Era settembre quando pubblicavo un articolo su Gigio Donnarumma, che ebbe un notevole successo. Iniziava così: "Diciamolo con franchezza, quanti giocatori sono andati via dal Milan insoddisfatti del loro stipendio? Personalmente non ne ricordo, a differenza di quelli ceduti, in lacrime nello svuotare il loro armadietto a Milanello. Eppure ne abbiamo visti di Fuoriclasse, con la F maiuscola, e per anni almeno un calciatore del Milan ambiva al Pallone D'Oro. In quanti abbiamo sofferto quando esigenze economiche hanno spinto alle cessioni di Kaka al Real Madrid, Sheva al Chelsea o Ibra e Thiago Silva al Paris Saint Germain? Abbiamo sempre messo il Milan al primo posto, consapevoli delle esigenze di mercato e che i calciatori, forti o deboli che siano, passano, mentre la Nostra
Squadra scende in campo regolarmente ed ha bisogno del nostro sostegno".
 
A distanza di sei mesi nulla è cambiato, anzi, le intenzioni di Raiola sono sempre più evidenti e spingono per una soluzione non certo gradita ai tifosi milanisti. Gigio via a parametro zero, destinazione Juventus. Anche volendo appellarsi a qualsiasi ragionamento, logico o sportivo, risulta troppo evidente che le distanze fra domanda e offerta sono troppo grandi. Forte della sua posizione il procuratore pretende 10 Milioni all'anno per il suo assistito e una sostanziosa parcella per lui ( che non sono in grado di quantificare ). La Società Rossonera, non ha alcuna intenzione di oltrepassare certi limiti, già comunicati ed è ben consapevole a quale rischio sta andando incontro.
A peggiorare la situazione sono proprio le pretese di Raiola, poichè se anche il portiere si esponesse affermando la volontà di restare e accettare l'offerta economica presentata, chi pagherebbe la parcella di Raiola? E quanto è onerosa? Risposte impossibili da dare. Si focifera della possibilità di rinnovare per due anni, rinviando così il problema, soluzione alquanto improbabile specialmente se il "pizzaiolo", vede aperture da Torino.
 
Una situazione molto delicata, non solo per il puro aspetto economico, ma specialmente sportivo. Fino a quando si può continuare facendo finta di niente? Più si va avanti più una conclusione sfavorevole per il Milan potrebbe essere dannosa all'interno dello spogliatoio, togliendo entusiasmo e tranquillità. L'atteggiamento di Raiola è indisponente e certamente finalizzato a portare sia il Milan che i suoi tifosi a reazioni eccessive. Bisogna invece fare quadrato, tapparsi bocca e naso, nella speranza che Gigio possa e voglia rimanere milanista.
 
Con tutta sincerità non sono per nulla ottimista e ciò non mi preoccupa minimamente per il suo aspetto economico, al contrario ho scritto più volte che da un male, ne può venire un beneficio, tagliando uno stipendio non allineato al resto della squadra, ma può destabilizzare tutto l'ambiente, proprio quando ci si avvia alla fine della stagione.
Il potere di Raiola è troppo, così come le sue pretese economiche. Maldini nei giorni scorsi ha ribadito che: "per fare un matrimonio bisogna essere in due a dire il fatidico Sì", purtroppo in questo caso non è sufficiente essere in due, ma in tre.
Gigio, un talento, un giovane che potrebbe essere la Nostra Bandiera, in mano a un procuratore il cui unico fine è IL GUADAGNO.
Sono anche queste le cose vanno cambiate e corrette.
FORZA MILAN!