"Damianopensa" è la mia nuova rubrica, suddivisa in cinque temi: narrativa, ironia, calcio, cinema ed attualità. Gli argomenti sono differenti, la penna è la stessa. Buona lettura!

Narrativa - Nevermore  
Si interrogano: essere soli ed essere solidi? Vedo tante giovani sfere che perdono elio, solite ad amnesie circostanziali. Preferirebbero incontrarsi che sfiorare il firmamento, finché s' accorgono che i lacci di un palloncino non riescono a serrarsi, ed accade che non gli resta che scavare con le unghie sulle sabbie delle spiagge di sassi, dove cadono stormi di gabbiani in file millenarie.
Questi sono i nuovi giovani che intendono di essere già vecchi, e guardano i voli dei gabbiani che molte più miglia hanno percorso. Non se ne capacitano, riecheggia in loro un interrogativo: "Come fanno? Quei gabbiani non hanno né piedi né ginocchia!" Io ancora li osservo che volano. Si avvicina un mio fratello. Il becco di un corvo bussa sulla mia schiena:
"mai più".  
Indosserò ancora sorrisi o bronci?  
"Mai più".  
Ho percorso della strada, ho guardato il cielo, ho posto i talloni sulle rocce. Inciampando ho sussurrato:  
"mai più".  
Ero perso ancora davanti al mare, di nuovo. Sognavo. Desideravo. Ricercavo. Vorrei ancora andarmene?
"Mai più."  
Quel corvo ero io.  

Ironia- Platone spiritoso
Volevi un panino con broccoletti e salsiccia ma il paninaro ambulante ha preso a toccarsi una testa calva e bagnata quanto il fiume Missouri e, con le mani zozze di sudore ha posto il pane sulla piastra, cantando "Sapore di mare"?
Hai chiesto un sandwich con il ketchup, ma tra le due fette ti è stata spalmata crema di peperoni? Hai ordinato un panino con tonno e porchetta e, mentre era in cottura, il paninaro lo ha afferrato, gli ha dato un morso ed ha ammesso brutalmente: "Proprio come pensavo! 'Sto panino che m' hai fatto fare è veramente vomitevole" e poi, scusandoti con l' energumeno, hai pure dovuto acquistare la rosetta al prezzo di listino?
Allora, vieni da "Platone e Pagnotte" a Roma in Via Corinto 71!  Platone e Pagnotte è l'unica grande catena di paninari in Italia. Arrivando, lo staff sarà disponibile a leggervi tutto il menù in panfilio, arcado-cipriota, siceliota, eolico e locrese! Il padrone di casa, Platone in persona, sarà lieto di raccontarvi alcune barzellette (la sua passione!). Ne sa sui Troiani, sui carabinieri e sugli efori, ma le sue preferite sono sui mormoni dell' Attica.
E voi? Venite da Platone e Pagnotte! Anche da asporto.
Platone e Pagnotte,  
i panini di una volta.   

Calcio - Camelot, Excalibur, ciclo bretone ed arbitri  
E da noi si gioca male. E non corrono e non si allenano. E sono più scarsi. Si muovono meno soldi. Le gare sono meno tecniche. E non è più il calcio italiano di una volta.  
Ordunque, la Serie A sarebbe davvero distante dalle abitudini da ciclo bretone della Premier League. È che ci sono differenze nei ritmi di gioco, o no? E come si muove la palla, a che velocità va la palla, a che velocità vanno gli occhi di chi ha la palla. È diverso tra i due campionati.
Fuochino sì, ci stiamo avvicinando. È che, credo io, sono pure gli arbitri. Credo io che "sono pure gli arbitri" non significa che sono "solo" gli arbitri. Da principio, l' arbitro non è una sagoma di cartone di quelle dei parchi divertimenti, con cui scattare le foto ponendo la testa nel buco. La figura del direttore di gara è, inevitabilmente, influente sul terreno di gioco. L' arbitro non può proprio essere in-influente: perché su una leggera trattenuta di Tomori alla maglia di Lautaro, ed anche al minuto 5', fischiare o non fischiare è un dilemma che assegnerà la palla o al Milan o all' Inter. E la partita, irreparabilmente, cambia.
E quindi, avete visto quanti falli ci sono in una partita di Serie A? Di solito venticinque... o trenta. Un'enormità... in Premier League se ne sfiorano i diciannove. Fischiare, non solo è influente, ma spezza pure i ritmi di gioco. Il fischietto è una delle molteplici motivazioni per cui non siamo abituati, come gli inglesi, ai ribaltamenti continui, alle faticose corse da puledri ed ai duelli tra dragoni ed Excalibur da materia di Bretannia. Fischiare i contatti avvenuti sì, ma da lente d' ingrandimento, rende le squadre italiane pigre ed il nostro calcio accidioso. Non vorrei essere costretto a preparare una miscela guaritrice composta da zampe di gallina, intestino di maiale, sesamo e cervella d' arbitro. Perché anche gli arbitri inglesi possono sbagliare, ma almeno in Gran Bretagna ripongono il Sacro Graal.  

