Siamo bravi a processare, a pretendere disciplina, rispetto, e forse anche onore. Ma dagli altri, non dai noi stessi. E tutta questa ipocrisia nel calcio è ben visibile. Ultimo, ma non ultimo, è il caso di Chiesa. Il sistema VAR è andato in cortocircuito la simulazione, o presunta tale, ha spaccato il mondo del calcio, sottoposto il giovane Chiesa, che è un giocatore forte, tosto ed uno dei pochi su cui la Nazionale potrà puntare, per costruire il suo futuro, semplicemente ad un processo notevole.

Son ragazzi e sbagliano. Tutti possono sbagliare. Ci sono dei maestri in materia di simulazione diventati quasi dei "buffoni" del calcio, perchè hanno fatto ridere più dei comici, come Neymar, ad esempio. Unici i suoi rotoloni sul campo di calcio. Ridicoli come niente nella storia del pallone.

Difficile che nessun giocatore non abbia mai simulato. La simulazione fa imbestialire, ma fa parte del gioco. Certo, oggi sei circondato da telecamere, e gol con la mano di dio verrebbero puniti all'istante. La simulazione andrà in estinzione, è inevitabile ed è poco intelligente e rispettoso andare alla ricerca della furbizia, dell'inganno, per conseguire un vantaggio rispetto all'avversario.

E' giusto condannare la simulazione, è giusto dare pene esemplari, ma stiamo attenti a non bruciare il futuro dei ragazzi per quella ricerca di "onestà" in un Paese e sistema profondamente disonesto e corrotto come la società in cui noi tutti viviamo.

Certo, da qualche parte si deve pur partire per cambiare lo stato delle cose, e magari il calcio può essere il giusto punto di partenza. Simulare ha fatto parte della storia del calcio, oggi è semplicemente ridicolo, più che altro perchè vieni sgamato dopo due secondi e farai una figura non proprio meravigliosa. Così come ci si dovrebbe chiedere cosa insegnano nelle scuole di calcio. Insegnano ad evitarle le simulazioni? O se proprio dovesse capitare, meglio gettarsi per terra che non si sa mai come va a finire?

Intanto, scagli la prima pietra chi non ha mai simulato.