Essere tifoso significa essere coinvolto nelle sorti sportive della squadra per cui ci si appassiona, al punto da gioire per le vittorie e soffrire per le sconfitte. Il tifoso si sente parte integrante di un progetto, pronto a stringersi intorno alla squadra, anche nei momenti più difficili, ma intransigente nel difenderne la storia, scritta in un lungo percorso, cercando di contribuire ad incrementare il numero di persone che tifano per gli stessi colori.
Il tifoso non è il proprietario economico della Società che ama, questo è fin troppo chiaro, ma ha ugualmente un ruolo importantissimo, poichè qualsiasi squadra, ancora prima dei titoli vinti, viene valutata per il numero di sostenitori che riesce a coinvolgere.
Tifosi, appassionati, spettatori o semplici simpatizzanti, siamo tutti parte integrande di quel grande mondo sportivo che si chiama MILAN garantendo la propria passione.
Chi comanda, chi paga e ricopre i ruoli più importanti, oltre ad avere l'obbligo di conoscere la Storia di questo Club, accetta di essere garante di tutto ciò, di aspirare ai livelli più alti, sportivamente parlando e se per farlo non vuole rimetterci denaro, scelta comprensibile, non può neppure trarne un guadagno personale come fosse il padrone di una Azienda qualsiasi. Sono queste le regole su cui si basa lo SPORT. Se invece si vuole altro, allora basta dirlo.

A noi interessa che il Milan sia passione e possibilmente divertimento. Non esistono scappatoie o soluzione alternative, poichè ci sono regole, scritte e non che vanno rispettate. Allora se hai 100 Milioni da investire, ma 50 li spendi e altrettanti li indirizzi altrove è evidente non solo che la squadra sarà meno competitiva di quello che si poteva fare, ma che la passione sportiva è secondaria ad altri fini. Ecco che il Fondo Elliott, forte di una spesa iniziale molto contenuta, ha puntato su un progetto sostenibile e su investimenti tendenti ad incrementare il valore del Milan e a riportarlo a livelli sportivi degni del suo passato, riuscendoci perfettamente.
Una proprietà poco presente, restia a coinvolgimenti sportivi, ma guidata da Professionisti in grado di ottenere gli obiettivi fissati. Solo il licenziamento di Boban è stato un incidente di percorso, di basso livello, ma purtroppo condizionato dal fatto che gli interessi economici e quelli sportivi viaggiavano su piani diversi e un Fondo non poteva vedere minata la sua immagine internazionale. La cessione a Cardinale, vera o fittizia, ha garantito ad Elliott non solo 400 Milioni di guadagno, ma interessi annui per una cinquantina di milioni.

Ed eccoci al punto. Cardinale con i suoi viaggi lampo, i suoi sorrisi, le sue interviste finalizzate a non dire nulla di concreto, come la realizzazione dello Stadio, l'acquisto di calciatori in base a dati statistici, oppure che a lui piace vincere, ma non spesso, confessando che non sapeva quante Coppe avesse vinto il Milan e che la sua Azienda aveva visualizzato altri 200 club prima di dare inizio a questa avventura, si è comprato il Nostro Milan per 1200 Milioni. Seicento li ha ottenuti in prestito dallo stesso venditore ad un tasso non ben definito, si presume fra il sette e l'otto per cento quindi con una spesa annua di circa 48 M e, stando bassi, altrettanti li deve dare agli investitori che hanno garantito la somma mancante. Un totale di 100 M annui di soli interessi. Cifra che verrà ammortizzata facilmente riuscendo a vendere il Milan, con il progetto per lo stadio, per una cifra che probabilmente sarà vicina ai 2000 Milioni.
Mentre Cardinale aspetta di vendere e costatate le problematiche sempre più concrete nel riuscire a costruire lo Stadio, con tempistiche sempre più lunghe ed ora dirottato fuori da Milano, da dove pensa di prelevare i 100 Milioni di interessi ? Cardinale è al Milan da un anno  e in precedenza Elliott non solo aveva dovuto vendere nessun giocatore, ma anche perdendo giocatori a parametro zero, era riuscito a garantire una competitività sportiva che avevamo smarrito.

Se ora si deve vendere Tonali, se Maldini e Massara sono un intralcio al "nuovo corso", se 71500 spettatori di MEDIA, Coppa Italia compresa, così come il caro biglietti di Champions o gli aumenti agli abbonamenti, finiscono nelle tasche di Jerry e non per rafforzare la Squadra nel migliore dei modi.
Allora NOI non tifiamo MILAN, ma chi ne trae guadagno. Ecco perchè CARDINALE OUT è l'unica nostra salvezza e aspettare ha solo l'effetto di lasciargli smontare una squadra costruita in tre anni.
Il progetto di Elliott si basava su quella sostenibilità economica, che abbiamo sposato e che ha una logica, oltre ad evitare ogni rischio di sparire dal panorama calcistico, cosa per altro successa a molti Club italiani, viceversa RedBird non nasconde l'idea di fare una squadra sufficiente a partecipare, restando obbligatoriamente fra le prime quattro squadre del campionato per GARANTIRSI i 100 milioni annui che gli servono.

Se anche la stampa, italiana ed estera, inizia a dubitare della solidità di questo progetto, se appare evidente che Cardinale non è Elliott e specialmente non ha un Gazidis o un Maldini in sua rappresentanza, non serve aspettare per conoscere il futuro o accontentarsi di quei giocatori che verranno a vestire la maglia rossonera, perchè alla fine non sarà importante se e quanto si sarà rinforzato il Milan, ma come sistemare i conti e già questo allontana la Nostra Squadra dai Club più importanti al mondo e non pensate che ciò non si percepisca.