Eravamo in pochi, l'anno scorso, a sostenere che l'esonero di Allegri fosse un errore. Nonostante le vittorie collezionate, nonostante in Europa, a parte Zidane, Klopp e Luis Enrique (e sfido chiunque a dire che quest'ultimo valesse la metà del tecnico livornese!) nessuno avesse ottenuto risultati migliori di lui, la piazza si lamentava per la mancata vittoria della Champions e invocava un cambio in panchina. Purtroppo Nedved ascoltò la piazza, e spinse per il cambio; e Agnelli, abituato alle dinamiche aziendali, non potendo sconfessare il suo vice ne accettò la richiesta, pur non condividendola. E così, tramontata l'ipotesi Guardiola, si è ripiegato su Sarri, un altro che ad Allegri non gli si è mai neanche avvicinato. Bel gioco, il suo Napoli (ma non così il Chelsea), vero, ma perdente, e per vari motivi tra cui non trascurerei le dichiarazioni del tecnico. Le sue lamentele sui calendari e su certi arbitraggi avevano un solo risultato: quello di dare un alibi mentale ai suoi giocatori, deconcentrandoli. Un errore che purtroppo Sarri ha ripetuto anche alla Juventus.

C'è poi un altro errore che la Juve si porta dietro dall'arrivo di Ronaldo. Con l'acquisto del portoghese, per mancanza di fondi si è rinunciato, due anni fa, a cercare il giocatore che davvero mancava a quella squadra, capace di arrivare nuovamente a una finale di Champions: un centrocampista alla Pirlo. Intendiamoci, sono felice dell'arrivo di Ronaldo, ma sono convinto che, con i Mandzukic, gli Higuain e i Dybala del 2018, fossero altri i ritocchi da fare. L'arrivo di Ronaldo ha comportato la partenza e l'involuzione di Higuain, e l'assenza di un centrocampista forte ha comportato la sconfitta con l'Ajax. Ad ogni modo, un anno di assestamento per avere un Ronaldo poteva comunque essere un buon investimento. Scegliendo di cambiare Allegri, gli anni di assestamento sono però diventati due. Allegri sapeva cosa mancava alla Juve, è per questo che aveva creato due "tuttocampisti", Dybala e soprattutto Mandzukic, proprio allo scopo di supplire alle carenze della squadra in mezzo al campo. Allegri per quest'anno avrebbe senz'altro chiesto un centrocampista. Sarri non lo ha fatto, se li è ritrovati e non li ha saputi fare giocare.

Dopo questi errori mi sarei aspettato, o meglio avrei voluto che Allegri fosse richiamato al suo ruolo naturale: allenatore della Juventus. Si è preferito invece scegliere Pirlo, probabilmente perchè richiamare Max avrebbe significato ammettere un errore: non vorrei però che l'anno prossimo la dirigenza si ritrovasse a doverne ammettere un altro. Pirlo è stato un grande giocatore, un vincente dotato di carisma e di visione di gioco, tutte doti che possono farne un grandissimo allenatore. Difetta però in esperienza, non so fino a che punto verrà seguito da suoi coetanei con cui ha condiviso lo spogliatoio fino a pochi anni fa, ed è quindi un azzardo. Gli auguro comunque la miglior fortuna, ma che sia Pirlo o che sia Allegri, è importante che la dirigenza capisca che con questa squadra non si vince. A centrocampo, i nuovi acquisti sono buoni interditori, ma nessuno è un regista e tantomeno un leader: va cercato. E sistemato il centrocampo, la difesa attuale (una difesa che in questa parte finale dell'anno ha vacillato proprio per l'assenza di un filtro davanti) non sarebbe poi così male, soprattutto se il vero Alex Sandro fosse quello propositivo visto ieri e non quello del resto della stagione, ma occorrono dei cambi adeguati: Danilo, per fare un nome, non lo è. E in attacco, occorrerà rimpiazzare Higuain. La scelta sembra che ricadrà su Milik, ma preferirei qualcuno di un po' più giovane, come Zapata, anche se in realtà il mio sogno sarebbe di avere un centravanti più vecchio ancora: Ibra!