Tutto è iniziato con l'annuncio della partenza di Conte.
Tre anni di belle vittorie (in Italia) avevano cementato il rapporto tra i tifosi e l'allenatore pugliese: un rapporto così stretto che in molti, da quella separazione, non si sono più ripresi. Gli orfani di Conte avrebbero contestato chiunque fosse arrivato a usurparne il posto, figuriamoci poi se quel "chiunque" rispondeva al nome di Massimiliano Allegri, l'ex mister del Milan, la squadra che più di tutte aveva insidiato i tre scudetti appena conquistati. E così, per questi tifosi, se la Juventus continuava a vincere anche con Allegri, il motivo poteva essere uno solo: quella, secondo loro, era comunque la Juve di Conte, e non poteva quindi che continuare a vincere, così, per inerzia. E poco importa se la prima Juve di Allegri, rispetto all'ultima di Conte, aveva cambiato mezzo attacco; poco importa se Allegri già pochi mesi dopo la sua nuova guida era passato dal tipico 3-5-2 contiano a un ben più offensivo 4-3-1-2; poco importa se, già nel suo anno di esordio, Allegri aveva ottenuto ciò a cui Conte non si è mai avvicinato, nemmeno col Chelsea, la finale di Champions, raggiunta battendo in semifinale il Real Madrid, detentore del titolo: ad Allegri non andava comunque riconosciuto alcun merito.

Allegri ha poi continuato a vincere: altre 3 Coppe Italia, altri 3 scudetti con un quarto in arrivo, altre Supercoppe... Ma il peccato originale, quello di avere osato sostituirsi a Conte, quei tifosi non l'hanno mai perdonato. E così, ecco che dopo essere stati costretti ad abbassare toni ed orecchie in seguito alla partita di ritorno con l'Atletico, ora ritornano con accuse e critiche che non hanno nulla di razionale. Vogliamo provare ad analizzarne qualcuna insieme?

Una prima critica che viene mossa ad Allegri è quella di essere un difensivista. Lui, che ha schierato insieme Pjanic, Cuadrado, Mandzukic, Dybala e Higuain, roba che manco Zeman...! A riprova della loro tesi, citano il fatto che, nel ritorno con l'Ajax, De Sciglio è stato preferito a Cancelo! Ora, parliamoci chiaro: Cancelo ha fatto un buon inizio di stagione, ma dal rientro dall'infortunio è una mina vagante. Non si contano i suoi interventi difensivi che hanno portato al gol gli avversari, "buon" ultimo proprio quello della partita d'andata con l'Ajax. Il tanto criticato De Sciglio (guarda caso, arriva da quel Milan anche lui...) in questo dà certamente maggiori garanzie. E se Cancelo avesse fatto un altro svarione dei suoi fin dal primo minuto, inseguire gli avversari non sarebbe stato affatto semplice, come purtroppo abbiamo verificato. D'altra parte, i fatti parlano chiaro. De Sciglio ha giocato fino al 64'. Era in campo nel primo tempo, quello che la Juve, almeno fino al gol di Van de Beek al 34', ha passato maggiormente in attacco; e non era in campo quando la Juve ha preso il secondo gol e avrebbe dovuto attaccare di più: qualcuno ha visto Cancelo, in quell'ultima mezz'ora? Ma se fai notare questi fatti, ti viene replicato che "De Sciglio ha alzato la mano in occasione del primo gol". Riguardate le immagini: il pallone era già ampiamente filtrato lontano da lui. Che altro poteva fare se non chiamare un fuori gioco, purtroppo inesistente?

