Esistono vari tipi di tifosi. Ci sono quelli che seguono la propria squadra ad ogni trasferta e quelli che invece si informano solo dei risultati, giusto per avere qualcosa di cui parlare il giorno dopo coi colleghi.
Ci sono quelli che amano tifare la propria squadra e quelli che preferiscono insultare le squadre altrui. Ci sono quelli che, comunque vada, riescono ad essere obiettivi, e quelli che urlano quando un avversario sfiora i capelli di un loro giocatore, ma quando è l’avversario a cadere, gambizzato, negano che ci sia stato fallo.
Ai tempi di farsopoli, ho sentito diversi tifosi di svariate squadre confermare che quel processo era una farsa, ben consapevoli del fatto che non ci fosse un dirigente in tutta la serie A che non avesse chiesto per la propria squadra un arbitro più gradito. A Bergamo lo sappiamo bene: sul giornale della nostra città, la griglia degli arbitri che avrebbero potuto condurre la successiva partita dell’Atalanta veniva pubblicata con diversi giorni d’anticipo. Ed anche l’anno scorso, a seguito delle vicende che hanno riguardato la Juventus, ho avuto modo di parlare con tifosi di altre squadre che mi hanno espresso tutta la loro perplessità su quanto stava accadendo. L’unica eccezione, in un caso e nell’altro, era rappresentata da una specifica tifoseria, da cui non ho mai sentito simili attestati di obiettività: quella interista.

Spero di ricredermi, spero di ricevere decide di commenti del genere “da interista, ti devo dare ragione: non bisogna chiamarla calciopoli ma farsopoli, quel quinquennio di vittorie è stato costruito su una farsa antisportiva, l’anno scorso la Juve è stata ingiustamente danneggiata ed ultimamente stiamo ricevendo molti favori arbitrali”.
Lo spero, ma ci conto poco, o meglio non ci conto affatto.
Poche ore fa mi è capitato di leggere un articolo pubblicato su Vivo per lei, scritto da un tifoso di cui non riporterò il nome che arriva a sostenere quanto segue: il gol del Verona era da annullare perché a suo dire Arnautovic aveva precedentemente subito un fallo (inesistente!); avere evidenziato il fallo di Bisseck a Genova è stata una “sassaiola mediatica” (avrebbe preferito il silenzio…); quella di Bastoni su Duda è stata una “semplice sbracciata”… Infine, scandalizzato dal fatto che Allegri col suo gioco sia lì, a soli due punti dalla capolista, il tifoso conclude dicendo che l’Inter merita il primo posto, perché “gioca il calcio più spettacolare d'Italia, con la miglior difesa del torneo e d'Europa, il miglior attacco e una differenza reti di +35. Dati che neutralizzano la becera sassaiola mediatica lanciata contro i nerazzurri“.
Mi spiace dover dare simili delusioni, ma l’Inter non ha il gioco più spettacolare d’Italia, al massimo è spettacolare in alcuni frangenti, ma di certo non più di quanto possano esserlo, in altrettanti frangenti, squadre come il Bologna, la Fiorentina o l’Atalanta.
Ma soprattutto, non ha alcun senso sostenere che certi dati neutralizzino le critiche sugli episodi arbitrali favorevoli all’Inter, perché senza quegli episodi arbitrali i dati sarebbero ben diversi! Senza il gol di Bisseck contro il Genoa, l’Inter avrebbe un punto e un gol in meno; senza la mancata sanzione per il placcaggio di Barella a Lobotka ed altri sconcertanti errori arbitrali, la partita col Napoli avrebbe anche potuto non sbloccarsi, 3 gol e 2 punti in meno; se si fosse andati a ritroso nelle immagini, come è stato fatto nell’occasione del gol di Kean contro il Verona, il gol dell’Inter contro la Juve avrebbe potuto essere annullato, un gol e due punti in meno.
La differenza reti di + 35, solo analizzando queste tre partite e quella del Verona, si ridurrebbe di 6 gol e l’Inter non sarebbe più prima con due punti di vantaggio sulla Juve, ma seconda a 6 punti dai bianconeri e con soli 3 punti di vantaggio sul Milan: ed evito di analizzare tutte le altre partite con sviste favorevoli all’Inter…
​Non posso però non parlare di alcune sviste sfavorevoli ai bianconeri. La prima, il già citato caso Kean-Faraoni, per il quale è stato applicato un metro di giudizio completamente diverso da quello utilizzato in partite che non coinvolgevano la Juve. La seconda (e con questa aggiungiamo altri 2 punti ai bianconeri, che sarebbero ora a + 8 sull’Inter…), Genoa-Juventus, con la mancata espulsione di Malinovsky e un rigore non concesso ai bianconeri nonostante l’evidente fallo di mano di Bani, così evidente che anche il designatore degli arbitri, Rocchi, ha dovuto ammettere la gravità degli errori commessi. Purtroppo, non si è limitato a quello, ha anche aggiunto: “Non vorrei più sentir dire che se sbaglia una volta un arbitro o un VAR dobbiamo fermarlo, è un concetto che va superato”.
Il problema è che non si parla di “sbaglio di una volta”. L’arbitro in questione, infatti, era Massa: lo stesso, per intenderci, che durante Torino-Inter del 2022, dal Var, arrivò a sostenere l’insostenibile, ovvero che Ranocchia avesse prima preso la palla e solo dopo il piede di Belotti! Ed è lo stesso Massa della già citata Napoli-Inter…
E chi c’era invece al VAR; in quel Genoa-Juventus? Fabbri, lo stesso arbitro di Inter-Verona… Non siamo quindi in presenza di uno sbaglio di una volta, ma di due arbitri che commettono errori gravi, così gravi che il fatto che con tali errori abbiano favorito più volte l’Inter diventa perfino irrilevante, rispetto all’opportunità che continuino ad arbitrare in serie A. Perché anche negando qualsiasi parzialità di giudizio, se sei un arbitro ed arrivi a sostenere che un giocatore ha preso prima la palla e poi il piede, quando per arrivare alla palla ha dovuto prima abbattere il giocatore avversario che la nascondeva, allora è evidente che rischi di ostacolare il corretto andamento del Campionato, ciò che dovrebbe essere il fine ultimo della FIGC, di cui l’Associazione Italiana Arbitri fa parte.
Temo che però i tifosi interisti non vedrebbero di buon occhio l’allontanamento di Fabbri e Massa dalla Serie A. Chissà perché.