Vorrei partire da una considerazione: scagliarsi contro la scelta di ingaggiare Pioli, come allenatore del Milan, produce forse qualche effetto positivo per la squadra che tifiamo? Poichè sto constatando la facilità con cui si esprimono opinioni e ci si dimentica, dopo poco, di quanto detto, è bene ricordare che sono stati proprio i "tifosi milanisti", con particolare riferimento a quelli che popolano il mondo social, a chiedere a gran voce la "testa" di Giampaolo. Avevano pronto anche il nome del sostituto: Spalletti, ex allenatore dell'Inter che, cerchiamo di non scordare anche questo passaggio, gli ha preferito Conte, buttando "al cesso" il contratto firmato che lo impegnava per altri due anni e di conseguenza parecchi milioni. La dirigenza lo ha contattato, ha esposto i programmi e si è spinta, quando ha verificato che l'allenatore toscano era propenso ad accettare, ad offrire un contratto per tre anni. Mancava un solo passaggio, indipendente da ogni decisione del Milan, cioè che Spalletti e l'Inter, per voce di Marotta, trovassero l'accordo per riscindere il contratto in essere. L'Inter ha proposto due sole mensilità che il tecnico ha ritenuto insufficienti, specialmente per il malo modo con cui reputa di essere stato trattato. A quel punto ogni trattativa è stata interrotta e fra i nomi degli allenatori liberi, Prandelli, Garcia e Pioli, si è puntato decisamente sull'ex allenatore della Fiorentina. Quale sbaglio ha fatto la dirigenza milanista? Aver fatto trapelare la notizia? O forse, accettata la risposta, non aver proseguito con Giampaolo? Perchè non leggo altri nominativi che sarebbero stati graditi.

Tutti a gridare, tutti a cercare i colpevoli. La proprietà, la dirigenza, l'allenatore e i giocatori. Cerchiamo di essere realisti. La proprietà è un Fondo Commerciale, oltretutto straniero, qualora decidesse di vendere il Milan, vorrà ottenere il massimo poichè è consapevole di avere una squadra di calcio fra le più conosciute al mondo e lo potrà fare solo quando avrà la certezza di ottenere un utile consistente. La dirigenza: sorvolando su Gazidis e Scaroni, il ruolo svolto da Maldini e Boban non è facile, poichè non è solo sportivo, ma rivolto a convincere la proprietà ad accettare soluzioni e programmi, ben diversi da quelli che si sono prefissati. Allenatori e giocatori ne sono la logica conseguenza. Purtroppo Giampaolo è stata una scelta rilevatasi sbagliata. Continuare il rapporto sarebbe stato dannoso e l'esonero il male maggiore. I tifosi hanno sempre fatto quadrato, ma oggi, più che in passato, bisogna dimenticarsi di quello che si è vinto e guardare al presente. Pioli è un allenatore "normale", un uomo che ha dimostrato le sue qualità, specialmente a Firenze, che potrebbe fare molto bene, meglio di altri, perchè anche le motivazioni con cui un allenatore affionta un impegno non sono da trascurare. Lasciamolo lavorare; per protestare, purtroppo, ci sarà sempre tempo. FORZA MILAN.