Ma torniamo ad Allegri e all'accusa di difensivismo. Per andare avanti in Europa, ci raccontano gli orfani di Conte, occorre schierare giocatori che siano votati all'attacco. Ma è davvero così? Basta guardare gli altri quarti per scoprire che la risposta è no. Lasciamo perdere momentaneamente il Liverpool, che ha giocato contro una squadra palesemente inferiore, e guardiamo il Barcellona e il Tottenham. Hanno giocato bene e hanno vinto, ma possiamo davvero dire che hanno passato il turno perchè sono state più votate all'attacco delle loro avversarie? Il City tra andata e ritorno ha segnato 4 gol, al pari del Tottenham: se è passato il Tottenham e non il City non è per la propensione all'attacco, ma per la capacità di difendersi in casa che il Tottenham ha dimostrato e il City no. E allora, ecco smontata un'altra delle accuse che piovono costantemente su Allegri, quella di usare giocatori come Mandzukic in difesa. Mi chiedo se chi muove queste critiche abbia mai visto una partita in cui una squadra si sia difesa con 7 uomini contro 10 ed abbia vinto. Guardate allo stesso Ajax: attaccavano in 10, difendevano in 10. Il famoso "calcio totale". Ne hanno mai sentito parlare?

Ed è sbagliata anche l'idea che un giocatore più propenso all'attacco renda la squadra più offensiva (altro che Cancelo al posto di De Sciglio!). Pensate al cambio tra Dybala, che spesso è sceso in copertura, e Kean, sempre fermo in attacco. Di nuovo, la Juve più offensiva è stata quella del primo tempo, giocato quasi interamente da Dybala. Rientrando, l'argentino garantiva maggior copertura, più velocità nel recupero dei palloni e quindi nella possibilità di riportarsi in attacco. Nel secondo tempo, i palloni riconquistati venivano rilanciati alla cieca, perchè sulla linea del centrocampo non c'era più nessuno a fare da sponda. Per fare una grande squadra non si possono mettere solo attaccanti puri. E d'altra parte, il Real che ha vinto in questi anni è stato quello di Ronaldo, vero, ma anche quello dell'arcigna difesa di Sergio Ramos.

Si tratta quindi di una accusa del tutto priva di senso, come molte altre che ho sentito in questi anni di Allegri. Come quella di non aver schierato più spesso, che so, Benatia, Kean o Bernardescchi: lo avesse fatto, c'è da scommetterci, si sarebbero lamentati per aver lasciato in panchina Chiellini, Dybala o Douglas Costa (in campo, occorre ricordarlo, si scende in 11). O come quella di aver schierato troppo Ronaldo (e sai i piagnistei se non lo avesse fatto!) o di non avergli fatto arrivare troppi palloni, quando in realtà le statistiche dicono il contrario. Ma di tutte queste accuse illogiche e immotivate, quella che più mi colpisce rimane, per distacco, questa: "bisogna cambiare Allegri perchè se no in Europa non si vincerà mai". E cosa auspicano, gli orfani di Conte? Che ritorni Conte! Il cui miglior risultato, in Europa, è peggiore del peggiore risultato di Allegri! Alcuni, un po' più saggi (ma non molto), notano questa contraddizione e allora fanno altri nomi: Mourinho, Guardiola, ... Ma guardiamo ai fatti. Da quando Allegri è alla Juve, chi ha vinto, in Europa, più di Allegri? Chi ha fatto meglio di lui? Solo due allenatori: Luis Enrique (e sfido chiunque a sostenere che è meglio di Allegri) e Zidane.
Allegri ha raggiunto due finali, perdendole contro il Barcellona di Messi e il Real di cui Ronaldo era solo la ciliegina sulla torta; perdendole cioè contro squadre più forti della Juve dopo aver battuto squadre alla pari o sulla carta più forti della Juve. Ora la Juve ha perso contro una squadra che ha eliminato quel Real e che è molto più forte di quanto la carta non dica, probabilmente al momento la più forte di tutte, in Europa. Quindi, per favore, basta con questi processi sommari ad Allegri. Allegri ha dimostrato di saper vincere ed io voglio vincere.

Quest'anno è andata così perchè abbiamo incontrato la squadra migliore nel momento peggiore, con mezza squadra fuori e un centrocampo non all'altezza: prendiamone atto, miglioriamo la rosa nei due reparti dietro e ripartiamo. Se avete voglia di vedere tanti gol per divertirvi, andate all'oratorio e guardatevi un bel scapoli contro ammogliati, ma lasciate stare Allegri.

Fabio S.