L'Inter vince a Lisbona, supera il Benfica per due a zero, ipotecando non solo il passaggio di turno, con l'accesso alla semifinale, ma specialmente aprendo alla quasi certezza che una formazione italiana sarà presente a Istanbul, per giocare la finale di Champions.
Inter, Milan o Napoli, in rigoroso ordine alfabetico, sognano l'impresa che ad inizio stagione sembrava impossibile.
Certamente il sorteggio ha dato un grande aiuto, posizionando tre fra le formazioni più accreditate alla vittoria finale e cioè, Bayern Monaco, Manchester City e Real Madrid, dallo stesso lato del tabellone e quindi obbligate ad eliminarsi a vicenda.  

Milan contro Napoli, per la prima volta, si affrontano in Champions per accedere alla semifinale. Un Napoli che ha saputo sbalordire tutti, in campionato, continuando a raccogliere vittorie, prima e dopo il Mondiale di calcio in Qatar, allungando in modo decisivo su tutte le avversarie e preparandosi a vincere il terzo scudetto della sua storia. Anche il cammino di Champions è stato straripante, conquistando il primo posto del proprio girone, davanti al Liverpool e superando in modo imperioso anche l'ottavo.
Viceversa il Milan ha stentato in campionato, esibendo prestazioni altalenanti e trovandosi invischiato in quella lotta per arrivare fra le prime quattro formazioni, che ad oggi appare possibile, ma complicatissima. In Champions il fatto di essere "teste di serie" ha permesso una qualificazione ugualmente complicata, ma l'eliminazione del Totthenam, allenato da Mister Conte, ora licenziato, ha portato una ventata di entusiasmo, che realisticamente dovrebbe essere molto più limitato.
Da cosa dipende tutto questo ottimismo, che sta coinvolgendo anche chi vi scrive? Sicuramente dalla Storia di un Club, che conosce il percorso per vincere. Dalla consapevolezza che davanti ad uno stadio festante, come sarà San Siro, tremeranno anche le gambe di avversari abituati anche a partite e palcoscenici importanti. Al sentirsi aquile, perchè figli di aquile e saper volare così in alto dove altri non proverebbero mai.
Questo non significa minimamente che il Milan batterà il Napoli e passerà il turno, ma semplicemente che c'è la consapevolezza di poterlo fare.
La squadra allenata da Mister Spalletti non viene certamente a Milano per farsi eliminare, ma è consapevole che già la vittoria dello scudetto rappresenta un'impresa, c'è una logica stanchezza, mentale e fisica, oltre all'assenza per nulla trascurabile di Osimen, il capocannoniere del campionato. Innegabile che, almeno per i tifosi milanisti, la straripante vittoria dell'Inter in Portogallo amplifichi i timori, non tanto di dover giocare un derby cittadino, nella semifinale, ma di rischiare di essere eliminati proprio dai rivali più acerrimi, sprofondando in una "depressione sportiva", difficile da superare.
Ho già sentito amici affermare che è meglio non superare il Napoli per non giocare contro l'Inter.

Ora testa solo al Napoli e alle due sfide che ci auguriamo bellissime.
Inter, Milan e Napoli unite dallo stesso sogno, unite nel rappresentare l'Italia del pallone, così criticata, ma sempre temuta.
L'Inter ha preso un piccolo vantaggio, vedremo chi saprà imitarla.

Aspettiamo fiduciosi, consapevoli che i tifosi non possono fare gol e il palmares e le coppe non possono influire sul risultato finale, ma come quella notte a Salonicco, quando sotto la pioggia il gol di Chiarugi ci consegnò una Coppe delle Coppe che sembrava impossibile, o come quando il "genio" Savivecic disegnò un arcobaleno nel cielo, consegnando la vittoria sul Barcellona, favoritissimo, il Milan conosce il percorso, poi è lo Sport e se non vinceremo, sapremo applaudire anche... ROMOLO.
Forza Milan!