, fisica e carismatica di Ibrahimovic è una risorsa che nessuno può vantare in Europa: bisogna assolutamente approfittarne.

Non si può lasciare la squadra un minuto di più senza un rinforzo consistente per caratteristiche fisiche e personalità al centro della difesa, va fatto ogni sforzo per trasformare la fascia destra nella quale già dobbiamo sorbirci la deprecabile e del tutto priva di giustificazioni conferma di Calabria: esiste Callejon, esiste Politano (per cui stravedo), non ci sono opzioni irraggiungibili dal punto di vista economico.
Quanto al suo sostituto, penso che Zlatan si sia già espresso in qualità di vero direttore tecnico ed allenatore ombra con chi lo fa ufficialmente: Rebic o il sorprendente Colombo che va sottratto per tutta la stagione alla primavera. Il diciottenne ha caratteristiche tecniche che Cutrone si sogna e va tenuto a tutti i costi aggregato alla prima squadra come Daniel Maldini. Ma i due nomi al centro della difesa e a destra non vanno pronunciati come occasione mancata di un soffio quando sarà troppo tardi!

E troppo tardi per noi potrebbe essere già la terza giornata, qualora non dessimo vita ad una partenza fulminea da 9 punti! Il Milan deve proseguire a dare segnali chiari e cioè che stavolta se la gioca con chiunque e nessuno potrà più  dare per scontato il risultato prima di incontrarci. Anzi, dovrà tremare.