E ci risiamo! Il commentatore tv ed ex calciatore Lele Adani proprio non ce la fa, quando parla di Allegri, a non passare a quelli che, nascosti dietro all'oratoria, sono a tutti gli effetti dei veri e propri insulti.
Avevamo già evidenziato il primo screzio avvenuto quando Allegri, anni fa, abbandonò il microfono durante una intervista in cui veniva continuamente interrotto. Adani riprese la parola, accusando il tecnico di avere mancato di rispetto ai tifosi non rispondendo alle domande: lo accusò proprio lui, che di fatto con le sue interruzioni aveva impedito a più riprese che Allegri rispondesse!
Ma quanto dichiarato ieri è ancora più grave. “Un comunicatore come me si mette in mezzo tra i protagonisti del calcio e il pubblico, cerca di fare da tramite, cerca di prendere tutto quello che loro ci danno e filtrarlo, offrirlo a chi ci ascolta. Questo è il nostro ruolo, deve essere inteso come una missione, che in questo caso Teotino come sempre ha fatto benissimo. Il protagonista (Allegri, ndr) deve capire che i giochini fatti per screditare, offendere o mancare di rispetto… che ovviamente vengono fatti fuori dai teatrini organizzati, perché ovviamente quando c'è l'amico dell'amico che ti concede lo scherzo anche se arrivi a 18, 17 e 16 punti dietro la prima e non approfondisce perché non ha rispetto per la gente ma solo di un rapporto da portare nel tempo, allora ti viene da sorridere e la gestisci bene. Ma quando c'è la domanda sul perché di un rendimento sbagliato, ci si arrabbia perché non si è abituati. L'amico che ti sorride e non guarda il dato di fatto, ti agevola la situazione. Invece a chi ti chiede perché o dove devi migliorare, perché hai preso per 9 anni soldi dalla Juventus quindi gli si può chiedere qualcosa, la risposta è una mancanza di rispetto, l'ennesima”.
In sostanza, chiunque non la pensi come Adani su Allegri, agli occhi di Adani lo fa senz’altro per un motivo: ne è amico, oppure è amico di un suo amico. Verrebbe da urlare: complotto!
C’è tutto un mondo di amici e di amici di amici che fanno di tutto per proteggere Allegri non da atti di violenza o da incidenti domestici, bensì, tenetevi stretti udite bene… dalle domande! E le persone che, come Adani, quelle domande le farebbero, invece sono le sole a dimostrare rispetto per i tifosi!
E allora comincio a pensare, “caspita, sono stato tratto in inganno per anni e non me ne sono accorto, nessuno che abbia mai chiesto ad Allegri…”. Poi però ripenso alle domande che avrebbe posto Adani, e mi rendo immediatamente conto che è lui che sta mancando di rispetto ai tifosi e li prende in giro. Perché è chiaro che la domanda “perché sei arrivato a 18, 17 e 16 punti dietro la prima” è talmente ridicola che non può essere vista come la missione “di fare da tramite tra i protagonisti del calcio e il pubblico”, semmai è un tentativo di influenzarlo, il pubblico. Perché una persona che sa qualcosa di calcio (e chi si autoproclama “comunicatore” avrebbe il dovere di saperne qualcosa) non può non sapere che nel suo primo anno Allegri arrivò a 16 punti dalla prima, con una squadra ben peggiore di quella che l’anno precedente era arrivata a 13 punti dalla prima, anzi, di più: giocando l’intero girone d’andata senza un centravanti! E l’anno seguente, la Juve arrivò a 18 punti dalla prima, cioè a parimerito con l’Inter, dopo aver subìto per tutto l’anno uno sballottamento psicologico mai visto, con punti tolti e poi ridati e poi ritolti. E a quel risultato ci arrivò con una rosa nettamente inferiore a quella dell’Inter.
Dunque, il comunicatore Adani ci può spiegare perché quella domanda andrebbe posta ad Allegri e non a Inzaghi? Forse che Inzaghi non è stato pagato dalla sua squadra, in questi anni, e quindi “non gli si può chiedere qualcosa”? È rispetto per i tifosi usare questo argomento solo per Allegri? E ancora: si è accorto, il comunicatore, che la rosa della Juve è ed è stata in questi anni di gran lunga inferiore a quella non solo delle capoliste, ma anche di molte squadre che Allegri si è messo dietro? O davvero vuol fingere che il valore di una squadra dipenda dal cartellino e dal monte ingaggi dei giocatori? È questa la sua missione da comunicatore, raccontare una panzana simile?

Adani, che nel suo curriculum può anche vantare di essere un ex allenatore in seconda di una squadra di serie B, poche domeniche fa ha contestato Allegri dicendo che la differenza tra lui ed Inzaghi era il lavoro. Io sono convinto che la differenza tra Allegri ed Inzaghi stia nel fatto che Inzaghi ha preso in mano una squadra vincente da Conte, ne ha mantenuto il modulo e ci ha perso per due anni consecutivi, Allegri ha preso in mano una squadra vincente da Conte, ne ha cambiato da subito il modulo e ci ha vinto per cinque anni consecutivi, arrivando due volte in finale Champions (cosa che secondo Conte non era possibile, con quella rosa…).
Questa sarebbe dunque la domanda che chi ha come missione la comunicazione dovrebbe fare, chiaramente non ad Allegri bensì ad Inzaghi: come mai ci hai messo così tanto per vincere? Non sarà che se quest’anno riesci a vincere, effettivamente è perché hai una rosa di gran lunga superiore alle altre e che giudicare le squadre sulla base del monte ingaggi, quindi, è una sciocchezza colossale? Da parte mia, invece, avrei una sola domanda, ma per Adani: ma davvero pensi che questi tuoi attacchi frontali a chi ha il torto di aver dimostrato sul campo di saper allenare e far vincere le proprie squadre molto, ma molto, ma molto meglio di te, sia rispettare i tifosi, quelli veri? Stai rispettando i tifosi o gli haters?

Un’ultima nota: avevo parlato degli insulti di Adani, definendoli gravissimi. Con questa dichiarazione, infatti, Adani finge di ergersi a difensore del giornalismo, ma in realtà attacca, come detto, i giornalisti che non la pensano come lui (di cui chiaramente però non fa i nomi... perchè i tifosi vanno informati, sì, ma fino a un certo punto...!). Per dimostrare di essere libero, secondo l’Adani-pensiero, un giornalista deve fare le stesse domande che farebbe lui, ciò che incidentalmente è tutto tranne libertà di pensiero. E chi è “ottimo”, secondo Adani? Teotino, la cui domanda per Allegri è stata “come mai con questo modulo ha ottenuto solo 7 punti in 8 partite”. Chiaramente, l’ovvia risposta di Allegri, che ha fatto notare che questo è lo stesso modulo con cui la Juve ha realizzato 52 punti in 21 partite, viene considerata irrispettosa, “un giochino fatto per screditare, offendere o mancare di rispetto”: mica come le dichiarazioni di Adani contro Allegri, che diamine!