Giunti al giro di boa del calciomercato, che si chiuderà a fine Agosto, occorre fare il punto della situazione. In questo primo mese, la Juventus ha messo a segno dei bei colpi: Pogba, Di Maria, Bremer e Gatti sono senz’altro calciatori in grado di rinforzare la rosa. Bisogna però osservare che nel frattempo giocatori altrettanto importanti (Chiellini, De Ligt, Morata e Dybala su tutti) non fanno più parte della squadra, che quindi al momento, nel suo complesso e complice anche l’infortunio di Pogba, non si è rinforzata. Ciò che invece non si può dire di altre squadre come il Milan, l’Inter e la Roma. Perfino il Napoli, inizialmente indebolito, sembra ora voler entrare in corsia di sorpasso. In questa seconda metà del calciomercato occorrerà dunque mettere a segno nuovi colpi: ma quali?

Per capire cosa ci occorre, cominciamo a vedere qual è la situazione attuale. Rispetto alla rosa di 25 giocatori dello scorso anno, sono confermati: Szczesny, Perin, Pinsoglio, Danilo, Bonucci, Bremer, Gatti, De Sciglio, Locatelli, Pogba, Di Maria, Cuadrado, Chiesa e Vlahovic. Riassumendo, sono certi tutti e 3 i portieri, 5 difensori su 8, 2 centrocampisti su 7, 3 attaccanti su 7 e il jolly Cuadrado. Partiamo dalla difesa. Pellegrini, Alex Sandro e Rugani non sono di certo incedibili, ma, soprattutto gli ultimi due, sono difficili da piazzare. La cessione di Pellegrini costituirebbe poi un ulteriore problema, visto che l’anno prossimo, con la scadenza del contratto di Sandro, nel caso in cui Cambiaso non esplodesse la Juve si vedrebbe costretta ad acquistare due terzini sinistri. A centrocampo, manca sicuramente un regista di ruolo. Il giovane Fagioli può supplire in partite meno importanti per farsi le ossa, ma siccome questo è un anno in cui bisogna vincere e non un anno sperimentale, non possiamo di certo immaginare che sarà lui a dirigere la squadra nelle partite che contano. In attacco, manca il famoso vice Vlahovic, ma anche il vice Chiesa e il vice Di Maria… Veniamo allora ai nomi. Essendo difficile, al momento, ritoccare la difesa, la dirigenza juventina dovrebbe iniziare a riempire le altre caselle importanti. Per il regista, il nome più gettonato è quello di Paredes: un nome che, al pari di Pjanic, non scalda i tifosi, sia perchè entrambi considerati troppo lenti, sia per la loro tenuta fisica. A mio avviso, un metronomo può anche permettersi di non essere particolarmente veloce (vedi Jorginho, Thiago Motta, Montolivo e tanti altri), l’importante è che sappia far girare la palla, ma è evidente che, se trovassimo un regista che oltre a saper far girare la palla fosse anche veloce e godesse di ottima salute, sarebbe decisamente meglio. Trovato questo regista, con l’aggiunta di Fagioli e con la conferma di McKennie, Zakaria e Rabiot, e quindi senza ulteriori esborsi, potrei considerare chiuso il capitolo centrocampo.    Passiamo dunque all’attacco. Il miglior vice Vlahovic possibile per me è Muriel: un giocatore dotato di grande tecnica che non crea problemi se sta in panchina, in grado di giocare sia al posto di Vlahovic che insieme a lui (e quindi di dare la possibilità di cambiare modulo d’attacco) e soprattutto con una percentuale altissima di gol da subentrato. Per il suo acquisto, si potrebbe poi aprire una ulteriore possibilità. L’Atalanta è infatti alla ricerca del quarto centrale difensivo (si parla di un interessamento per Acerbi). Ecco dunque che nella trattativa si può cercare di inserire anche Rugani. Certo, il suo ingaggio sembrerebbe al momento proibitivo per le casse bergamasche, ma la Juve può cercare di avviare col giocatore una pratica di moral suasion, convincendolo che difficilmente troverà l’anno prossimo squadre che siano disposte a pagare tanto per lui e riconoscendogli per quest’anno una buonuscita.  

L’altro nome per l’attacco è Mudryc, gioiellino ucraino dello Shaktar, in grado di ricoprire efficacemente i ruoli di ala destra, ala sinistra, trequartista e falso nueve e che in prospettiva può anche diventare un grandissimo regista. A questo punto, basterebbe inserire nella prima parte della stagione Soulè, pupillo di Di Maria, e in seguito Kaio Jorge, e il reparto è completo. Rimarrebbe ora quel buco tra i centrali difensivi (il sogno è Pau Torres) e l’annoso problema del terzino sinistro, per il quale una soluzione c’è: Cuadrado! Il colombiano ha già giocato con successo da terzino destro e nella Fiorentina da esterno sinistro, ruolo in cui, guarda caso, Allegri lo sta sperimentando nuovamente (ottimo il suo passaggio da quella posizione per Kean, a segno contro il Barcellona). Perché non provare dunque ad arretrarlo al posto di Sandro, anziché insieme a Sandro? In questo modo, non si perderebbe l’apporto di uno dei giocatori di maggior qualità della rosa, che con Di Maria e Chiesa non troverebbe invece spazio. Il posto liberato da Cuadrado in attacco potrebbe rimanere per Kean, sperando in una sua definitiva consacrazione.

Riassumendo, la mia rosa, ideale ma comunque realistica, prevede per quest’anno la sola cessione di Rugani, oltre a quella in corso di Arthur (eventuali altre cessioni, come ad esempio Rabiot, possono servire per far cassa ma possono essere rimpiazzate “in casa” da giovani come Miretti o Rovella) e l’acquisto di Pau Torres (50 milioni), Muriel (10 milioni), Mudryc (10 milioni) e un regista (una ventina di milioni, molti meno se preso in prestito). In cassa, ci sono ancora 30 milioni entrati con la vendita di De Ligt e un’altra trentina di milioni derivati dalle vendite di Demiral, Mandragora e Vrioni. Inoltre, tutti gli esuberi in rosa (Pellegrini; Miretti e/o Rovella, ecc.) possono essere ceduti in prestito, portando altri soldi in cassa. Al netto dei soldi per Chiesa, comunque già contabilizzati, si tratta dunque di una operazione sostenibile dal punto di vista finanziario e che permetterebbe di avere una squadra completa in ogni suo reparto: i tre portieri; Danilo e De Sciglio come terzini destri; Cuadrado e Alex Sandro terzini sinistri; Pau Torres, Bremer, Bonucci e Gatti centrali; Paredes (o altri) e Fagioli registi; Pogba, Locatelli, McKennie, Zakaria e Rabiot a completare il centrocampo; Vlahovic, Muriel e Kaio Jorge prime punte; Di Maria, Chiesa, Soulè e Mudryc esterni. E la presenza di giocatori in grado di coprire più ruoli (Cuadrado, Muriel e Mudryc su tutti, ma anche Danilo, Kean, Chiesa e Di Maria) renderebbe possibile cambiare schema anche a partita in corso.