Lo devo ammettere e non posso che ammetterlo. Sarà che forse i troppi anni da laziale mi avevano turbato nel vederlo, così di botto, nell'Inter. Certo, vero è che nel calcio moderno la maglia conta una stagione, l'affezione non è più di questi tempi, oramai si è professionisti, liberi o impegnati, poco conta, e si va dove si può, adattandosi all'evenienza.
Di allenatori alla Klopp vecchia scuola, che puntano ad un decennale almeno sulla stessa panchina se ne vedranno sempre meno. Anno per anno, stagione per stagione. Si vedrà.
Ed in tutto ciò Inzaghi, accolto con diffidenza dall'ambiente Inter, non era certamente partito con i migliori auspici. Scudetto perso, regalato al Milan, poi un terzo posto, certo, vinte le coppe nazionali, è arrivato in finale di Champion League, e gli interisti ancora non sanno come, che l'Inter avrebbe benissimo potuto vincere, e qui c'è un mondo pazzesco da vivere, ma vi è stata sempre della diffidenza. Quest'anno l'Inter con un calciomercato al risparmio è data come favorita, vista anche la situazione delle altre concorrenti ed i pronostici al momento sono confermati. Inter, Napoli, se ritorna dalla selva oscura del dramma in cui sono caduti in modo tremendamente teatrale, dalla vicenda Spalletti a quella del loro super attaccante nigeriano Osimhen, Juventus, fuori dall'Europa, che dovrebbe lottare solo per le competizioni nazionali e Milan, il diavolo è sempre lì a puntellare giorno dopo giorno, sono le assolute pretendenti legittime per questo scudetto in base a quello che si è visto fino ad oggi.
Eppure l'Inter di Inzaghi, tolta la questione Sassuolo, gioca a calcio e gioca bene a calcio. Ed è uno spettacolo da vedere. Ed è questa la cosa che impressiona un po' tutti gli addetti ai lavori. Fa divertire, gioca e vince. Guardiola ha detto che questa Inter arriverà nuovamente in finale di Champions League. Se continua a giocare come il secondo tempo contro il Benfica, sicuramente in SerieA lascerà terra bruciata ed in Europa andrà diritta in finale.
Però siamo solo agli inizi, di una stagione lunga e con una rosa che avrebbe avuto di rinforzi, sicuramente, in panchina. Sarà quello che sarà, finirà come finirà, ma una cosa come detto in premessa bisogna riconoscerla. Inzaghi ha preso l'Inter per mano e la sta modellando. Il presidente cinese che sta ricostruendo la grande Inter dell'immenso Moratti, ha delle visioni notevoli, ed in questa visione fin dall'inizio vi è stata empatia con Inzaghi, nonostante qualche piccola scossettina di terremoto.

E sì, su Inzaghi, mi sono sbagliato. Volevo vedere un mister diverso sulla panchina nerazzurra, alla Conte, con carattere. Di Inzaghi ci saranno e ci sono cose che non mi piaceranno, come è normale che sia, e chi se ne frega si dirà, però bisogna riconoscere che ha fatto con questa Inter qualcosa di molto importante e la fiducia la merita. Poi se dovesse nuovamente ripetersi un film già visto, all'Inter, e noi interisti sappiamo bene di cosa stiamo parlando, quando diciamo una situazione all'Inter, amen, intanto prendiamoci quello di bello e buono di questa stagione che al momento sta regalando al mondo nerazzurro quell'entusiasmo che forse neanche lo scudetto di Conte aveva offerto, ma il triplete di Mourinho, sì....