Giacomo Olzer è "l'Ilicić di Milanello"
Voglio cominciare così. Se un giorno scrissi "c'era una volta dai 30 metri", oggi, con Olzer è "ci sarà in futuro dai 30 metri". Olzer è pronto per esplodere, è dinamite pura, aspettate i prossimi mesi. Io ho già scelto: ho scommesso molto sul suo talento.

"Chi dice che egli è dura cosa l'aspettare, dice el vero".
Ecco, visto? Niccolò Machiavelli attendeva Olzer già qualche anno fa, soffrendo l'attesa. In questo rigo, scritto sopra, si riferisce proprio a lui, eh? Eh? E allora: auguri Jack!

ALLA SCOPERTA DI JACK
Il nostro "Josip di Milanello" viene soprannominato Jack, dal suo nome Giacomo. Nasce a Rovereto, un comune di 43.000 abitanti del Nord Italia, la città natale di Jack è situata nel Trentino. Il Milan lo acquista dalle giovanili del Chievo. Il ragazzo, classe 2001 si era procurato l'interesse di altre squadre quali Inter, Barcellona, Roma e Juventus. Il Milan è riuscito a trionfare sulla concorrenza, lo abbiamo preso, signori! Suo zio, come ha ripetuto in varie interviste, un atalantino doc, vede nel suo stile di gioco molto di Josip Ilicić, giustamente il pupillo di ogni tifoso della Dea. Al ragazzo non dispiace proprio il paragone e così il nomignolo gli rimane incollato addosso, Giacomo si guadagna la fama di essere il nuovo Ilicić.
Il mio Jack è un giocatore duttile, ma la sua posizione preferita sul campo da calcio è da trequartista. Può comunque correre un po' ovunque là davanti. Con il Chievo Primavera era un centravanti, sicuramente rende meglio in vesti di numero 10. Aperta è l'ipotesi da mezzala per Jack, ma solo nel caso serva il suo contributo lì.

Molti sono i calciatori duttili sulla trequarti che possono vestirsi anche come mezzali nel calcio di oggi, quando il numero 10 incontra un allenatore che propone come modulo il 4-3-3 il più delle volte è quello il loro posto. Guardiola ci mostra le trasformazioni dei trequartisti nel ruolo di mezzala, così vanno in scena, esprimendo il loro estro sullo scacchiere dei Citizens, gente e gente abbastanza conosciuta, scrivo di Bernardo Silva, di Kevin De Bruyne, recentemente di Foden e prima di David Silva, per fare degli esempi. Anche al Milan c'era un trequartista, fu trasformato in mezzala qualche tempo fa, non intendo l' irrealizzato Paquetà che lì non entrò mai, quel ruolo proprio non gli andò giù dall'ugola, proprio non lo digerita e finiva per arretrare troppo, giocando poi di spalle alla porta, bensì sottintendo Jack "di cuori" Bonaventura (un altro Jack, qui la situazione si fa complicata!), un calciatore amatissimo dal popolo rossonero di San Siro! La lista è lunga, trequartisti resi mezzali... beh! Io cito Piotr Zielinski e Fabián Ruiz al Napoli, infine... perchè no? Anche lo stesso Calhanoglu, ma quello era un altro, un ragazzo inesperto nei primi anni di Bundesliga, prevalentemente uno specialista sulle punizioni, non un regista avanzato.
Olzer, allora erede di Jack, del Bonaventura ex di Milano, o futuro Ilicić?
Ovviamente questi nomi sono un dato irrilevante per la crescita del protagonista del blog di oggi: Olzer, non è questo un valido motivo che ti porterà ad alti livelli. Ne abbiamo visti tanti anche di "nuovi Messi" e di "nuovi Ronaldo", ma sono falliti quasi tutti...

Olzer è alto 188 cm, ha un corpo che, in effetti, ricorda molto quel che si vede di Ilicić, quindi c'è molta stazza fisica, discreta robustezza, poi guizzi di agilità. Il motivo che lo spingerà sugli alti palcoscienici è il piede sinistro del ragazzo, la sede del talento cristallino.
Non ci sono molte analisi, ragionamenti, diventerà grande perché è bravo col pallone tra i piedi, completo; veloce nel cambiare direzione, a sterzare il timone dei suoi bei dribbling. È rapido, ma è soprattutto un giocatore di grande tecnica in fase di palleggio, quindi dimostra le sue qualità anche servendo i compagni. Jack può migliorare nel tiro da fuori area che, comunque, qualche volta frutta un +1 sulla classifica marcatori, la soluzione della conclusione dal limite è uno strumento che gradisce, poi è pericolosissimo negli inserimenti, nel gestire i palloni e nel versarsi in area di rigore avversaria.

Olzer ha dimostrato quel che sono le sue doti dall'ingresso in campo contro il Torino in Coppa Italia, tra le perplessità dei tifosi che lo hanno visto gettarsi nella mischia col suo nome poco conosciuto, lui ha portato tranquillità al possesso palla della squadra di Pioli, non certo con una prestazione indimenticabile, ora non è che ha cambiato la partita, ovvio, non esageriamo, ma una presenza più che positiva, giocando sempre la sfera senza perderla, dandole del tu, con personalità e con la mentalità giusta, buono l'approccio!
Mi ha convinto più del suo amico, l'acerbo Maldini, dicono tutti che quest'ultimo sia con un gran talento, sì? Con i più grandi però non è riuscito a dimostrare molto ancora, sebbene in pochi minuti ma comunque provato diverse volte, con minuti superiori a quelli di Jack Olzer. Poi ho gradito la sicurezza, nessuna esitazione per Jack, nel giocare il pallone, ho visto il senso del sacrificio che ad un giovanissimo non deve mai mancare. Personalmente adoro l'abnegazione nella fase difensiva dei calciatori più avanzati di ruolo. Jack ha saputo presentarsi bene alla prima con il Milan dei grandi e con il suo Popolo, per questo merita fiducia per il futuro. Va bene, ripeto, erano solo 15 minuti di un secondo tempo supplementare di Coppa Italia contro il Torino, come volete voi, ma lui, propositivo sempre, mi ha colpito davvero positivamente, immaginavo l' ennesimo ragazzo insicuro ed esitante, l' ultima scelta a disposizione del mister, invece no, si è comportato bene, ovviamente soprattutto tenendo conto dell'età che ha.

Quest'anno nel campionato Primavera 1 da fuoriquota, in 9 partite arrivano dal ragazzo di Rovereto ben 6 gol (non è un attaccante, ripeto nuovamente, ecco perché è molto 6 gol, è un trequartista!). Jack con la Primavera è trascinatore della squadra, in queste gare indubbiamente è sembrato il migliore dei talenti allenati da mister Giunti.

Questo giovane calciatore ha molte armi veramente nel suo arsenale. Attenzione a non farsi colpire, avversari! Oggi non gode della meritata fama probabilmente, ma Jack è parte della famiglia rossonera. Io sono sicuro che in futuro sentiremo, vedremo, ammireremo le gesta del suo piede sinistro. Di quel piede a cui non piace alzare molto il pallone nel dribbling ma lasciarlo rasoterra e continuare l'avanzata. Del piede che rischia la giocata a smarcare. Del piede di un ragazzo di diciannove anni che deve farsi ancora molta strada e che è all'inizio, che ha smesso non molti anni fa di giocare a volley, non bisogna dargli pressione, fiducia, voglio questa! Diamogliela, popolo rossonero!
Il ragazzo si formerà, ne sono sicuro, ora lasciamolo nella tranquillità però.

Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l’uomo superiore.
Confucio


Damiano Fallerini