Da quando è iniziata questa stagione calcistica in Europa si son registrati già una ventina di esoneri, che hanno interessato principalmente squadre minori, ma anche società importanti, per ultimo, il caso Chelsea, con Thomas Tuchel con una media di punti a partita 1,93, fatto fuori.
E Lukaku festeggia, chissà che ora non ritroverà l'amore perduto per il Chelsea.
Ma non è stato l'unico, ricordiamo Domenico Tedesco, con una media punti 1.76, fatto fuori dal Lipsia, anche lui punito dalla Champions, Siniša Mihajlović con una media punti 1,39, fatto fuori dal Bologna, un caso che ha fatto discutere parecchio, ed è stato il primo sorprendente esonero in Serie A, quanto in pole position ve ne erano sicuramente altri, a partire da Stroppa del Monza, e Cioffi del Verona, ma non si può non citare l'esonero di Scott Parker che ha pagato la batosta subito per 0-9 in casa del Liverpool dal suo Bournemouth o quello di Dejan Stanković della Stella Rossa Belgrado.
In tutto ciò ci sono degli esoneri che forse sono solo questione di tempo, ed altri che sono sicuramente oramai invocati dai tifosi. A partire da quello di Inzaghi. Contro in Bayern i tifosi hanno iniziato a lasciare lo stadio già al 78° minuto. Si iniziavano a vedere posti vuoti, per non parlare dei fischi. Non è tanto l'aver perso contro la corazzata Bayern, ma come si è giocato, come si perde, sembra che questo allenatore vada a tentativi, si veda il caso Onana ed Handanovic, gestito malissimo, tanto che ora il capitano sloveno pare che ritornerà titolare, con Onana, che oramai pare essere ai limiti, stufo, forse è stato illuso, malgrado il suon non elevato grado di umiltà.
Ma di esempi ve ne sono a bizzeffe, cambi sbagliati, squadra senza carattere, e stagione che rischia di essere disastrosa.
Cosa aspetta la dirigenza a cambiare? I tifosi da tempo iniziano ad invocare inzaghiout nei social. Stessa sorte ai Reds. Il cui destino ultimamente sembra intrecciarsi con quello nerazzurro. Non solo perchè giocano nelle stesse ore, non solo perchè entrambe l'anno scorso hanno perso il titolo per un soffio, ma per le aspettative tradite. Il Liverpool di Klopp, un giocattolo che negli anni è costato una marea di soldi ed ha portato a casa sicuramente dopo trent'anni il campionato inglese, ha vinto una Champions, perdendo però altre finali, più le coppe inglesi, sembra non girare più, pur essendo i protagonisti praticamente sempre gli stessi.
L'anno scorso stava accadendo una cosa simile, poi la squadra corresse il tiro, stessi alibi delle assenze, degli infortuni, che sicuramente pesano. È sotto gli occhi di tutto che Arnold in difesa quest'anno è un disastro, Che Robertson non gira come gli altri anni, che il gigante olandese gioca male, che Salah perde colpi, che Firmino è altalenante, che l'unico che sembra buttare l'anima in campo è Diaz, incredibile, assatanato, per il resto la squadra, da un potenziale enorme, sembra non esserci.

Klopp chiede scusa ai tifosi, nuovamente, dopo la batosta subita a Napoli, ma contro questo Liverpool chiunque avrebbe vinto in questo momento, come dimostra il percorso complicato in Premier. La distanza dalla vetta è oramai importante per quel campionato, forse è compromesso.
Insomma, c'è da interrogarsi se viene esonerato uno come Tuchel, il cui cammino in Premier è simile a quello del Liverpool, mentre Klopp ed Inzaghi sono ancora là, probabilmente ancora per poco, nella consapevolezza che l'elenco degli allenatori disponibili di un certo peso non è lungo, e se si deve cambiare, questo deve essere il momento, come ha insegnato il Chelsea.
Poi, sarà tardi.