Ritorna Conte, ritorna Mourinho, viene forse Guardiola, è ritornato Ranieri, rimarrà Allegri, Spalletti forse non fuggirà, Gattuso, si vedrà, Blanc, chissà, e poi chi vivrà, vedrà.

Si potrebbe scrivere una filastrocca, una poesia, rimata.

Ma effettivamente si parte, come sempre, dal comandante, da colui che dovrebbe guidare la macchina, più che dalla macchina che il comandante dovrebbe guidare, pilotare, condurre.

Eppure le macchine della nostra SerieA necessitano non solo di profonde revisioni, ma di modifiche importanti perchè possano ritornare ad essere competitive lì dove il calcio conta.

L'arrivo di CR7 non ha segnato nessuna ondata. Nessun seguito. Niente. Messi è rimasto in Spagna. Gli altri campioni, nei propri campionati. D'altronde in questo momento Premier e campionato spagnolo sono quelli che vanno benissimo, perchè mai lasciare per una SerieA, e anche il campionato tedesco se la passa bene, ha il record di tifosi per stadi.

Noi siamo sul livello di quello francese, insomma, poco di cui rallegrarsi, appunto.

Intanto, si fanno i grandi nomi, che fanno sognare i più.

Però, l'interrogativo rimane sempre lo stesso. 

Se ad una Ferrari o Mercedes metti un pilota patentato per guidare quelle macchine, difficilmente farà disastri, se ad una Ferrari o Mercedes metti un pilota da cinque stelle, difficilmente non sarà vincente, ma se ad una macchina da comparsa ci metti un pilota da cinque stelle, dove vuoi che possa andare?

Si deve in ogni caso rimanere fiduciosi. Che altra opzione abbiamo? Magari questa volta partiranno sì con la scelta del pilota, magari si darà a questo pilota qualche competenza manageriale in più e magari sarà con questo pilota che si costruirà una macchina competitiva, adattandola al suo stile, un pò come succede in Inghilterra, insomma...