Accade sempre più spesso che tifosi della medesima squadra possano avere punti di vista totalmente diversi.
E' sempre successo ed è comprensibile. In genere si discuteva sull'allenatore, sui giocatori o sugli acquisti, mentre oggi l'argomento spesso si amplifica anche a dirigenza o alla proprietà, fino a spingersi su argomenti totalmente ininfluenti al fine del gioco e dei risultati sul campo, come stipendi o bilanci.
Logico che chi esprime le proprie posizioni si affida alle proprie conoscenze e all'esperienze maturate quale "TIFOSO DOC", senza attribuirsi certezze che nessuno può esibire, ma affidandosi alla propria passione, alla consapevolezza di rivolgersi a chi la pensa in modo totalmente diverso, ma pur rispettandolo, cercando di ampliare i punti di vista e affrontando un confronto possibilmente costruttivo.

Eppure accade regolarmente che quando si cerca di disquisire su situazioni che, almeno apparentemente, poco si addicono alla STORIA ed al BLASONE di un Top Club come è il Milan, si venga definiti "tifosetti", "vedovi di chi sa chi" o peggio, "pseudo tifosi".
E' successo a me, quando attaccavo Elliott e recentemente a Rocco per sempre, per il solo fatto di aver espresso i suoi dubbi sull'attuale campagna acquisti.
Punti di vista, ma stupisce quanto il più delle volte sia la "nuova generazione" di tifosi a sentirsi autorizzata non solo a "rottamare" chi si permette di sollevare dubbi, ma specialmente di sentirsi autorizzati a rilasciare quelle patenti del tifoso di cui ne detengono l'illusorio potere. Un mix fra Khmer Rossi e Talebani, applicati al concetto di tifosi sportivi.

Le loro certezze non vacillano mai. Vivono sul presente, fregandosene del passato quando sono gli altri a raccontarlo, avendolo vissuto, ma non sapendo analizzare il futuro, poichè il LORO TIFO, stranamente, non è fatto di passione e partecipazione, ma non si capisce bene se di risultati, progetti da concretizzare o semplicemente non guardare indietro.
Materia più da ambito filosofico che sportivo.
Eppure mai in passato avevo sentito un tifoso milanista affermare o scrivere: "Godo per il pareggio contro la Cremonese".
Ancora oggi, come da quando ho iniziato a tifare Milan, io soffro ogni volta che non vince, a prescindere dall'avversario o dalla prestazione sportiva esibita in campo. Probabilmente la nuova generazione, ha altri modelli.       

Il commento postato da uno di questi tifosi, che riporto senza alcuna modifica, merita di essere analizzato proprio nella sua ASSOLUTA INCOMPRENSIONE: "Sei uno di quegli pseudo tifosi che più che tifosi del Milan, sono tifosi della storia del Milan. Sei uno di quelli che tifano Milan in base a chi ne fa parte. Sei uno che se fosse coerente con se stesso, dovrebbe smettere di tifare Milan e iniziare a tifare qualunque squadra nella quale si trovi un ex giocatore importante del Milan. Tanto di quello siete tifosi tu e tutti quelli come te, di ciò che è stato il Milan nell'epoca di Berlusconi. Non accettate che Maldini è stato cacciato per un motivo molto semplice: perché non ha concluso una sola operazione di successo, ne in entrata e ne in uscita, negli ultimi due anni. No, per voi sarebbe lesa maestà. Fa niente se il Milan ha speso tutto il budget dello scorso mercato per un ventenne belga rivelatosi un bidone, ha regalato un quadriennale da 4 milioni l'anno a quello scarparo di Origi mentre perdeva a 0 Kessié e ha concluso la scorsa stagione pieno zeppo di lacune. E poi perché non dovrebbe piacervi il mercato della nuova dirigenza?".

Logico che si possa rispondere solo all'unica domanda espressa, poichè tutto il resto serve solo a comprendere quale sia il livello di confronto. A molti tifosi milanisti questa campagna acquisti non piace per prima cosa perchè siamo in talmente tanti da essere impossibile trovare un unico filo conduttore, a seguire perchè per prima cosa si rafforza l'undici presumibilmente titolare e poi si rafforza la rosa a disposizione dell'allenatore.
La proprietà e la nuova dirigenza, ci hanno raccontato delle emerite fandonie e due sono fin troppo evidenti.
1- Pioli sarà decisivo nella scelta dei giocatori.
2- I dati statistici, gli algoritmi e l'età, faranno la linea guida. Venduto Tonali in realtà si sono comprati giocatori ritenuti affari economici e non certo per la loro funzionalità tecnico e tattica. L'acquisto più importante è Chukueze ed infatti i 4 Milioni di ingaggio, che per il Milan è tantissimo, certifica quanto si punti sul giovane Nigeriano, solo per rinforzarci o anche per prepararci alla partenza di Leao?

Lo vedremo. Per tutti gli altri, Pulisic compreso, che è fortissimo, le scelte sono state condizionate da tante variabili, ma non certo da Mister Pioli. Quale logica ha suggerito di dare Gabbia in prestito, per poi dover cercare un quinto difensore e pensare a Caldara o Simic come sostituto? Spingere l'allenatore a cambiare modulo e non acquistare ciò che gli serviva per proporre il suo gioco? Avere 32 giocatori in rosa all'8 Agosto e sapere di non aver completato la squadra?
Ecco le domande che ci poniamo, non perché siamo vedovi di Maldini, ma semplicemente perchè abbiamo visto come riusciva a motivare una squadra sulla carta più debole delle altre. Questo non ci vieta di continuare a tifare la squadra che amiamo da sempre e che non abbiamo mai abbandonato, neppure nelle giornate peggiori, ma di difenderla da chi se ne è impossessato solo per trarne guadagno.

Osannare Cardinale, che ad esempio impedì a Maldini di prendere Zaniolo a gennaio, è solo danneggiare il Milan.
Questo non vuol dire che la squadra sarà debole o non competitiva, ma semplicemente che fanno scelte finalizzate sempre al DENARO, non per passione o ambizione sportiva. Non qualificarsi per la Champions del prossimo anno, che darà inizio al nuovo progetto, avrebbe un danno economico troppo grave per chi ha bisogno di visibilità e sostenitori e questo lo sanno perfettamente.
Cacciare Maldini è stata una scelta rischiosa, ma comprensibile poiché il loro progetto è ben diverso da quello che prospettava Maldini e non certo per due investimenti risultati sbagliati.
La pura realtà è che Maldini non piaceva a tanti, specialmente a chi non ritiene il passato particolarmente importante e ciò può essere comprensibile considerato che anche il Presidentissimo preferì tenerlo ben lontano dalle stanze del comando.

Noi dunque, tifosi senza patente, continueremo a fare la nostra parte, a sostenere la squadra che tanto amiamo, sostenendo i giocatori, esprimendo i nostri giudizi, senza doverci giustificare poiché una cosa è certa e inconfutabile, LA NOSTRA PASSIONE, quella che scorre nelle vene e che non è in vendita, mentre a VOI, possessori di certezze, consigliamo solo di abbassare i toni.
FORZA MILAN