Con ordine, partiamo dal fattaccio dell'altra sera.  
"Damiano, siamo all'ultima domanda. Questa vale tutto e lo sai. Devi indovinare esattamente il profilo del calciatore, avrai a disposizione degli indizi per immaginare il profilo giusto, poi dieci secondi di tempo per rispondere. Ricordati, Damiano: è facile. Adesso, se indovini l' identikit ti porti a casa tutto il montepremi accumulato. Va bene? Vedo che hai un po' di tosse. Ragiona e non avere fretta! Allora...
Il calciatore misterioso è un giovane centravanti serbo. Nato a Belgrado nel mese di gennaio (io lo so, lo so) ed è alto 190 centimetri (lo so, lo so). Gioca in Serie A, in uno dei club italiani più titolati, si è trasferito in questa sessione di calciomercato (lo so chi è, io lo so), certamente è uno dei colpi più importanti conclusi in questo mese di gennaio. Chi è? Vai Damiano! Vedo che hai una tosse del diavolo, stai bene?  
Eh, Lazetić? Hai detto Lazetić? Marko Lazetić? Noooo, Damiano nooo! Che peccato! ​​​Era così facile. Adesso perdi tutto il montepremi acquisito. Chiaramente, come aveva ipotizzato la maggior parte degli spettatori qui e da casa, si trattava di Dusan Vlahović, passato proprio questa settimana dalla Fiorentina alla Juventus per 75 milioni di euro! E per stasera è tutto, certamente è stato un vero peccato per Damiano ch..."  

Stop. Fermo qui. Questo sono io. Io che l'altra sera ero convintissimo, ma che ho perso tutto. Ma come ho fatto? Boh. È che tra Marko Lazetić e Dusan Vlahović ci sono parecchie analogie: nazionalità, ruolo, altezza, mese di nascita, eccetera eccetera. Tipo "un volto, due destini" con Mark Ruffalo. Però, in realtà, i due non si somigliano proprio per niente. Ma "proprio-proprio" per niente. Due gocce d' acqua che una è pioggia e l' altra nevischio. Perché hai pensato a Lazetić, perché lo hai fatto Damiano? Avevi la tosse, come tutti i milanisti in questo mese di gennaio.  
Flashback: io ho preso Gosens. Io ho preso Vlahović. Io ho preso Oliveira. Tu Damiano, chi hai preso? Ho preso Lazetić, classe 2004 dalla Stella Rossa di Belgrado. Guarda che è un ottimo prospetto, pagato 5 milioni poi... è alto, uno che fa le sponde. Non fare quella faccia tu, guarda che è forte. Eh, ma tutto qua, Damiano? Sì... cioè sì, nient' altro, ahm ahm! Ma che fai i colpi di tosse? No, no io... Senti i nostri colpi di mercato! Io ho preso Caicedo. Io ho preso Zakaria. Io ho preso Maitland-Niles. Io pure...  
Ferma ferma ferma. Stop. Un incubo. È troppo così. Per oggi basta. Ecco perché ho risposto Lazetić al quiz!
Il Milan si accontenta del solo Marko Lazetić, centravanti serbo appena maggiorenne che, forse, non giocherà neppure in prima squadra. Ho potuto vedere appena qualche video in rete, non che da lì ci si possa fare opinioni davvero attendibili, ma almeno mi sono convinto che Lazetić è un Thunderball di giocatore: un tuono robusto con la palla tra i piedi e dotato di grande fisicità e solidità, caparbio di spalle alla porta. Ma, in quanto a conclusioni, non pare essere il miglior pistolero dell' Ovest. Questo problemino non sarebbe da considerarsi "strano", nemmeno per un attaccante. Infatti avrebbe già afflitto lo stesso Ibrahimović, ricordo le dichiarazioni di Capello. E Marko Lazetić avrà modo di studiare, preparandosi per la prima squadra.  
Nel mercato di gennaio del Diavolo, si attendeva un difensore che sostituisse Kjaer: ma quello non è arrivato. Ed era urgente, eccome se era urgente con i soli Tomori, Romagnoli, Kalulu e Gabbia come centrali di difesa arruolabili.
Alcuni desideravano un centrocampista siccome che Kessiè sembra in procinto di abdicare per giugno: ma il centrocampista non c'è.  
Altri desideravano un esterno sulla destra per trovarsi un'opzione a Saelemaekers e Messias, qualcuno sognava un trequartista proibito da aggiungere a Brahim Díaz: ma nemmeno questi sono arrivati.  
E c'era chi chiedeva un centravanti: allora il Milan ha rispedito al Monaco Pellegri, ha ceduto uno dei migliori tra i Ragazzi della Primavera, il terzino Milos Kerkez all' AZ Alkmaar per 2 milioni, ed infine ha spedito Andrea Conti verso Genova, sponda blucerchiata. Così, il Milan ha pagato 4 milioni per Marko Lazetić (e, probabilmente, pagherà un altro milione di bonus) dello Stella Rossa.  
Dunque, il Milan non ha voluto spendere, e sono stati tutti a strillare "colpa di Maldini, colpa di Maldini!" E, invece, non proprio. Il piano del Milan, per il mercato, nelle ultime ore è emerso. Chiaro e lineare: era non comprare, non spendere, ed attendere qualche occasione. Poi, magari nelle ultime ore di mercato, allora affondare per il colpo a sorpresa, conveniente. Si voleva invitare a Milano qualche giocatore in scadenza. E Renato Sanches sarebbe stato vicino al Milan, ma avrebbe fatto capricci per il contratto da firmare e tutto è stato rimandato per giugno, e Malick Thiaw dello Schalke 04 veniva giudicato dieci milioni, dunque probabilmente troppi, ed Adli non sarebbe mai potuto arrivare anticipatamente a Milano, solo perché volevamo che il Bordeaux ci facesse un favore. Dunque, niente colpi di mercato, sono solo colpi di tosse. Ed il Diavolo si ritrova secondo in campionato con lacune, anche numeriche, nella rosa.  

