Il calcio da sempre è una sorta di pentolone dove i tifosi hanno imparato a riversare frustrazioni, fallimenti, cattiveria. Dove la sconfitta ha sempre un alibi e la vittoria una aureola di santità. Ogni squadra di vertice ha un episodio da tenere sempre in evidenza e in bella mostra sulla bacheca, che riguarda un "clamoroso furto" subito dalla Juventus, nel corso della storia, e che puntualmente viene tirato fuori e spolverato ogni qual volta ce ne sia bisogno. C'è il rigore Ronaldo Iuliano per gli interisti, il gol annullato a Turone per fuorigioco alla Roma e il gol non visto di Muntari per i milanisti. Tutti questi episodi sono stati assolutamente decisivi per l'assegnazione di quel campionato in questione.
Può essere anche vero, questo è possibile, anche se non c'è certezza, che tali episodi abbiano alterato il risultato finale di una competizione che aveva, comunque, ancora giornate davanti da disputare.
Quello che però mi chiedo è, perché se questi tifosi possono "lamentarsi" a vita per un episodio e questi stessi tifosi sono quelli che prendono in giro la Juve e ne sminuiscono il valore a livello europeo, ai tifosi juventini non viene permesso di difendersi allo stesso modo? La Juve nel 98 perse una finale di Champions Legue contro il Real Madrid per un gol in netto e chiaro fuorigioco di Mihatovjc, questo non vale quanto il gol di Turone?
Nel 2015 a Berlino in finale sempre di Champions Legue contro il Barcellona, sul risultato di 1 a 1, non viene assegnato alla Juve un netto rigore su Pogba, e anche questo non vale quanto il rigore Ronaldo Iuliano? Ricordo che qui stiamo parlando addirittura di FINALI, partita secca senza possibilità di rifarsi. Eppure se un tifoso juventino prova ad usare le stesse armi degli altri passa per arrogante e isterico.
Addirittura, pochi giorni fa, dopo il rigore (netto) concesso alla Juve al 92esimo, durante la partita Juventus-Genoa, ho letto di tutto, da campionato falsato, alla solita farsa bianconera.
Ma quando, un paio di anni fa a lamentarsi per un rigore (dubbio) al 92esimo in una gara di ritorno di quarti di finale Champions contro il Real Madrid, dopo una sontuosa partita portata sullo 3 a 0 ribaltando il risultato d'andata, siamo stati noi, apriti cielo. Arroganti, presuntuosi, piamgina, ma come potete lamentarvi?
Questo è! Situazione di comodo che lenisce le proprie sconfitte, con autoconvinzione. Poi è arrivato il Var, a combattere il male oscuro, invece le cose stanno andando possibilmente anche peggio. Si perché si è passati da discutere su un episodio tipo un rigore, o un gol fantasma, o un fuorigioco, al vivisezionare una partita di calcio stile CSI (crime scientific investigation). Visto che ormai i gol fantasma non esistono più grazie alla goal line tecnology, e anche i fuorigioco hanno trovato una soluzione abbastanza certa, si è arrivati a polemizzare su falli da ammonizione o no, falli di mano o no.
Dove in base ai propri interessi, certi falli a metà campo sono sempre da ammonizione e altri no, e certi falli di mano sono clamorosi, solo se accadono agli altri, per se stessi sono sempre involontari tocchi di mano o braccio, dovuti a tiri ravvicinati o deviati maldestramente da un avversario o compagno di squadra. Nemmeno se sostituissimo un arbitro con un algoritmo, un programma informatico che analizza una partita di calcio senza il bisogno di un arbitro in carne e ossa, stile play station, troveremo una pacifica soluzione.
Chi ruba ruba, chi subisce, subisce e vissero tutti incazzati e contenti.