Sarri al Chelsea, ennesimo italiano a sedere sulla panchina della ricca squadra di Londra. Come finirà? nessuno è mago o veggente, ma tutto, o quasi porta ad un fallimento per Maurizio. 

La prima cosa e forse l'unica che attualmente è cambiata è stata la più semplice, e cioè quella di smettere di indossare la tuta per 365 giorni all'anno e presentarsi in un bel abito da allenatore vero. Per il resto se Sarri si presenterà al pubblico inglese allo stesso modo di come si è rivelato a quello italiano, e presumibile pensare che non durerà molto la sua avventura al Chelsea. Nel senso che per prima cosa il Sarrismo, così è stato battezzato il suo modo di fare dai seguaci che vedevano in lui il condottiero che avrebbe sconfitto la Juve, è un modo di fare calcio che in primis deve divertire il pubblico e poi forse magari vincere qualcosa, e questo credo calcistico quasi mai accontenta pubblico e società se non è accompagnato da trofei. Secondo, se Sarri pensa di affrontare una stagione di premier league lamentandosi ogni due per tre di cose come, l'orario di gioco, le ore di riposo, la partita all'ora di pranzo la partita al tramonto l'altezza dell'erba e cose del genere come ha fatto in Italia, sarà sbeffeggiato oltre manica, non come qua che aveva trovato i suoi seguaci soprattutto tra giornalisti e tv.

Quindi che Maurizio Sarri sia in grado di far esprimere alla propria squadra un bellissimo gioco è fuori discussione ma che sia anche in grado di essere all'altezza di una squadra e di un palcoscenico dove si bada anche e soprattutto alla vittorie, questo è tutto da dimostrare. Il solo cambio del modo di vestire può non bastare.