Personalmente, immaginavo l'acquisto di un difensore e da mesi sostenevo l'impellente necessità di un giocatore sulla trequarti, perché il Diavolo spesso è apparso bloccato al cubo di Rubik con il terzetto dietro la punta, io sognavo un' alternativa ad Alegría Diaz o a Saelemaekers. Eppure sapevo che la mia speranza non corrispondeva ai piani della società. C'è da intendere che il Milan non ha voluto spendere, perché non lo ha ritenuto necessario. Probabilmente, anche a Milano, si immagina un Diavolo arrivato tra le prime quattro in classifica a fine anno, ma dietro l' Inter. E perché mai spendere?  
È Lazetić, è Lazetić! È Vlahović, è Vlahović. Incubo. Un amico mi ha scritto: "Damiano, voi siete pazzi: rispettate le regole. Chi più rispetta le regole dei bilanci?' Mercato? Tosse-tosse, colpi di tosse.  
E sono perplesso come il Caravaggio che guarda "La stanza rossa" di Henri Matisse. Mi chiedo: "ma che senso ha?" Perché vedo il Barcellona sommerso dai debiti che compra Ferrán Torres (55 milioni) ed Adama Traorè (diritto di riscatto a 30 milioni)? Perché Gosens che a settembre valeva almeno 40 milioni, è stato venduto dall' Atalanta all' Inter per 22? Come fa la Juventus a pagare 75 milioni per Vlahović? Io mi sento come Charlie Brown sulla panchina che si domanda "perché perché perchè?" ma, fortunatamente, almeno al terzo interrogativo ho avuto risposte.  
Ed è strambo. Strambo che Paratici dal Tottenham offra 70 milioni alla Juventus per la scatola Kulusevski - Bentancur. Strambo anche che Paratici si liberi del propulsivo Ndombelè per Bentancur. Strambo che Kulusevski sia stato pagato 35 milioni e che poi non avendo reso secondo le aspettative, sia stato venduto a 40 milioni. Ho capito che la Juventus ha trovato un amico di quelli che sono un tesoro, infatti Paratici ha messo a posto le questioni economiche bianconere d'inverno. E poi ho pure capito che ognuno può fare come vuole, spostarli come desidera, dopotutto, i soldi. Nel calcio solitamente funziona e non è forse poi tanto complicato. Ma il Milan così non è intenzionato, e nemmeno era intenzionato ad immaginarsi l' acquisto di Zakaria che, a 5 milioni più 3 di bonus, è un affarone da fare. E subito. Infatti, lo svizzero non è tanto simile ad un orologio in campo, ma il suo gioco è dinamico e movimentato ed il suo reale valore di mercato si aggira sui 30 milioni, dunque, ora è frazionato ad un prezzo tanto modesto e sì che era un affare. Ma il Milan non ci ha pensato, ci ha pensato solo la Juventus ed ha incominciato la trattativa prima di tutte. Ad esempio, uno come Zakaria avrebbe potuto farci comodo a queste cifre contenute.

Piuttosto, la vendita di Vlahović alla Juventus è stata l'affare per tutti: Commisso ha ottenuto lo scrigno da 75 milioni per la sua Fiorentina e da un giocatore che si sarebbe perso a zero a giugno, poi si è intascato Cabral, Vlahović voleva la Juventus e la Juventus ha acquistato il miglior centravanti possibile sul mercato. Mi rallegro sapendo che il Milan abbia già sfidato la Juventus prima dell' approdo del bomber serbo (Vlahović, non Lazetić). Onestamente, Vlahović al Milan mi è rimasto come sogno di una notte di mezza estate (la scorsa), quando avanzava qualche chiacchiericcio, perché i grandi bomber, ed ancora di più se strutturati fisicamente, sono una grande fortuna in Serie A.
Da noi funziona così: it works.  

(Quasi) infine, Gosens all'Inter, dopo chiacchiere di mercato durate anni, e per ventidue milioni, mi pare un altro affare grosso e saporito, come un tonno dell'Atlantico. I cugini ballano ed io credo che il tedesco possa risultare più importante nella prossima stagione, che in questa. Negli ultimi giorni pare che l' Inter (come la Juventus) voglia tutti, e possa concludere solo affari. Prezzi e volontà sarebbero tutti favorevoli ai cugini.  
Invece, ahimè, pare che il mio Milan non sia altrettanto capace di "piazzare" i propri giocatori. Invece, ahimè, al mio Milan non sono capitate offerte con Kessiè compreso, come è accaduto alla Viola con Vlahović. Ora l'ivoriano è anche infortunato, ed adesso, dopo averla vista tutto il caso Kessiè, ammetto che, per il Milan, trovare un' acquirente prima di gennaio sarebbe stata una faccenda più fruttuosa. Ora che, oltre alla Coppa d' Africa, Kessiè potrebbe anche non giocare le prossime di gare. Quantomeno, a Milanello sarebbe importante lavorare sui rinnovi e presto, cosicché situazioni analoghe ai Calhanoglu, ai Donnarumma ed ai Kessiè non capitombolino più dalle nostre parti. Con il mercato silenzioso, almeno i rinnovi! Cosa sarebbe mai quel silenzio altrimenti, cosa è: il pubblico di Schumann?  

Senti un po' Damiano, ma... che ci avresti fatto con quel montepremi, rispondendo correttamente alla domanda? Che domande, me lo sarei comprato io Vlahović...
"Tifosi milanisti come d'autunno sugli alberi le foglie, ma loro vanno attendendo un acquisto".

Damiano Fallerini