Cinema - "Belfast" di Kenneth Branagh
È in bianco e nero nel 2022? Io non me lo vedo! Fa' come ti pare, pazienza. Quando l' irlandese Kenneth Branagh aveva pensato a "Belfast", certamente era cosciente che la sua scelta fosse impopolare. Non so se immaginasse di ottenere 7 nominations agli Oscar 2022. E proprio Branagh: quello che recentemente impersona Hercule Poirot o recita nel Sator antagonista di Tenet o che è regista negli ultimi film del panorama shakespeariano. Lui. E sono andato a vederlo al cinema questo, e Branagh fa proiettare 100 minuti che sono un gioiellino e toccano el corazon. È stato necessario mostrare il '69 della sua infanzia ed aprire il proprio cuore al pubblico.
La pellicola si apre con le guerriglie urbane tra cattolici e protestanti nella Belfast di cinquant' anni fa, sotto gli occhi di Buddy, appena un bambino. Che poi, veramente, Buddy non sarebbe altro che un nomignolo per non nominare Kenneth. Dai conflitti religiosi, però, non ci viene tirato fuori granché... ovvero, a noi, durante la visione non ce ne interessa un fico secco senza la famiglia di mezzo. Perché no family di Buddy, no party.
Rimaniamo coinvolti nell'atmosfera familiare che avvolge il ragazzo, tra i bronci ed i sorrisi di una quotidianità sofferta e lontana, ma dolcemente nostalgica. È che questo bambino trasmette simpatia, è che i due nonni invitano ad abbracciare i propri nonni (quelli veri se mai vi sono ancora rimasti) ed i due genitori risultano schiacciati dai sacrifici e dalle responsabilità. Un anno gli è 365 croci. E accade che lo spettatore rimane coinvolto im uno straordinario senso di familiarità, ritrova le sensazioni già coltivate nel periodo dell' infanzia. L' ora e mezza e poco più scorre come il sangue nelle sale dove proiettano "Occhiali neri" di Dario Argento. Purtroppo, lo spettacolo finisce.
Tutta la pellicola gira intorno ad un interrogativo: essere a Belfast o starne alla larga? Io ti dico "prendi l' aereo che torni ad accarezzare la tua infanzia, vedi Belfast di Kenneth Branagh che fai bene".

Ironia -  Squali teneroni e gattini killer
Ancora non hai acquistato "Squali teneroni e gattini killer" in edicola a soli 1,99€? In questa edizione troverai:  
Bulat, la confessione choc dello squalo kazako che ha paura dell' acqua alta: "Ci riesco solo nella vasca di casa mia". E poi, le dichiarazioni di Micia: "Quando devo sparare, la sera prima vado a letto presto." Squali in spiaggia! Per le pinne delicate, meglio la crema solare 30+ o 50+? Nel Kansas, un gattino serial-killer squarta ventisei persone in due mesi con una motosega a scoppio, le sue parole: "Non l' ho fatto a posta". Il ricordo commosso di una sessantenne: "Ero in piscina, stavo per affogare, poi uno squalo tigre mi ha fatto un massaggio cardiaco a bordo-vasca. Vorrei rintracciarlo, mi ha salvato la vita". Infine, il pesce gatto: abitudini ed alimentazione. Vieni in edicola! 

Attualità - Piovono sogni  
Questa mattina pioveva, ed a volte capita nella mia città. Scendevano dal cielo i sogni di qualcun altro. Molti erano sogni attraenti, eppure, quale ladro sarebbe mai piombato sui desideri smarriti degli ucraini nella mia città? Così, oggi mi ritrovo obbligato a vederli marcire nelle aiuole, vedo che i cani se ne stanno alla larga e che l' erbaccia si arrotola intorno, che riesce a coprire le sagome di quei sogni.
Penso che anche gli ucraini volevano trovare un rubino rosso all'ombra della piramide di Cheope.  
Penso che anche loro desiderassero appropriarsi dei pomi d'oro nel giardino delle Esperidi o magari rintracciare il leggendario elisir di giovinezza e lunga vita.
Volevano sgraffignare la Perla del Pacifico nel covo del Kraken o vincere il titolo mondiale dei pesi welter con indosso un frac della Bretagna.  
Invece, sono cosciente di come le loro ambizioni siano state diluite nell'acidità delle armi, che infatti così sono stati colpiti, così le Forbici hanno fatto per tagliare il Filo di alcuni.  
Ho intuito che se domani raccogliessi uno dei sogni precipitati sulle mie strade, tenterei di scartarne uno e lo troverei vuoto. Perché quel desiderio passato nessuno lo potrà riconoscere, ora che se ne è già appropriato qualcun altro. E tutte quelle loro ambizioni lontane dovrebbero fare un viaggio al centro della Terra, con un biglietto di sola andata.
Io rimango con gli occhi sul telegiornale, tra le mani ho una forchetta ed un coltello. Mi dico: "Tu pensa!"
E penso... e dico: "pensa Damiano, pensa!"  


Damiano Fallerini